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Contestualizziamo la Chitarra.

di Diablo01 [user #49509] - pubblicato il 01 aprile 2019 ore 10:35
Ci fate caso che la nostra amatissima chitarra sta perdendo la sua predominanza nella musica contemporanea? Qualla che sentiamo tutti oggi accendendo una radio?
Cosa sta accadendo al mondo della chitarra? Saremo costretti tra poco tempo a suonare il Jazz, il Blues, il Rock in modo di nicchia e dovere ascoltare giornalmente musica con la quasi assenza di una chitarra nel contesto di una canzone sempre di piu, sempre di piu?
 

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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 01/04/2019 ore 11:20:39
Se n'è parlato già in altri post... comunque sì, nothing last forever.
Millennio nuovo vita nuova...
Rispondi
di Diablo01 [user #49509]
commento del 01/04/2019 ore 11:22:14
:)
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 01/04/2019 ore 11:40:
Ci vorrebbe un guitar hero che riportasse alla ribalta il nostro strumento, ma se non ce l'hanno fatta Matt Bellamy e Jack White, che non sono Hendrix e Van Halen ma qualcosa di nuovo e degno di nota l'hanno fatto...
Oppure senza andare sui fenomeni mondiali, dovrebbero tornare le band che fanno musica apprezzabile da tanti ma che non lasciano la chitarra in secondo piano, gli ultimi chi sono stati... forse i Darkness e i Jet, ma parliamo di una quindicina di anni fa, ora anche il buon Lenny è diventato molto più pop.
Rispondi
di Diablo01 [user #49509]
commento del 01/04/2019 ore 12:38:10
Che tristessa.......
Rispondi
di tramboost utente non più registrato
commento del 01/04/2019 ore 13:35:17
La chitarra è solo un mezzo, per raggiungere un unico scopo, quello di fare musica.
Se devo pensare di ascoltare musica solo dove è presente una chitarra, mi sembra molto riduttivo, i generi sono tanti.. e tanti sono anche belli.
Esiste musica di serie A e di serie B, indipendentemente se vi è presente una chitarra o meno .
Se devo dirti la mia, preferisco ascoltare un bel brano dove non c’è una chitarra in sottofondo, piuttosto che una forzatura
dove non ci sono idee musicali con tante chitarre con bei suoni e belle mani che le suonano
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 01/04/2019 ore 14:39:25
Non c'è più l'industria discografica degli anni 60-80, che muoveva milioni e milioni cercando di coniugare qualità e orecchiabilità.
Non ci sono più le rubriche di musica nei giornali e telegiornali (non ci sono quasi neanche più quelli), che univano gossip a giornalismo musicale vero e proprio.
Il mercato è andato altrove, sbriciolando tutte le nostre convinzioni e certezze. Paradossalmente viviamo in un'era in cui i fenomeni da cameretta si sono moltiplicati senza controllo, ma le band che suonano davvero sono sparite. Vent'anni fa nella mia piccola cittadina si contavano una ventina di gruppi giovanili, oggi non succede più niente, niente festival per i gruppi locali/emergenti.
E pensare che chi spopola le classifiche (sempre scarne comunque, non ci sono più le star di un'epoca fa) non fa altro che raccontare delle storie... proprio come chi negli anni '60 lo faceva accompagnandosi con una chitarra.
Può darsi che si stia assistendo alla nascita di qualcosa di nuovo e grande... oppure, molto più verosimile, che si stia assistendo alla morte della cultura, soprattutto quella nata negli anni '60 ed evolutasi fino ai giorni nostri, un bel sogno che si è svelato essere non più che un bel pensiero.
E' una delle forme in cui si manifesta la nostra recessione culturale, non possiamo far altro che resistere e combattere nel nostro piccolo, dando noi stessi in primis valore alla Musica e trasmettendo questo valore a chi ci è intorno.
Rispondi
di Diablo01 [user #49509]
commento del 01/04/2019 ore 15:09:38
Il dio tutto e subito di oggi impersonalizzato dalla virtualita appunto non ci porta piu nemmeno ad andare in una saletta e suonare perche il mondo stile matrix della rete che ci rende inesorabilmente ormai tutti soli facendoci credere che siamo tutti vicini ci fa addirittura suonare con strumenti virtualizzati dandoci l'impressione di suonare con cose reali. Io questo l'ho sempre aborrito e continuero sempre a suonare come qualcuno un giorno mi ha insegnato. Il Signor Jimi Hendrix: Signore e Signori guardate cosa accade se attacco la chitarra ad un ampli attraverso qualche bella scatolina a terra! Per me suonare la Chitarra elettrica è quello punto e stop! Le cose emulate e virtuali le lascio appunto alle nuove generazioni tutto e subito in stile matrix dove la virtualita per loro è realta! Ma scherziamo?
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 01/04/2019 ore 15:45:4
Quoto in pieno. La musica è espressione della società. Tra anni '50 e anni '60 nel mondo occidentale ci sono stati fenomeni economici, politici, sociali e culturali probabilmente irripetibili, che sono stati frutto degli equilibri createsi dopo la fine della seconda guerra mondiale. Viviamo in un mondo molto, molto diverso. Questo sia per il cambiamento degli equilibri politico/economici (crollo del muro di Berlino nel'89, globalizzazione, ascesa dei paesi asiatici etc.), sia per l'avvento di una nuova cultura digitale che ha veramente rivoluzionato tutto.

