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Tecnica: più ne hai meglio è
Tecnica: più ne hai meglio è
di [user #116] - pubblicato il

Per un musicista la tecnica è l’insieme della capacità con cui gestire la meccanica dell’esecuzione musicale. Più la tecnica è affinata maggiore sarà la facilità e fluidità con cui un musicista eseguirà quello che trovo scritto sullo spartito o che semplicemente decide di suonare.
Per un musicista la tecnica è l’insieme della capacità con cui gestire la meccanica dell’esecuzione musicale. Più la tecnica è affinata maggiore sarà la facilità e fluidità con cui un musicista eseguirà quello che trovo scritto sullo spartito o che semplicemente decide di suonare. 

Una tecnica funzionale aiuta un musicista a essere intonato e a suonare a tempo evitando già così i due principali nemici di un’esecuzione felice. La tecnica aiuta un musicista a suonare senza fatica permettendogli di concentrarsi più sull’ispirazione e interpretazione di un pezzo, piuttosto che sull’esecuzione. La tecnica si costruisce e affina con tanto studio e duro lavoro. Così, orgoglioso del sudore versato e dei sacrifici fatti, chi possiede tanta tecnica finisce, spesso e volentieri, per sfoggiarla anche quando non serve. Anche perché, l’ostentazione della tecnica è la maniera più immediata per catturare l’attenzione del pubblico, anche se forse la più banale. Sul versante opposto invece, chi è pigro e non ha voglia di studiare tecnica non perde occasione per trovare pretesti per sminuirne l’importanza, prediligendo esecuzioni magari imprecise ma, a detta sua, più sentite.
Diamo la parola al nostro Guru per trovare la quadratura del cerchio su questo argomento, che genera continue e accesissime discussioni tra i musicisti.


Se siete dei batteristi professionisti che puntano all'eccellenza, non perdetevi il corso tenuto dal Guru della Batteria: Alto Livello.
guru della batteria
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Così insegnavano Jimi Hendrix, John ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 19/08/2014 ore 11:25:2
Così insegnavano Jimi Hendrix, John Lee Hooker, Muddy Waters, Eric Clapton, Jimmy Page, Pete Townshend... e tanti altri.
Rispondi
Re: Così insegnavano Jimi Hendrix, John ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 19/08/2014 ore 13:24:10
Io credo che Jimi Hendrix o Jimi Page ci nasci.
Così come la musica che suonavano i chitarristi che citi è musica di tanti anni fa, libera, ispirata e selvaggia. Ancora libera dai dettami della "griglia" che impongono generi e produzioni odierne.
Se non hai la fortuna di nascere un genio come gli alieni che hai citato e sei un comune mortale che vuole lavorare e vivere di musica o che semplicemente la vuole suonare al meglio delle sue possibilità e calato in un contesto musicale attuale, beh... io trovo questa pillola sacrosanta.

Gianni
Rispondi
Re: Così insegnavano Jimi Hendrix, John ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 19/08/2014 ore 14:08:34
Beh... forse hai ragione. Però è anche vero che al giorno d'oggi esistono tanti musicisti tecnicissimi, ma alla fine suonano come dei juke box.
Rispondi
Re: Così insegnavano Jimi Hendrix, John ...
di LaluChuck [user #35051]
commento del 19/08/2014 ore 15:27:39
Devo dire che hai proprio colto il senso della pillola del Guru...aahaahaha
Rispondi
Re: Così insegnavano Jimi Hendrix, John ...
di Keldar [user #30052]
commento del 19/08/2014 ore 15:29:01
Allora, come dice il Guru, nn hanno musicalità ;)
Rispondi
Re: Così insegnavano Jimi Hendrix, John ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 19/08/2014 ore 15:16:02
In realtà tutti i musicisti citati hanno tecnica da vendere, che poi non l'abbiano acquisita in maniera convenzionale (studiando con un maestro e dei libri) è un altro discorso ;-)
Rispondi
Re: Così insegnavano Jimi Hendrix, John ...
di helloween [user #27122]
commento del 20/08/2014 ore 10:15:08
Bravo. È una panzanata dire che quei geni non avevano tecnica. Un esempio è Page che non ha studiato in una scuola ma lavorando in diverse case ha dovuto per forza di cosa cimentarsi in vari stili (pure colonne pubblicitarie) e tecniche. Lasciare intendere che se si ha tecnica si è privi di espressione artistica, mi ha sempre infastidito!
Rispondi
Re: Così insegnavano Jimi Hendrix, John ...
di Tito1958 [user #40736]
commento del 19/08/2014 ore 17:32:49
Ricordo che tanti anni fa, a Tarquinia (VT) assistetti a un concerto del maestro Uto Ughi.
Eravamo i pochi e si poteva tranquillamente dialogare con l'artista.
Gli posi la domanda su quante ore studiava giornalmente lo strumento e lui ,nonostante
avesse e ha una tecnica e cultura musicale straordinaria, mi disse che suonava non meno
di quattro ore........senza tenere conto degli innumerevoli concerti che faceva.
Se non lo avesse fatto ,disse,avrebbe avuto seri problemi sul controllo della tecnica e
dell'interpretazione dei suoi complessi brani.
Rispondi
Re: Così insegnavano Jimi Hendrix, John ...
di Guycho [user #2802]
commento del 20/08/2014 ore 10:24:08
Non possiamo accomunare Hendrix e Ughi sul piano tecnico.

