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Il lavoro dello scopritore di talenti elettronici: parla RR Guitars
Il lavoro dello scopritore di talenti elettronici: parla RR Guitars
di [user #116] - pubblicato il

RR Guitars si impegna a distribuire marchi emergenti e poco noti, ma con cataloghi che niente sembrerebbero invidiare ai nomi più affermati. Prima di toccare con mano le novità a SHG, dagli effetti VFE ai Cornerstone, abbiamo voluto conoscere da vicino il lavoro di Roberto Ravasi.
RR Guitars si impegna a distribuire marchi emergenti e poco noti, ma con cataloghi che niente sembrerebbero invidiare ai nomi più affermati. Prima di toccare con mano le novità a SHG, dagli effetti VFE ai Cornerstone, abbiamo voluto conoscere da vicino il lavoro di Roberto Ravasi.

Complice la possibilità di acquistare a distanza su internet in modo praticamente istantaneo, oggi reperire gli strumenti dei maggiori marchi è estremamente facile. Le community online aiutano a orientarsi tra gli sconfinati cataloghi delle grosse aziende e la facilità con cui si rivende un usato che non ha soddisfatto motiva a fare compere anche senza una prova preventiva.
Questi e altri motivi hanno fatto sì che sempre più giovani realtà commerciali si rivolgessero altrove per riempire i propri scaffali, reinventandosi scopritori di talenti per portare alla luce il lavoro di piccoli artigiani, brand semi-sconosciuti con tanto da dire.
L'avventura di RR Guitars è proprio di questo tipo. Roberto Ravasi ha scovato alcune firme promettenti su ambo le sponde dell'Atlantico, e ha scelto SHG per presentarle al pubblico italiano. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui in attesa dell'appuntamento del 9 novembre 2014, all'Hotel Quark.

In catalogo hai inserito alcuni marchi di effetti poco conosciuti. Scovare e distribuire questi brand vuol dire fare anche un po' da scopritore di talenti. Come funziona il tuo lavoro sotto questo aspetto?
Ho da sempre avuto la voglia di scoprire e provare qualcosa di nuovo. Ricordo che già una decina d'anni fa acquistavo in rete sui siti americani pedali che non erano ancora distribuiti qui da noi, ma che poi sarebbero diventati best seller anche in Italia.
Quando ho cominciato a inserirmi seriamente nel settore all'inizio di quest'anno, a fare cioè di RRGuitars un negozio online ufficiale, ho anche avvertito la voglia e l'esigenza di affiancare agli articoli che possono essere reperiti in tutti i negozi qualche prodotto che in qualche modo potesse distinguermi e caratterizzarmi nel mare magnum degli store italiani. Così è nata l'idea di cercare contatti con produttori, sia italiani sia stranieri, non ancora noti al grande pubblico. Al momento ho instaurato un buon rapporto con VFE Pedals, un produttore situato nelle vicinanze di Seattle. Peter Rutter, il manager dell'azienda, è una persona squisita che si è dimostrata molto disponibile e alla mano: il tempo di un breve scambio di mail e avevo i pedali già nel mio magazzino!
L'incontro con Emilio Massari, fondatore di Cornerstone, è anch'esso abbastanza recente. Sono stato invitato a un suo workshop da un amico musicista e ho potuto sentire e provare con mano i suo prodotti. Devo dirti che mi ha colpito molto la competenza e la professionalità di Emilio. Al momento la sua produzione è basata su due pedali, un overdrive e un buffer/boost: consiglio a tutti di provarli presso il mio stand a SHG anche perché, pur essendo prodotti artigianali, saranno proposti a prezzi molto concorrenziali.
Al momento sto prendendo contatti con altri produttori, ma è ancora tutto in fase embrionale. Se comunque ci saranno nuovi arrivi sicuramente li porterò da provare a SHG e li troverete in anteprima sul sito dello store e sulla nostra pagina Facebook.

Il lavoro dello scopritore di talenti elettronici: parla RR Guitars

Al giorno d'oggi è sempre più facile trovare effetti economici di fabbrica con suoni apprezzabili. Qual è la "marcia in più" per cui un chitarrista potrebbe preferire l'artigianato?
Certamente oggi il mercato è saturo di marchi che propongono molti effetti a prezzi davvero bassi. E non è sempre vero che basso costo vuol dire bassa qualità, anzi... Mi viene in mente per esempio il Boss SD1, uno degli overdrive più belli mai prodotti.
Il plus offerto da un effetto o uno strumento artigianale secondo me lo si avverte con l'esperienza, affinando l'orecchio e sviluppando il proprio tocco e gusto personale. È un percorso: se una persona suona da pochi mesi difficilmente potrà avvertire il plus offerto da una Custom Shop paragonata a uno strumento di rango inferiore.
Poi tutto va certamente commisurato alle esigenze personali e alla complessità delle sonorità che si vogliono raggiungere senza dimenticare comunque, concetto ormai consolidato, che il suono sta prima di tutto nelle mani, nel cuore e nel cervello del chitarrista, prima che nella strumentazione adottata.

Sul suo sito ufficiale, VFE permette ai visitatori di progettare effetti custom. Questa caratteristica sarà disponibile anche in Italia?
Al momento pensiamo di proporre gli effetti VFE nelle loro finiture standard. Sicuramente, dopo una prima fase di test del marchio, studieremo con Peter la possibilità di offrire anche al pubblico italiano questa caratteristica.

Cornerstone vanta l'uso di componenti selezionati. Molti costruttori lo dicono, ma pochi lo spiegano: cosa vuol dire usare "componenti selezionati"?
Chiacchierando con Emilio di Cornerstone su alcune questioni tecniche ho capito questo: in elettronica il fatto di avere “componenti selezionati” è una condizione necessaria ma non sufficiente per la realizzazione di un buon prodotto finale. Ancora prima dei componenti è il circuito a essere selezionato. Per il design del circuito ci può volere parecchio tempo ed è questo che fa la differenza veramente.
Per quanto riguarda invece i pedali VFE, puoi notare che sul loro sito per ogni pedale è presente l'elenco di tutti i componenti utilizzati: dai condensatori, ai potenziometri, ai box, perfino il tipo e la marca di stagno usato per le saldature!

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Supponiamo di essere a SHG e che io possa provare uno e un solo effetto al tuo stand. Quale mi proporresti?
Non è una scelta facile… Se mi permetti un'infrazione ti direi di provarne almeno un paio: il Cornerstone Sparkle, per sentire la sua grande dinamica e risposta al tocco, e il VFE The Scream che, più che una rivisitazione, è un'interessantissima riprogettazione del classico circuito Tubescreamer.
Ci vediamo a SHG!

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