Scrivo per condividere con voi questa impressione.
Dal punto di vista climatico, lo sappiamo, vige la regoletta che recita "dove stiamo bene noi stanno bene anche loro". Tradotto: umidità relativa al 40 - 60%, e temperatura 25 gradi, in condizioni ideali. E, come noi, chitarre e strumenti musicali in genere possono tollerare anche condizioni ben peggiori (meglio se per dei brevi periodi) ma sempre temono sbalzi repentini, luce del sole diretta e correnti d'aria (e termosifoni..).
Io vivo in un posto - sud della sardegna - dove questi sbalzi ahimè non sono infrequenti. In particolare per ciò che concerne l'umidità: nell'arco delle 12 ore, capita di passare da un confortevole 40% (quando soffia il maestrale.. una benedizione d'estate) ad un deprimente 90% (quando soffia il levante, o peggio lo scirocco.. una maledizione sempre). La constatazione è la seguente: quando il tasso di umidità è molto alto la chitarra suona la metà. Non scopro nulla di nuovo, lo so. Il fatto è che ero a digiuno di acustiche da quasi 10 anni, e non ero più avvezzo a cogliere certe "sfumature". Noto lo stesso anche sulle elettriche ma, a mio avviso, il fenomeno è molto meno evidente.
P.s.: in foto, mi son regalato dei nuovi end-pins (gli originali erano alla frutta): ivory con dot in abalone. Carini.
Domanda: come diavolo si toglie il pin reggi-tracolla sul fondo cassa?? non ci son viti da svitare..
Pinze e forza bruta giusto?
Seconda domanda: nell'eventualità, suddetto foro si presta all'alloggiamento dell'ingresso jack correct?