Si tratta di due mondi musicali agli antipodi. La tecnica, per Ughi, è imprescindibile.
Rispondi
Perfetto!
di Rothko61 [user #32606]
commento del 19/08/2014 ore 11:53:55
Tra tutte le pillole del Guru, questa é la piú vera.
Rispondi
Re: Perfetto!
di Tito1958 [user #40736]
commento del 19/08/2014 ore 17:13:06
Avere tecnica, su qualsiasi strumento si suoni, è come per un pittore ampliare
a dismisura la tavolozza dei colori a disposizione della propria arte.
Poi geni si nasce.......ma Paganini ha studiato e affinato la "tecnica" suonando
in un mese quello che tanti suonano in dieci anni.
Dire che la tecnica non serve è affermare esclusivamente la propria incapacità.
Rispondi
Per me c'è anche fin ...
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 19/08/2014 ore 17:22:05
Per me c'è anche fin troppa tecnica!
Rispondi
Re: Per me c'è anche fin ...
di Tito1958 [user #40736]
commento del 19/08/2014 ore 17:37:36
Voglio solamente farti una domanda che serve solo per capire.
Che genere di musica fai e se conosci a occhi chiusi tutte le note della tastiera della chitarra
(se suoni la chitarra)........senza polemica ma per sapere.
Grazie
Rispondi
Re: Per me c'è anche fin ...
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 20/08/2014 ore 07:30:43
Suono prettamente rock/blues!Si conosco le note della tastiera della chitarra!Ho studiato per anni chitarra classica dove la tecnica è fondamentale,chiaramente non ci può essere solo tecnica!Anche perchè noi suoniamo strumenti musicali e non attrezzi da palestra!
Rispondi
Re: Per me c'è anche fin ...
di Tito1958 [user #40736]
commento del 20/08/2014 ore 14:56:32
Siccome non hai capito nulla di quello che ho scritto riguardo la funzione della "Tecnica"
ti invito gentilmente a rileggere bene per capire i concetti fondamentali del mio discorso.
Altrimenti si rischia di dare sostanza a sterili battibecchi per i quali non provo nessun interesse.
P.S. Suono rock/ blues da quando avevo 12 anni e sono diplomato in chitarra classica ma faccio
il commesso on un supermercato e sono libero di suonare quello che voglio all'età di 56 anni.
Saluti
Rispondi
il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/08/2014 ore 17:34:52
il cervello non ha spazio illimitato, entra tecnica ed esce spontaneita'
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Tito1958 [user #40736]
commento del 19/08/2014 ore 17:41:11
La tecnica è "Conoscenza".........non averla limita considerevolmente la propria
libertà espressiva e rende meno "Spontanei.......mia considerazione personale.
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 19/08/2014 ore 17:48:07
Sono d'accordo: se non sai come fare non fai o fai male
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Tito1958 [user #40736]
commento del 19/08/2014 ore 17:59:4
Dico solo una cosa banale.......se vuoi eseguire una scala di qualsiasi genere,
cercando di farla veloce e fluida,dove le note sono tutte omogenee come piacciono a te,
ma non hai mai studiato seriamente le legature ascendenti e discendenti in tutte le sue
forme e diteggiature,come pensi di essere espressivo e non limitativo nell'interpretazione
di qualsiasi brano o genere che ti piace?????
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/08/2014 ore 20:04:05
lo "spontaneo" non si propone di fare scale, suona e basta .. :-)
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Tito1958 [user #40736]
commento del 19/08/2014 ore 20:49:22
Mah.......forse viaggiamo su concetti paralleli che non s'incontrano.
Anche un bimbo di 5 anni capisce che mio commento sulle "scale"è assolutamente
"metaforico"........riguarda una certa padronanza che si deve avere per potersi "liberamente
esprimere"in qualsiasi universo musicale.
Poi è ovvio che ognuno trae piacere da quello che fa........ma qui si parla di tecnica legata
all'applicazione personale su uno strumento che può essere abbastanza anarchico e democratico.
Il fatto di "Studiare " non reprime l'espressione di ognuno ma,anzi ,la amplia e parecchio.
Ma questo è quello che penso io e ognuno può trarre "goduria" da quello che vuole.



Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/08/2014 ore 22:08:30
la "certa padronanza che si deve avere per potersi "liberamente esprimere"in qualsiasi universo musicale" non e' necessariamente creatività' o bellezza .. ed e' una cosa che puo' interessare avere ma anche no.. Ci sono molti artisti che non sono versatili per niente eppure piacciono moltissimo ad un sacco di gente ... Come ho detto sopra, anche in questo caso, mentre immetti "padronanza" espelli "spontaneita'", ma non e' mica, di per se, una cosa brutta.. se ti piace la musica che ne esce fuori, e' una cosa bella ..
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Tito1958 [user #40736]
commento del 19/08/2014 ore 22:58:20
Non metti mai che sono tue personali considerazioni......ciò mi fa supporre che tu abbia delle certezze
assolute,cosa che io fortunatamente non ho......creatività e bellezza sono parte dell'unicità dell'individuo e ,di conseguenza,
concettualmente diverse per ognuno.......il tuo bello non è il mio e di nessun altro.
Senza lo studio della "tecnica" Ravi non avrebbe "spontaneamente creato la bellezza mistica delle
sue composizioni e forse tu,più di altri,ne dovresti sapere qualcosa.
Il cervello non è una scatola chiusa ,ma un universo inesplorato e a tutti sconosciuto........lo dimostra il fatto
che 50 anni fa non avresti fatto quello che fai ora......sempre mie personali considerazioni.
Non vivo di certezze ma di dubbi.....Un saluto.
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/08/2014 ore 23:14:49
sei tu che, in qualche modo, vuoi imporre una tua certezza sul "bello" volendo affermare che lo studio fa uscire una musica oggettivamente migliore..

;-)


la spontaneita' non e' un valore assoluto, non e', di per se, il "bello", quindi, se uno intende studiare, acculturarsi, dotarsi di una tecnica e quindi assumere un modo di esprimersi relativamente strutturato e quindi meno spontaneo, non se ne deve vergognare.. basta che ne sia felice ..

un abbraccio !!
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Guycho [user #2802]
commento del 20/08/2014 ore 10:19:57
Per me la spontaneità non ha nulla a che vedere con la conoscenza: o ce l'hai o nisba.

Significativa una frase di C. Parker: "Impara tutto ma quando suoni dimenticalo"

Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 11:51:58
==Significativa una frase di C. Parker: "Impara tutto ma quando suoni dimenticalo"==

lo diceva anche Picasso, "ho passato la vita ad imparare a dipingere come se non avessi mai dipinto".. segno che anche questi erano d'accordo sul fatto che la tecnica, l'acquisizione di dati e cultura diminuiscono la spontaneita', l'apporto dell'istinto, la sorpresa, la meraviglia ecc. ecc. ...

Il tutto, ribadisco, detto da parte mia come dato neutrale... nel senso che se esce fuori una musica che mi piace, l'atteggiamento con la quale e' stata prodotta mi interessa zero ..
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Guycho [user #2802]
commento del 20/08/2014 ore 12:21:16
Casomai un limite potrebbe essere la conoscenza "accademica", dove l'insegnamento tende ad inquadrare e schematizzare. Ma questo è un altro discorso.

