di CloS3Ba [user #884] - pubblicato il 21 gennaio 2003 ore 08:34
CloS3Ba scrive "Mi rendo conto che chi fa il musicista di professione debba essere tutelato. Ma dopo l'accordo tra ENPALS e la SIAE la vita per noi musicisti non professionisti è diventata ancora più complicata. Per quanto sia d'accordo in linea di massima con questa regola ritengo tuttavia che andrebbe fatta una distinzione. Una band di "dilettanti allo sbaraglio", che si fa si e no una decina di date all'anno ha gli stessi oneri e doveri di chi di date ne fa molte di più. Ecco un altro motivo che induce spesso i gruppeti a rinunciare. Non mi sembra bello, non mi sembra giusto. Non potrebbe essere una cosa tipo: se fai più di 15/20 date l'anno, ti metti in regola, altrimenti stiamo parlando di libera espressione artistica e quindi rendiamo valido il principio della prestazione occasionale (quidi comunque tasse pagate). La maggiorparte di noi non professionisti ha un lavoro e paga già fior fior di contributi, perchè pagarne ancora ?
Cosa ne pensate popolo di Accordo? Come fate voi? Tirate fuori 250 euro l'anno per una cooperativa o una associazione? Trovate locali che hanno l'agibilità (come in teoria dovrebbe essere secondo la legge)? Un'altro dado è tratto."