Parlare del paradiddle significa affrontare un argomento a volte bistrattato perché questo esercizio tal volta è usato come un puro elemento tecnico destinato e rimanere fine a se stesso. Invece, nelle nostre lezioni, mostreremo come applicare questa sequenza di colpi in modo creativo e divertente, sia per l'esecutore che per l'ascoltatore, seguendo una serie di concetti che ci permetteranno di creare pattern nuovi e musicali.
In questo primo appuntamento parleremo di tecnica e della sequenza delle mani.
Partiamo prenderemo in esame la diteggiatura che si manifesta in DSDD SDSS e la tecnica che ci renderà liberi di eseguire accenti in ogni sedicesimo del movimento.
Nella prima battuta gli accenti si presentano sul primo sedicesimo, sul battere. Nella misura seguente, invece, si sposteranno sul secondo sedicesimo, mantenendo immutata la diteggiatura.
Diversamente accade nelle successiva battuta dove, per mettere l'accento sul terzo sedicesimo, sposteremo tutta la sequenza delle mani sulla terza nota del movimento, partendo però con la mano sinistra. Infine, nella quarta e ultima battuta, sposteremo tutto sul quarto sedicesimo, iniziando però con la mano destra.
Ora non ci rimane che studiare lentamente queste sequenze tenendo sempre presente dove si posiziona il battere. Studiamo usando sempre il metronomo e magari segnando con un piede (hi-hat o cassa) il beat. Interiorizzare questo esercizio ci darà la possibilità di implementare la tecnica e così creare a nostro piacimento qualsiasi fill o time desideriamo.
Raccomando di essere sempre costanti nell'esercizio.
Buon lavoro.