Ci sono infiniti esempi di come la conoscenza non sia mai un limite. I limiti ce li facciamo da soli.

p.s. Picasso, prima della svolta cubista, era un pittore insignificante: segno che non aveva imparato poi così tanto :)
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 12:37:53
mi sembra che si associ alla spontaneita' un valore che, per me, di per se non ha (pensa ad uno che spontaneamente e' restio a lavarsi, fa i rutti, o e' ladro) ;-)

.. e quindi uno vuol passare da spontaneo per forza anche quando e' ovvio che non lo e'.. :-)
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/08/2014 ore 20:02:02
la considerazione che ho fatto non e' qualitativa.. nel senso che non c'e' un meglio e un peggio, uno deve fare come gli piace e come si sente.. (io stesso sono insegnante di musica in scuole private..)
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 19/08/2014 ore 19:44:48
Yaso...frase dell'anno.
Da scrivere dietro la chitarra.
Respect! ;-)
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/08/2014 ore 20:06:23
eppure mi sembra di aver detto un'ovvieta'...
che ognuno faccia quel che vuole, essere tecnici non e' di per se una cosa cattiva o buona come non lo e' essere spontanei.. basta che uno suoni musica che gli piace e, magari, che piace pure agli altri
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Tito1958 [user #40736]
commento del 19/08/2014 ore 21:00:41
A parte il tifo per gli amici di accordo caro Rojatti,leggendo quanto hai scritto sopra mi sembra che il concetto
tecnica applicata come studio sullo strumento per poter ampliare la propria espressività e
libertà di linguaggio musicale non fosse in contrasto su quanto dico......ma forse mi sbaglio e chiedo scusa.
Mio figlio di 6 anni trae godimento quando suona il clacson della'auto........e i bimbi sono
da prendere come esempio di gioco e felicità.......bisogna che regredisco e ritorno alla semplicità
pura di lui.Prenderò lezioni dal suonatore di clacson.......saluti.
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 19/08/2014 ore 22:12:24
Caro Tito,
non avevo nemmeno letto quanto avevi scritto.
Mi sono imbattuto nella frase di Yaso e l'ho apprezzata, condivisa e commentata. :-)
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Guycho [user #2802]
commento del 19/08/2014 ore 21:56:3
Yasooo .... ma che dici !!!

:)
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/08/2014 ore 22:10:14
la verita'.. non crederai mica di avere un cervello di infinita capienza..?
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di davo [user #31664]
commento del 19/08/2014 ore 23:24:22
Magari il cervello umano non è infinito ma dubito seriamente che abbia problemi ad assorbire e contenere ciò di cui si sta parlando.

Semmai il problema del "entra tecnica esce spontaneità" potrebbe essere ricondotto al fatto che, se passi molto più tempo a studiare tecnica, ne hai di meno per ascoltare altra musica, farti influenzare, scoprirne di nuova, fare esperienze (anche a livello umano e personale) che poi puoi riversare in ciò che suoni (o componi).

Ma anche qui: non è un discorso assoluto, visto che c'è comunque chi riesce a fare entrambe le cose oppure trova nuovi modi espressivi prettamente "tecnici".

A mio parere rimane il fatto che, se sei un musicista intelligente e sai cosa vuoi, capisci col passare del tempo quanta e quale tecnica ti serve.
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 00:01:08
esempio:

mettere le mani su uno strumento sapendo, da dove le mani si posizionano, cosa succedera' e' una cosa...

metterle in modo inconsapevole e provare cosa ne esce e' un'altra ..

le due cose non possono succedere simultaneamente (come non puo' succedere che io capiti in una via nella quale sono gia' stato e viva le stesse sensazioni della prima volta che l'ho percorsa)..

quindi vuol dire che la nostra mente non puo' contenerle entrambe
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di davo [user #31664]
commento del 20/08/2014 ore 10:43:39
Non saprei, il discorso mi lascia molto perplesso.

Se non è un problema di "spazio" (prima mi sembra parlassi di "capacità del cervello" in questi termini) ma di relativa novità o conoscenza dello strumento allora qualsiasi tipo di dimistichezza (lieve o profonda) con lo strumento dovrebbe derubarti di un certo grado di spontaneità.

Posso capire il senso di quello che hai scritto ma, forse, la conoscenza "di quello che succederà" non esclude il fatto di provare sensazioni nuove, anzi ricavare nuovi stimoli da un pattern familiare è la vera sfida posta al musicista; forse la musica è molto più dinamica di una via, cambia sotto molti aspetti anche laddove sei già stato, a volte perchè conta profondamente il modo in cui ci arrivi.

In questo caso mi riferisco ad una situazione in cui si ponga come obiettivo personale la "novità"; ovviamente non è detto che quello sia il fine ultimo e, come dici bene, non se ne può fare un discorso qualitativo.

Penso solo che il meccanismo non sia così automatico e determinato anche se accade molto spesso, per motivi che forse vannno ricercati in come gran parte delle persone reagisce all'insegnamento e all'apprendimento, irrigidendosi nelle "strutture"

Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 11:46:05
"""qualsiasi tipo di dimistichezza (lieve o profonda) con lo strumento dovrebbe derubarti di un certo grado di spontaneità.""""

esattamente.. quindi non concordo con l'assunto del titolo "Tecnica : piu' ne hai meglio e'?"... beh.. dipende, a volte si e a volte no .. dipende dal gusto
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Tito1958 [user #40736]
commento del 20/08/2014 ore 19:25:13
Qui si fa una confusione della madonna.......ma pensi che uno che ha studiato,che padroneggia
lo strumento in tutte le sue componenti teorico/pratiche mentre compone o improvvisa pensa
a dove stà mettendo le dita e non,liberamente, a espandere come respirasse la sua creatività?
Allora siamo alle solite.......prendi mio figlio di sei anni,gli dai una chitarra e,dal lato
della sua purezza incontaminata dallo studio, riuscirà a tirare fuori melodie e armonizzazioni
strabilianti e esoteriche........perché lui non è infetto dal virus della "conoscenza"dello strumento che suona
e ,di conseguenza, è l'unico che può essere finalmente "Spontaneo"........ma permettimi di dirti che saranno opinioni tue
legate alla tua cultura ma certamente non sono altro che la "Tua Verità".........che non è la mia e nemmeno quella di
moltissimi musicisti professionisti o no che interagiscono diversamente da te con la musica.
Mica ti devi vergognare se provi godimento diverso da altri ,come non me ne vergogno io......ma
per favore non predicare la "Verità"o,perlomeno, di che è la "Tua"

Un Abbraccio
Rispondi
Re: il cervello si scervella
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 21:09:2
==ma pensi che==
non e' che penso che.. e' proprio così', qualsiasi cosa immetti nella tua mente ti influenza. Cambia perfino fisicamente la conformazione del cervello.
Per cui ribadisco, io non ne faccio una questione di meglio o peggio, ma più' studio corrisponde a meno spontaneità'..

==prendi mio figlio di sei anni,gli dai una chitarra==
e fara' delle cose spontanee .. che non e' detto ti piacciano, ma spontanee lo saranno sicuramente ..

