di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 26 giugno 2013 ore 13:30
Litigare con le manopole dei delay e saltellare sul tap tempo a ogni brano sono cose che fanno parte del passato: con il Time Traveler è possibile sincronizzare alla perfezione più modulazioni e ritardi in contemporanea per poi salvarli in comodi preset.
Litigare con le manopole dei delay e saltellare sul tap tempo a ogni brano sono cose che fanno parte del passato: con il Time Traveler è possibile sincronizzare alla perfezione più modulazioni e ritardi in contemporanea per poi salvarli in comodi preset.
I chitarristi che hanno preferito le meraviglie del digitale al buon vecchio analogico hanno detto addio alla scomodità delle regolazioni manuali e del (tip)tap tempo non sempre preciso come si vorrebbe. Chi, invece, proprio non riesce a dire addio al calore di un analog delay o di un tremolo vintage è costretto a destreggiarsi, brano dopo brano, con la regolazione delle oscillazioni e dei ritardi. Se poi una canzone richiede più effetti insieme, attivarli tutti e sincronizzarli manualmente sul momento può diventare seccante. I pedali più all'avanguardia, dotati di controllo MIDI, risolvono ormai con preset e interfacce esterne, ma per gli stompbox tradizionali sembrava non esserci soluzione. Questo fino all'arrivo di Time Traveler.
Il Time Traveler è un dispositivo ideato dalla statunitense Tapestry, progettato per sincronizzare fino a due pedali in contemporanea e salvarne le impostazioni nella memoria interna. Il tutto avviene senza passaggio di segnale, quindi non appesantisce la catena del suono, e ha un solo vincolo: gli stompbox devono avere un controllo per il tap tempo esterno.
Collegati due effetti (delay, modulazioni e quant'altro) ai jack disposti nella facciata bassa dello chassis mediante il loro ingresso per il tap tempo, il Time Traveler invia un impulso ritmico utile a sincronizzarli all'istante e perfettamente tra loro. L'impulso può arrivare sia tramite il semplice tap tempo sullo switch sinistro del Time Traveler, sia mediante regolazione di fino (espressa in BPM) sulla manopola centrale. Una volta trovata la giusta impostazione, basta schiacciare il potenziometro push-push della manopola per salvare il preset in una delle dieci memorie disponibili. Con lo switch a destra, infine, è possibile scorrere attraverso i preset.
Qualche tempo fa, Visual Sound aveva proposto un controller simile con il suo Time Bandit, un dispositivo che permette di gestire il tap tempo mediante una manopola per il controllo dei BPM o con un impulso sonoro proveniente da un metronomo. Il Time Traveler prende forse spunto ed evolve l'idea di base, preferendo il tap tempo all'impulso audio, riproponendo anch'esso la conversione da millisecondi a BPM per una sincronizzazione facile e veloce e aggiungendo la possibilità di salvare le proprie impostazioni. Dulcis in fundo, con il Time Traveler il chitarrista può controllare due effetti contemporaneamente. Suonare dal vivo con strumentazione analogica, liberi dal MIDI e con delay, tremolo, modulazioni e filtri vari sempre a tempo, come se si suonasse con un multieffetto, è a portata di preset.