di davidemangano [user #37413] - pubblicato il 15 dicembre 2014 ore 13:30
Siamo pronti per lanciarci in un vero e proprio tour de force ritmico affrontando lo studio di pattern davvero impegnativi. Ci muoveremo tra sedicesimi, ghost note, sincopi e strumming con una serie di tre ritmiche dedicate.
Chitarra Funk. Ci siamo fatti le ossa mettendo ordine sui concetti di durata delle delle note, divisione ritmica e lavoro di pennata della mano destra (lezione 1); quindi lavorando sul distribuire in modi diversi note piene e note stoppate, così da ottenere differenti figure ritmiche (lezione 2). Siamo finalmente pronti per affrontare delle ritmiche vere e proprie con tre pattern davvero impegnativi.
Il primo esempio è un continuo flusso di sedicesimi tra note suonate e ghost. La cellula ritmica è percepita come una sincope per via della ghost posta fra il secondo e il terzo sedicesimo del primo movimento. Isoliamo questa cellula ritmica (sedicesimo- ghost – sedicesimo –sedicesimo) e visualizziamola con precisione, collocata sul battere del primo movimento. Quindi, dopo due sedicesimi di pausa scandita dalla ghost, rieccola uguale sul levare del secondo movimento. Un pattern la cui sonorità è a metà fra una sensazione di rotolamento e la pulsazione un motore ingolfato!
L’idea alla base del secondo esempio ritmico è forse più assimilabile ad uno strumming da chitarra acustica che al classico figurato funky. Rispetto alle ghost dell’esempio precedente, questo pattern è caratterizzato dalla presenza di pause e ottavi. L'intenzione funky è vincolata al modo di esecuzione: più la mano sinistra riuscirà a produrre suoni staccati, più il pattern risulterà secco e saltellante. Chiariamoci le idee a aiutiamoci a trovare l’intenzione giusta ascoltando “Walkin on sunshine” di Katrina and the waves o, meglio ancora, “Sing it back” dei Moloko.
Il gioco si fa duro: sincopi a incastro. Questo è un pattern molto mosso che si placa solamente nel quarto movimento. Prestiamo attenzione a individuare con precisione le sincopi; dal battere del primo movimento, dall'ultimo sedicesimo del primo movimento, dal terzo sedicesimo del secondo movimento e, infine, dalla pausa che apre il terzo movimento. La quartina del quarto movimento prende una rincorsa che riapre il giro. Aiustiamoci e lasciamoci ispirare dall’ascolto di “I'm your boogie man” di Kc & The Sunshine Band.
Non affrontiamo queste frasi prima di averne perfettamente chiaro il disegno ritmico. Studiale partendo da una velocità moderata che ci permetta di avere il totale controllo della scansione ritmica dei pattern, di rispettarne la pennata e marcarne gli accenti.