==per favore==
si sta chiacchierando, non c'e' problema ma per favore leggimi.. da quello che dici (per esempio dal discorso ipotetico che hai fatto su tuo figlio) si capisce, a mio parere, che stai obiettando perché' pensi che io ritenga un approccio spontaneo superiore ad uno strutturato o acculturato .. ma non e' mica vero, per me pari sono .. :-)

==che interagiscono diversamente da te con la musica==
io non sono un virtuoso della chitarra, ma ho studiato.. e insegno.. tu pensi che io voglia screditare l'approccio che preferisci ma non e' assolutamente così' .. :-)

Se discutiamo, facciamolo sulla base di cio' che abbiamo detto, se no che senso ha? :-)

ciao!!
Rispondi
Re: il cervello si scervella
di Tito1958 [user #40736]
commento del 20/08/2014 ore 22:31:24
Mi piacerebbe sapere cosa insegni a un bambino di 10 anni che vuole imparare a suonare
la chitarra.
Non parlo di Siddharta alla scoperta della musica, ma di un giovane che chiede nozioni
tecniche e che magari,come me da piccolo,venne fulminato da J.Page e Hendrix come
Siddahrta dalla scoperta che al di fuori della gabbia dorata esisteva il mondo e la sofferenza.
Come approcci lo studio dello strumento,su basi filosofiche complesse o su esercizi di meditazione trascendentale
che portino l'allievo all'illuminazione musicale e alla spontaneità repressa in poco tempo......saltando naturalmente
tutti gli esercizi che ,manualmente,possano far comprendere cosa ha sotto le dita.
Permettimi l'allegoria ma non ne posso fare a meno........di cognome faccio Pace e me ne arrogo il diritto.
Con affetto
Rispondi
Re: il cervello si scervella
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 22:57:34
==Mi piacerebbe sapere cosa insegni ==
ribadisco.. leggimi invece di volerti opporre ad oltranza, se no che pacifico sei? :-) ..
Io non do all'approccio sistematico, allo studio, un valore differente rispetto all'approccio spontaneo dico, semplicemente, che per certi versi si escludono l'un l'altro..

coraggio .. :-)
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Guycho [user #2802]
commento del 20/08/2014 ore 12:34:03
Concordo su tutto.

D'altra parte, molti musicisti hanno fatto della creatività l'unica bandiera, rifiutando di studiare: ebbene, passate le prime straordinarie performance, si ritrovano, poco dopo tempo, a ripetersi. Esaurita la spinta creativa iniziale (spesso sostenuta da un impeto giovanile e dalle mode), non sono più riusciti ad esprimere nulla.

Lo studio serve ad ampliare i propri orizzonti. Può essere uno studio del tutto personale, fuori degli schemi triti, teso ad una ricerca dell'originalità (mi viene in mente Fripp o Eno).

Ma sono certo che l'ignoranza non abbia mai portato niente di buono.
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 13:04:58
certo.. se uno studia e' piu' facile che possa fare, di una certa attivita', un mestiere piu' duraturo.. ma c'entra con la bellezza, con l'arte? forse si.... ma anche no .. :-)
Chi l'ha detto che un autore o strumentista che continua creare nel tempo e lo fa in modo non troppo ripetitivo sia oggettivamente meglio di uno che ha sparato una sola canzone strepitosa agli inizie e poi ha smesso ?...
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Guycho [user #2802]
commento del 20/08/2014 ore 13:48:40
Vabbè, se la metti così: chi ha detto che mangiare cioccolata sia meglio di mangiare m...da?

Se tutto è soggettivamente soggettivo, è pure inutile parlarne.
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 14:45:53
sto parlando di una cosa molto semplice: ovvero che un conto e' farsi una professione duratura, un conto e' l'arte, il bello ecc. ecc. Per cui se a questi due valori volessi dare una valenza oggettiva (cosa che io non farei), sicuramente non li associeresti necessariamente al fatto di godere, perche' si e' studiato, di una carriera lunga e variata ... per cui, anche qui', l'assunto "tecnica, piu' ne hai e meglio e'" mostra la corda .. A meno che non si parli di arte ma di mestiere ..
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Guycho [user #2802]
commento del 20/08/2014 ore 15:24:04
Si parla di un batterista che ha dato un consiglio a chi vuol fare il batterista: "più tecnica hai e meglio è".
Tu cosa diresti ad un tuo allievo: "non studiare che tanto fa lo stesso"?

Non si sta disquisendo su cosa è arte, ma su cosa è più conveniente ad uno strumentista per essere musicista. Puoi anche dire che un bambino che batte su un barattolo ti dà piacere quindi per te è arte, ma non è questo il punto.

Chiudo qui, queste discussioni con te sono sterili. Alla prossima.


Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 15:48:50
al mio allievo direi (e dico) che deve studiare se gli piace studiare e se ritiene che quella tecnica che gli insegno io lo aiuti a fare quello che vuole lui, non perche' sia oggettivamente meglio che non farlo ..

hai centrato benissimo il punto, se si tratta di essere "strumentisti", allora uno forse puo' sostenere che sussista qualche tipo di "sistematicita'" che puo' oggettivamente aiutare.. ma se si tratta di essere "musicisti" di oggettivo non esiste niente, men che meno che si debba essere buoni "strumentisti"...

io questa "sterilita'" non la vedo.. anzi, tutto e' per me molto utile ed e' conferma di cio' che penso, nel senso che mi accorgo come sia difficile sostenere razionalmente i propri punti per chi in qualche modo pensa che al bello, all'arte, al gusto, ci si arrivi in certi modi e non in altri
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Guycho [user #2802]
commento del 20/08/2014 ore 09:12:08
Non si tratta mica di prendere 4 lauree!

La tecnica è, sostanzialmente, l'abilità delle mani sullo strumento: per quello non serve un grande sforzo mentale ma solo allenamento.
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 12:00:30
quoto davo :

"""qualsiasi tipo di dimistichezza (lieve o profonda) con lo strumento dovrebbe derubarti di un certo grado di spontaneità.""""

Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di davo [user #31664]
commento del 20/08/2014 ore 23:09:36
Preciso che io non lo penso: era un interessante punto di discussione tra noi due.

