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Entrare con la chitarra nel return dell'ampli
Entrare con la chitarra nel return dell'ampli
di [user #33755] - pubblicato il

Gli amplificatori moderni traboccano di ingressi e uscite. Sperimentando con le connessioni, è possibile ritrovarsi a eseguire cablaggi meno convenzionali e riscontrare sonorità interessanti. Entrare con la chitarra nel return è uno di questi casi. Ma cosa succede nell'amplificatore quando lo facciamo?
Gli amplificatori moderni traboccano di ingressi e uscite. Sperimentando con le connessioni, è possibile ritrovarsi a eseguire cablaggi meno convenzionali e riscontrare sonorità interessanti. Entrare con la chitarra nel return è uno di questi casi. Ma cosa succede nell'amplificatore quando lo facciamo?

Mi è capitata una cosa stranissima e non ne conosco il motivo, vi racconto.
Ho un Marshall Silver Jubilee testata 2550, stavo smanettando con i vari cavi e mi è capitato (non so perché) di collegare la chitarra non all'ingresso dell'ampli, ma nel return del loop FX: sorpresona!
Il suono che ne esce è caldissimo, come l'800 di razza del mio insegnante, bellissimo!
Collegato così però si ha solo il suono pulito. Il canale distorto non funziona più, ma il pulito è uno spettacolo, molto più del collegamento tradizionale.
A questo punto mi piacerebbe sapere come mai, io non sono un gran esperto in materia.
Non è che ho scoperto l'acqua calda per caso?
Ringrazio anticipatamente chi avrà voglia di spiegarmi la cosa e mando un saluto a tutta la comunità.

Entrare con la chitarra nel return dell'ampli

Risponde Pietro Paolo Falco: quello che hai fatto è stato saltare a piè pari la sezione preamplificatrice del tuo amplificatore.
Ogni amplificatore è formato, in soldoni, da un preamplificatore e da un finale di potenza. Il preamplificatore effettua una prima amplificazione sul segnale della chitarra, è il responsabile del "tonestack", ovvero dei controlli che equalizzano il suono, e porta il segnale a un livello adatto a essere poi amplificato a dovere dal finale. Il finale, a sua volta, porta il segnale a piena potenza fino al cono. La distorsione che siamo abituati a sentire alzando il gain dell'ampli arriva facendo lavorare le valvole del preamplificatore oltre il loro "limite naturale". Se queste non ci sono, quella distorsione non può essere ottenuta. Esiste però un altro tipo di distorsione, talvolta più ricercato dai fan di amplificatori vintage, che è quella delle valvole finali. Usando un amplificatore a piena potenza, le valvole finali lavorano di più e solitamente danno un suono più pieno e ricco.
Il send return, o loop FX, è un "ponte" tra preamplificatore e finale, ed entrare con la chitarra nel return è come entrare direttamente nel finale. Vale a dire che salti equalizzazione e controllo di gain. In più, il segnale non riceve quella prima amplificazione e raggiunge più debole al finale. In questo modo, per ottenere lo stesso volume, sei costretto di alzare il master, e ciò fa lavorare maggiormente le valvole finali. In questo modo il suono potrebbe apparire più ricco, ma mette maggiormente sotto sforzo l'ampli e potrebbe metterlo in condizione di lavorare con un segnale non ideale.
Sperimentare è bello, ma se vuoi stare tranquillo al 100% e ottenere un risultato simile, puoi provare a entrare normalmente nell'input, abbassare il gain (ed eventuale volume di pre) al minimo e ricavare tutto il volume che ti serve lavorando sul master. Mettendo l'equalizzazione in flat (tutto al massimo se l'eq è passivo, solitamente al minimo o a metà corsa se è attivo), dovresti riscontrare un suono vicino a quello che hai entrando direttamente nel return.

Entrare con la chitarra nel return dell'ampli
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