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Lo strumento del quale sto per parlare non è ancora nel catalogo
Fender Custom Shop. Esiste solo sul listino prezzi.
Durante una visita,
tempo fa, del sito Fender, ho voluto informarmi di quanto costassero in Usa
i loro prodotti.
Possedendo uno Jazz '64 Relic, sono andato alla pagina
per fare una comparazione, ed ho scoperto sotto la dicitura 'new' il '59
Precision Bass.
Essendo all'oscuro che all'epoca fosse stato costruito un
modello simile, e non potendo vederlo nel sito Fender, ho svolto una
ricerca nei vari siti vintage, a cominciare dal motore Guitar Base fino ai
singoli come 'Gruhn', ecc.. Questo lavoro ha dato risultati contrastanti, e
cioe' mod. Maple neck, Gold Anodized All.Pickgd, 10 hole, con color 3 tone
sunburst, oppure tastiera slab Rosewood, plastic m.strato pickgd, 13 hole e
sempre lo stesso sunbrst del precedente.
Quale modello aveva riprodotto il
C.Shop?
Dato che Fender cambia spessissimo home page, sono riuscito
fortunosamente, inserendo i dati in una piccola finestra del sito, a
trovare quelle che erano definite le novità del 2000, fra le quali spiccava
il '59 PBass.
Premetto che oltre alla foto le informazioni erano piuttosto
scarse, l'aspetto era l'esatto anello di congiunzione fra il '57 PBass e
quello noto come il '62 PBass. Alle mie domande sulla possibilità di acquistarlo l' importatore ha dato una
risposta perentoria: 10 mesi di attesa e niente disdetta dell' ordine.
Così l' ho
ordinato, tanto con 10 mesi di tempo avrei riempito il salvadanaio... Invece, miracolo, il 29 settembre (I remember Lucio), inaspettatamente
eccolo in negozio. Premetto che il C.Shop costruisce questi mod. in tre
versioni: N.O.S.(Nuovo come allora), Closet(usato nel tempo con cura) e
Relic( Abusato, grattato, vedi Jaco). Io l' avevo ordinato NOS, per
ricreare la 'magica' atmosfera del 1966, quando mi arrivò il 'primo Jazz
Bass, con il suo sunburst al 'profumo di nitrocellulosa', e non nascondo di
aver provato una profonda emozione, vedendolo nella splendida custodia in
tweed, questo strumento che ti riportava indietro di 41 anni, con il suo
bel 3 tone sunburst, i copri p.up e ponte cromati, la sottile cinghia in
cuoio con fibia in argento del C.Shop.
Anche se il profumo di allora (vedi
Leggi USA) non c'era più, tutto ciò mi ha lasciato un vuoto allo stomaco,
che non avevo più provato da allora, e si che di bassi in vita mia ne ho
acquistati tanti.
Il giudizio sullo strumento. Partendo dalla paletta, lo 'Spaghetti logo'
è posizionato
nel punto giusto tra la II e III chiave, sul retro, le Keys 'Kluson
mod.'rivettate con reverse action, hanno la filettatura fine, solita delle
'Repro', manca il bottone att.cinghia suppl., al cui posto vi è il logo
Custom Shop, il Nut è di 44,5 mm., il manico è in Acero con sez.a'U', senza
la striscia in Noce dei precedenti, perchè l' asta del 'truss-rod' viene
inserita prima dell' incollaggio della tastiera 'slab Rosewood 20fret
vintage style', Clay dots, regolazione T.rod alla base del manico.
Venendo
al Body, abbiamo il particolare più eclatante; ci si aspetterebbe un Pickgd
in plastica 13 viti, invece troviamo il vecchio'Anodized gold all.con una
vite in più, 11 contro 10, posta fra quella in punta al corno inf. e quella
più in basso, avvitate al body in Alder (l' Ash è usato per i Blond).
Questa, del Pickgd, forse è la ragione del suo non apparire sui cataloghi,
e della sua rarità, infatti l' Anodized Gold creava problemi estetici,
aveva la tendenza a depositarsi sulla mano del Bassista, facendolo
somigliare più a un meccanico, che a un musicista, con la conseguenza di
avere un Basso dall' aspetto poco gradevole. Oggi viene impiegato un
materiale più stabile.
Esteticamente il body è corretto sul fronte, con l'
appoggiadita a 2 viti, p.up classico s.coil, ponte a sllette filettate
entrambi protetti dal relativo coperchio cromato. Guardando il contour di
profilo, è meno sottile di quello del mio 1958 originale.
Andando al retro,
lo scavo del contour è meno arcuato, sempre confrontandolo con il '58,
sulla piastra a 4 viti, è posto il N.R7488, e da certif.la data di
costruz.è del 14-6-2000. Si sà che gli Americani non hanno interesse a
riprodurre alla perfezione gli strumenti vintage, per loro basta un
sufficiente impatto frontale, non vogliono fomentare il mercato del 'finto
vero'.
In certi particolari sono forse più fedeli i Mexico o gli Squier, ma
i materiali usati sono di qualità inferiore rispetto a quelli Usa. Comunque
per chi non ha l'occhio allenato o non possiede strumenti di allora, l'
impatto visivo è esaltante, il Custom Shop lavora bene. Hò volutamente
lasciato per ultimo il giudizio sul suono, il Precision è uno strumento
semplice senza tanti fronzoli o orpelli, però hà un suono camaleontico,
asciutto, spartano, profondo quel che basta, senza mai esasperare bassi e
nasali, che si esprime con misurata eleganza.
L'esemplare descritto,
essendo nuovo, deve perdere il suono grosso ed esuberante del legno
giovane, acquistando con la maturità lo spirito dei suoi predecessori che
solo il tempo può dare. Per trovare la sua foto, con un po' di pazienza,
basta cercare nel sito Fender.
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