;-)

Siate tutti un po' più elastici per cortesia...
Rispondi
Yaso please...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 21/08/2014 ore 08:20:56
Yaso spero che le tue siano provocazioni, ma la tua affermazione sulla capienza del cervello per cui se ci entra la tecnica non c'è spazio per il resto é scientificamente parlando una cazzata di proporzioni notevoli...detto da uno che il cervello lo ha studiato...poi sulla tecnica uno può avere le sue opinioni. In linea generale però se non nasci genio la tecnica é solo utile, anche solo per non farsi male se suoni un certo numero di ore al giorno (e questo vale anche per i geni). Poi se parliamo del chitarraio della domenica che si sente un po' creativo incompreso un po' Kurt Cobain quello é un altro discorso...
Rispondi
Re: Yaso please...
di Guycho [user #2802]
commento del 21/08/2014 ore 08:51:27
"é scientificamente parlando una cazzata di proporzioni notevoli"

Ecco. Io sono stato meno diretto, ma .... parole sante!
Rispondi
Re: Yaso please...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/08/2014 ore 08:58:42
provo a seguirti..

se qualcosa la conosci, non puoi, simultaneamente avere con lei un rapporto spontaneo, o meglio, piu' conosci e meno sei spontaneo .. le due cose, insieme, nel cervello non ci stanno, la cosa e' perfino lapalissiana..

il genio e la tecnica non sono due cose contrapposte, semplicemente sono su due binari paralleli.. uno puo' essere un genio e possedere pochissima tecnica e uno puo' esserlo possedendone moltissima ..

Certo, se uno non e' un genio e vuole, per qualche motivo, comunque imparare ad eseguire delle cose sulla chitarra, puo' studiare, ma non e' detto che diventi, in questo modo un genio o anche semplicemente un artista, o anche semplicemente uno che quando suona e' gradito a qualcuno o anche solo a se stesso ..

Per cui l'assunto della proposta di discussione per il quale la tecnica e' sempre meglio averla e' sbagliato, dato che in alcuni casi puo' fare comodo ed essere parte integrante dell'arte di chi la acquisisce, e in altri, invece, perfino, dannosa..

c'e' gente che puo' risultare interessante quando si esprime in modo spontaneo e poi diventare inascoltabile quando, acquisita della tecnica, magari cerca di fare cose difficili..

e uno non puo' essere tecnico e spontaneo allo stesso momento, puo' cercare di sforzarsi di essere semplice, ma sforzarsi di essere semplice non e' come esserlo veramente ..

ribadendo, come ho gia' detto sopra piu' volte, che il mio non e' un giudizio di qualita'.. nel senso che uno puo' piacergli suonare e ascoltare come e chi gli pare senza che nessuno possa dire che il suo gusto non sia un gusto..

io, per esempio, quando suono o produco musica, mica sono completamente spontaneo.. e non lo vedo certamente come un problema ..

:-)

non mi sembra di dire cose complicate .. tutti quelli che mi hanno (e va benissimo) dato contro, in realta' lo hanno fatto senza in realta' considerare cio' che ho detto.. hanno obbiettato a qualcuno che si sono immaginati e non a me ... ;-)

grazie...
Rispondi
Re: Yaso please...
di Guycho [user #2802]
commento del 21/08/2014 ore 12:53:23
"c'e' gente che puo' risultare interessante quando si esprime in modo spontaneo e poi diventare inascoltabile quando, acquisita della tecnica, magari cerca di fare cose difficili.."

Questa considerazione (il succo del tuo argomento) non fa assolutamente testo, talmente è vaga. E poi, chi sarebbe questa gente?

Se pure fosse, magari diventa inascoltabile perchè non ha più idee. Che sia colpa della tecnica è una cosa che credi tu, ma non è verificabile in alcun modo.

D'altra parte, dici tu stesso che la spontaneità non corrisponde a qualità (e qui ci si potrebbe impantanare nella soggettività dell'arte). Quindi perchè uno dovrebbe decidere di essere più spontaneo? Per sperare che la spontaneità gli faccia venire idee migliori? O perchè non ha voglia di studiare ed ha trovato una scusa? E come fa uno a sapere quanta spontaneità gli è rimasta, e se quella che ha perso era di qualità o era al pari di un rutto di facocero? E se il rutto del facocero non era poi così male?....

Insomma, Yaso, il tuo discorso non sta in piedi, perchè, come la metti la metti, la cosa più conveniente è studiare più possibile: almeno avrai la conoscenza, visto che la spontaneità non garantisce nulla.
Rispondi
Re: Yaso please...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/08/2014 ore 13:30:37
il mio discorso mi sembra stia "in piedi" anche per merito di chi, lecitissimamente, si sta mostrando in disaccordo. Se dicessi cose facili da negare o confutare, le obiezioni sarebbero dirette e soprattutto riguarderebbero cio' che ho realmente scritto e non cio' che l'interlocutore pensa che io pensi ..

qualsiasi esperienza ti cambia, per cui non e' possibile che dopo l'esperienza dell'aver studiato uno suoni allo stesso modo di prima di studiare. Certo, un cambiamento di stile puo' derivare da milioni di altri fattori, io sto semplicemente contestando il fatto che lo studio o intensificare lo studio siano sempre e comunque le vie per il miglioramento .. possono esserlo o anche no ..

si .. l'ho detto io che la spontaneità' non corrisponde necessariamente alla bellezza.. e non ho detto che uno dovrebbe decidere di essere spontaneo .. ho detto solo che lo studio diminuisce la spontaneità' ..

quindi ribadisco .. tu ed altri state obbiettando non a me ma a qualcuno che vi siete immaginati .. :-) (e non c'e' niente di male, siamo fra amici, si chiacchiera .. mica siamo in tribunale)

Il conquibus e' che non ci sono regole, non c'e' la possibilità' di individuare una "convenienza" oggettiva.. uno deve fare semplicemente quello che gli va di fare



Rispondi
Re: Yaso please...
di Guycho [user #2802]
commento del 21/08/2014 ore 17:32:48
>o sto semplicemente contestando il fatto che lo studio o intensificare lo studio siano sempre e >comunque le vie per il miglioramento .. possono esserlo o anche no ..

>Il conquibus e' che non ci sono regole, non c'e' la possibilità' di individuare una "convenienza" >oggettiva.. uno deve fare semplicemente quello che gli va di fare

Continui con il tuo assunto strampalato.

Ho già scritto che devi metterti dalla parte dell'nsegnante: se un allievo viene a "scuola", viene per "studiare". E il maestro non puo' dire "si si.... ma non è detto che sia la via per migliorare".

Perchè l'allievo dovrebbe continuare a studiare, se non c'è certezza (o almeno speranza) di diventare un artista migliore? Ti rendi conto di quanto è assurdo?
Se asserisci una cosa del genere, metti in discussione il tuo stesso ruolo come insegnante, così come il ruolo di studente.
Al limite puoi dire "non è detto che il mio metodo di studio sia il migliore", oppure "meglio se studi come autodidatta" (anche se, detto da un maestro, ha del comico). Ma sempre deve studiare.

Mi fa specie che dici di essere insegnante.

Quoto le tue parole più sopra: "al mio allievo direi (e dico) che deve studiare se gli piace studiare e se ritiene che quella tecnica che gli insegno io lo aiuti a fare quello che vuole lui, non perche' sia oggettivamente meglio che non farlo .. "

Ma che senso ha? Uno viene per dirti che vuol diventare musicista, e tu gli chiedi se ritiene che quello che gli insegni è utile? Ma allora che è venuto a fare da te? Pretendi che lui , ignorante in cerca di conoscenza, debba sapere se è utile che tu gli insegni?

E poi devi ancora dirmi chi è questa gente che è peggiorata con lo studio. Io in tutta la mia vita non ho mai conosciuto qualcuno che ha detto "era meglio se non studiavo!"
Rispondi
Re: Yaso please...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/08/2014 ore 18:14:58
quindi non sono piu' in discussione i miei punti, ma tutto si e' spostato sul fatto che io, come insegnante, dovrei pensarla in modo differente da come la penso. Non e' che la cosa sia molto convincente ...

...

per finire si.. conosco gente che (per me) con lo studio e' peggiorata. Alcuni che, per esempio, pagandoli, facevo partecipare a qualche progetto live o in studio perche' mi piacevano grezzi e diretti e poi, dopo lunghi ed intensi studi jazz o di conservatorio, hanno perso quella caratteristica che per me li rendeva interessanti e non lo ho chiamati piu'..
,,,,,
....
Rispondi
Re: Yaso please...
di Guycho [user #2802]
commento del 21/08/2014 ore 18:41:52
Prima bisognerebbe stabilire se c'è un livello minimo di tecnica, sotto il quale credo non si possa scendere. Se i tuoi musicisti erano "grezzi" avevano comunque tecnica idonea ad essere grezzi (magari non è stata la tecnica a cambiarli ma la teoria).

Al di sotto del minimo livello tecnico, non è proprio possibile far musica, nemmeno a livello "grezzo". Se ad esempio non sai prendere nemmeno gli accordi sulla chitarra, o non tieni il tempo dietro ad una batteria, credo ci sia veramente nulla di "spontaneo" da apprezzare. Tanto vale fare il compositore e far suonare un altro.

Stabilito un livello minimo accettabile, può essere che il musicista, conoscendo solo 3 accordi, sia molto più efficace che se ne conoscesse 10. Ma questo non è quantificabile. E sarà inevitabile, per lui, imparare sempre di più, anche solo suonando. E qui parliamo di tecnica, cioè allenamento sullo strumento.
Il tuo discorso POTREBBE essere valido se parliamo di studio della teoria musicale.

Ma sulla tecnica non si può equivocare, ne serve una certa quantità. Quei 3 accordi, se suonati bene, sono migliori di 3 accordi suonati male.

Rispondi
Re: Yaso please...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/08/2014 ore 18:58:43
lo studio e la pratica casuale che si fa semplicemente suonando non sono la stessa cosa (e io fin dall'inizio parlavo dello studio, opponendomi esplicitamente ad un'affermazione fatta nell'articolo).. e in ogni caso non e' detto che pure quella porti necessariamente un miglioramento..

grazie per il bel dialogo.. ciao!
Rispondi
Re: Yaso please...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 21/08/2014 ore 22:12:41
Yaso hai una concezione della tecnica molto riduttiva: avere tecnica non vuol dire nécessairemente cose diffcili. Puoi avere una tecnica mostruosa ma fare due note. Temo che tu non abbia capito cosa vuol dire "impara la tecnica e poi dimenticala" che é stato detto sopra...
Rispondi
Re: Yaso please...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/08/2014 ore 22:46:40
cosa che semplicemente non e' possibile ..
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Puma [user #5525]
commento del 20/08/2014 ore 15:21:56
Non hai mai desiderato essere spontaneo su delle cose che non riesci ad eseguire? Magari qualche frase che riesci a pensare ma non sai riprodurre? Ecco, quella si chiama tecnica, e non averla e' anche un grosso limite al santo graal della spontaneita'.

ps: non sono assolutamente un chitarrista tecnico, anzi, ma non avendo invidia penis di quelli piu capaci di me riesco a realizzare il fatto che mi servirebbe piu tecnica per esprimermi meglio..
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 17:05:49
quella che ti da la tecnica è una certa scioltezza di movimenti che, appunto, ti rende piu' facile riprodurre cio' che pensi di suonare, cosa che, appunto, non e' spontaneita'..
Non avere tecnica e' un limite, se cio' che si vuol raggiungere dipende dalla tecnica..
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di Puma [user #5525]
commento del 20/08/2014 ore 19:18:58
Ok, per me il processo creativo (e la spontaneita) nascono nella testa, per te (ne deduco) dalle mani che si muovono senza criterio (perche' NON devono riprodurre quello che pensi di suonare). Detto cosi il tuo discorso fila, ma per me rimane campato per aria. Di sicuro il mio gatto che mette la zampa sulla chitarra e' piu spontaneo e meno tecnico di me, quanto poi la sua musica sia preferibile alla mia poi e' questioni di gusti, certo ;)

Rispondi
:-)
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/08/2014 ore 21:14:32
tutto nasce dalla mente, ma la mente, senza addentrarsi tanto nei particolari, ha certamente una parte inconscia differenziata da quella conscia .. e poi non fraintendermi, sul gatto, da quello che ho scritto ripetutamente, si capisce che concordo con te.. spontaneita' non vuol dire necessariamente bellezza ...
Rispondi
Re: :-)
di chiatarrox [user #36263]
commento del 21/08/2014 ore 22:14:12
Yaso non parlare di conscio e inconscio che pisci fuori dal vaso...meglio che ti occupi di fare il tecnico va...
Rispondi
Re: :-)
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/08/2014 ore 22:54:50
mi raccomando.. non essere troppo corretto quando discuti, se no ti fa male .. :-D
Rispondi
Re: il cervello non ha spazio ...
di coltrane [user #15328]
commento del 21/08/2014 ore 00:02:30
No no, non è vero e poi spontaneità non capisco cosa significhi, bisogna poggiarsi su solide basi per fare musica, anche per fare bene un blues in 12/8, e non capisco cosa tolga alla spontaneità il fatto di avere un ottimo controllo sullo strumento.

Sostengo che avere moltissima padronanza tecnica, non sierve a suonare sempre al limite, ma poter reggere al limite quando ce ne sia necessità, oltretutto migliorando il controllo in tutte le altre situazioni, ed in fase improvvisativa, riuscire a fare i sedicesimi a 150 bpm, senza doversi concentrare troppo, vuol dire aver maggiore concentrazione da dedicare all' armonia, non so se mi spiego.

Rispondi
La tecnica ci vuole, l'espressività ...
di Claudio80 [user #27043]
commento del 19/08/2014 ore 20:06:25
La tecnica ci vuole, l'espressività o il feeling che dir si voglia pure...
La creatività o ce l'hai o non ce l'hai. Il problema nasce quando si ha musica in testa e non si "hanno" le capacità/lacune per mancanza di tecnica e studio, ricerca/conoscenza del proprio strumento quindi della musica.
Io sono diciamo della vecchia scuola, Hendrixiano convinto e di fede ma, come giustamente hanno detto altri prima di me di Jimi Hendrix non credo ne nasceranno altri. Quindi sono pienamente d'accordo con chi scrive che la tecnica serve, così come lo studio della teoria e dell'armonia.
Io per esempio ho studiacchiato qualcosina di teoria e armonia, intendiamoci so forse il 30% di quello che si deve, o perlomeno si dovrebbe sapere, e mi è servito moltissimo perchè quando ho avuto dei confronti con persone musicalmente MOLTO più preparate e brave di me, sono riuscito in qualche modo a pensare anche io in "musicalese".
Quoto quindi per lo studio, assolutamente.
Rispondi
Re: La tecnica ci vuole, l'espressività ...
di Guycho [user #2802]
commento del 19/08/2014 ore 21:58:57
Ma Hendrix, per i suoi tempi, aveva una tecnica esecutiva straordinaria.
Rispondi
Re: La tecnica ci vuole, l'espressività ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 19/08/2014 ore 22:15:11
Concordo. Fermo restando che ci sono aspetti tecnici del chitarrismo di Hendrix, su tutti la sua maniera di pennellare gli accordi nelle ritmiche, che restano ad oggi alieni.
Rispondi
Re: La tecnica ci vuole, l'espressività ...
di Claudio80 [user #27043]
commento del 19/08/2014 ore 22:56:19
Certo ma era andato ben oltre alla tecnica chitarristica.
Lui, che io considero il migliore di sempre in assoluto, è riuscito a vedere oltre certi schemi e certe regole imposte della musica. cambiando il linguaggio dello strumento e rendendolo, per mezzo della sua immaginazione, una cosa nuova e completamente "slegata" dalla tecnica fine a se stessa e dalla teoria e armonia, rendendo quelli che potevano essere considerati per l'epoca errori, delle soluzioni musicali assolutamente gradevoli.
Rispondi
Tecnica o no
di lupo78 [user #41669]
commento del 19/08/2014 ore 20:56:49
Saluto tutti dato che sono nuovo e mi inserisco subito perchè è un argomento che mi sta a cuore.
Credo che la musica in genere alla fin dei conti è libertà...quindi se si è chitarristi piuttosto che batteristi o cantanti, è importante sentirsi liberi di suonare e credere in quello che si fa, o la fai con la tecnica o no...è comunque frutto di se stessi e va rispettato come tale.
Personalmente no ho studiato...sono un chitarrista per passione e non per professione, non possiedo tanta tecnica ma lavoro molto sulla musicalità nel mio piccolo e va bene così.
Certamente se si è turnisti o comunque impegnati professionalmente alla musica che abbia diversi generi, dal blues al jazz piuttosto che rock, li credo che valga pena arricchirsi un po di più di tecnica.

Questo è il mio pensiero.

Un saluto a tutti
Rispondi
Credo che ci sia un equivoco... (breve riflessione)
di Lelio [user #10372]
commento del 19/08/2014 ore 22:26:19
Questo post è uno dei più azzeccati.

Dopo tanti anni di insegnamento credo che rimanga un equivoco di fondo sul suonare bene uno strumento "moderno".
Suonare bene = studiare (anche) la tecnica.

L'equivoco secondo me sta nel fatto che per qualsiasi altra arte non viene messo mai in discussione il discorso tecnico. Esempio:
se voglio dipingere devo sapere che pennelli utilizzare, come usare i colori, ecc.
se voglio danzare devo conoscere i passi, andare a tempo e così via.

Ok a questo punto si può dire che uno suona per divertimento.
Ritroviamo anche qui un equivoco: se vado a correre per divertimento voglio vedere dei risultati (cioè fare le cose bene, imparando a non spaccarmi le gambe). Se gioco a scacchi (tennis, pallavolo...) per divertimento e perdo sempre non mi diverto!

Purtroppo (almeno per esperienza personale) uno strumento "moderno" è ritenuto facile da suonare... E come tale non richiede attenzione.

Entro ed esco brevissimamente nel campo classico: nessuno si stupisce che uno studente di violino (o altro strumento classico) passi giornate intere a studiare. Anzi, dimostra che è un vero musicista!
La stessa cosa non vale per uno studente di uno strumento moderno, per il quale sembra che studiare sia sempre una perdita di tempo.
Rispondi
Re: Credo che ci sia un equivoco... (breve riflessione)
di Tito1958 [user #40736]
commento del 19/08/2014 ore 23:23:32
Infatti........poi uno che non studia inevitabilmente non sa suonare,strimpella lo strumento
poi o lo abbandona o dice che la tecnica e lo studio non servono a niente........come fossero tutti
J.Page e compagnia........senza farsi un mazzo così,e parlo non di professionisti ma di musicisti
degni di tale nome, si riesce a dire solamente che per "esprimersi" non c'è bisogno di studiare.
Tutti quelli che leggono e capiscono il contenuto di un libro non conoscono nemmeno le lettere
dell'alfabeto.........vanno per istinto e passione.......ma per favore.
Basta che mi sono rotto i gabbasisi!!!!!!!
Rispondi
Re: Credo che ci sia un equivoco... (breve riflessione)
di prada [user #19807]
commento del 20/08/2014 ore 08:50:16
Concordo in pieno con te.
Tecnica, a mio personale modo di vedere, non significa solamente fare milioni di scale a velocità supersonica: se uno le sa fare meglio per lui, ma penso che tecnica voglia dire sapere fare le scale, sapere dove sono le note in una tastiera, sapere come si plettra, conoscere la dinamica, studiare i passaggi difficili ... altrimenti stiamo tutti a suonare i campanelli delle biciclette in nome della libera espressività.
Poi, il fatto che qualcuno suoni solamente scale iperveloci anche quando non c'entrano con il brano in questione, a parer mio non vuol dire che "quello è un tecnico senz'anima"; quello è altrettanto ignorante (musicalmente, eh) di colui che in nome dell'espressività suona note a casaccio o esegue la solita pentatonica, anche quando non c'entra.
La tua riflessione nel campo classico è esemplare, la sposo in pieno.
Rispondi
"Il fatto che chi è ...
di Skadex [user #27312]
commento del 19/08/2014 ore 23:30:3
"Il fatto che chi è tecnico è freddo è una gran cazzata..."
92 minuti di applausi !
Era ora!
Rispondi
Non sono sempre in pieno ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 20/08/2014 ore 07:51:16
Non sono sempre in pieno accordo col guru (molto, ma non al 100% di solito), ma questo giro sottoscrivo completamente. Ben detto.
Rispondi
Idem
di lupo78 [user #41669]
commento del 20/08/2014 ore 10:56:07
Io condivido la frase del guru "più tecnica si ha meglio è", si arricchisce il proprio bagaglio musicale, però non trovo giusto puntare il dito su coloro che magari sentono di esprimersi più d'istinto che di tecnica; credo che entrambe le cose debbano andare più o meno insieme, e magari uno che "strimpella" la chitarra può essere impeccabile in accordi piuttosto che in soli...ci tengo a sottolineare che, proprio in semplici pentatoniche e fraseggi, passati e presenti, ci sono i più grandi soli della storia della musica...
Rispondi
Lunga vita al guru. Il ...
di dale [user #2255]
commento del 20/08/2014 ore 22:39:03
Lunga vita al guru.
Il resto.....tonnellate di seghe mentali.


:-))))
Rispondi
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Re: Lunga vita al guru. Il ...
di Tito1958 [user #40736]
commento del 20/08/2014 ore 22:48:11
Beh ........abbastanza maleducato e concedimi di dirti che la più grossa sega mentale te la sei fatta tu
con questa affermazione priva di contenuto.........o motivi le tue affermazioni o te ne stai in letargo
nella tana senza insultare nessuno.......prosit
Rispondi
Re: Lunga vita al guru. Il ...
di dale [user #2255]
commento del 21/08/2014 ore 07:51:33
Nomen omen.....
Rispondi
Meno tecnica e meglio è - o...
di CCDK49 [user #41591]
commento del 21/08/2014 ore 15:38:40
l'interpretazione del "feeling e groove", del senso di un messaggio / testo da tradurre sulla chitarra è un fattore importante suonando un assolo. Sono però in moltii a voler battere il muro del suono con mile note al secondo. Serve moltissima tecnica per questo!!!

Vi sono parecchi eroi con zero tecnica. Il tutto dipende dalla musica del caso - per il Jazz serve però molta tecnica per capire accordi un pò strani. Ancor di più è la musica classica dovendo leggere spartiti ad occhi chiusi. È interessante l'aver proprio adesso un articolo dedicato a Joni Mitchell - lei usa l'orecchio per accordi strani.

La "musica leggera" è facile - accordi da principianti tipo C Am F G e magari da qualche parte un Dm. Vi è pure molta musica Rock / Pop / Dance basata su accordi di questo tipo. Queste cose le potete suonare anche dormendo. Grazie per articolo e contributi - dovevo proprio mandarvi un IMHO!
Rispondi
Migliorare il proprio alfabeto musicale ...
di gigswiss [user #35314]
commento del 22/08/2014 ore 22:30:56
Migliorare il proprio alfabeto musicale credo sia indispensabile per crescere. Migliorare e mantenere la propria tecnica è la base per potersi esprimere musicalmente in modo soddisfacente.
A livello creativo credo che la tecnica sia di grande ausilio senza nuocere alla spontaneità; anzi penso che permetta di esprimere in musica idee altrimenti destinate a non vedere la luce con conseguente insoddisfazione dell'autore.
Nel mio piccolo dedico una parte del tempo allo studio e una parte al "suonare". Se così non facessi il mio "suonare" non migliorerebbe ed io mi annoierei fino ad abbandonare lo strumento. Il miglioramento della tecnica permette di suonare brani sempre più difficili e complessi con enorme soddisfazione. Quello che riesco a suonare oggi un paio d'anni fa me lo sognavo.
La musicalità, il groove, il feeling cerco di affinarli da anni con tanto tanto ascolto. Poi qualcuno ha più talenti di altri e obiettivi differenti e necessita probabilmente di meno esercizio di un altro. Ricordiamoci però che anche maradona ogni tanto si allenava.
Rispondi
Sembra quasi che il musicista ...
di poseidon [user #30697]
commento del 24/08/2014 ore 10:39:28
Sembra quasi che il musicista rock oggi debba far musica solo per altri musicisti, da qui deriva questo disperato e, a mio avviso triste, bisogno di essere formalmente impeccabili e tecnicamente inappuntabili.
Prima il musicista pop-rock faceva musica per la gente, fregandosene di compiacere i propri "colleghi", e così riusciva a tirare fuori cose divertenti, interessanti, intense, viscerali...

Non dico che la tecnica non serve, anzi, è la base, ma oggi sembra che la tecnica non sia più il mezzo, bensì sia diventato il fine, il che non va affatto bene.

Siamo pieni di chitarristi a dir poco perfetti, che però fanno musica noiosissima, e quando li ascolto mi sembra che il loro unico intento sia far vedere agli altri chitarristi quanto sono bravi.
Non si fa più musica per la gente.

Non ci si deve stupire quindi se l'elettronica e i dj set stanno soppiantando il rock suonato con gli strumenti tradizionali.

La colpa non è della gente, la colpa è del musicista rock, che insegue l'illusione della perfezione (ma quando mai il rock è stato perfetto?) e si dimentica che il rock è nato per divertire, comunicare, esaltare, commuovere...

Un cambio di accordi fico, due, ne bastano due di quelli giusti, spesso esalta il pubblico molto di più di un assolo pieno di precisissimi bending, vibrati, tapping, legati ecc...

A sentirci non vengono solo altri chitarristi, a sentirci viene gente che si vuole divertire.

Quindi se siete mostri del tapping, ma poi col tapping non riuscite a tirar fuori un pezzo che piaccia alla gente - non agli altri chitarristi, ma alla gente - è meglio lasciar perdere.

La maggior parte dei chitarristi di oggi sono solisti e/o turnisti conosciuti solo da altri chitarristi.
Chiedetevi un po' il perché. Ma non date la colpa all'ignoranza della gente, le colpe sono nostre, solo nostre.
Rispondi
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