Chiaramente indietro non si torna, aspettiamo di vedere quello che ci riserva il futuro... e speriamo bene!! ;)
Rispondi
di tramboost utente non più registrato
commento del 01/04/2019 ore 15:57:22
posso capire che questo sia un sito frequentato da chitarristi al 98%, ma sembra che sia nata prima la chitarra che la musica.. da bambino Ascoltavo tanta bella musica, erano i fine 70 e gli anni 80, c'erano un sacco di belle canzoni, e in tante canzoni non c'era quasi mai la chitarra, come Depeche mode, Battiato e tantissimi altri che hanno introdotto l'elettronica e hanno fatto successi mondiali anche senza una 6 corde.
il rock è stato sempre affiancato da altri generi, vedi la disco nei 70, la Housemusic negli 80 e tutto il resto.. anche se è sempre stato messo in ombra da altri generi, è comunque sempre sopravvissuto.. credo che se uno nel 2019 volesse trovare buona musica, la trova senza problemi, basta cercarla.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 01/04/2019 ore 16:08:24
Veramente quando ho iniziato a suonare io imperversavano A-ah, Duran Duran, Wham, Madonna, insoma tutta musica per cui la chitarra non era certo il perno ne' della composizione, ne' dell'esecuzione. Ti dirò di più: i miei amici del primo gruppo erano estasiati da "Jump", forse il pezzo più noto dei Van Halen, dove il bravissimo Eddie suona la tastiera e, marginalmente, la chitarra.
Cosa c'entri poi il virtuale lo sai solo tu, caro Diablo01. Io ricordo benissimo di album incisi un po' ovunque nel mondo, poi assemblati mixando le singole tracce, senza che i musicisti nemmeno s'incontrassero; oppure dischi registrati tenendo apposta rigorosamente separati (a distanza di giorni) i musicisti perchè non si potevano sopportare. E non erano certi Neo o l'equipaggio della Nabucodonosor, ma i gloriosi anni '70 ed '80.
Se ci piace dire che si stava meglio quando si stava peggio, ok, ma a me sembra che se oggi 3/4 ragazzini vogliono suonare lo possano fare (e lo fanno) con meno costi, migliori attrezzature e, se vogliono, anche a casa di uno di loro.
Ciao
Rispondi
di Diablo01 [user #49509]
commento del 01/04/2019 ore 16:28:59
Se lo dici tu! Tutto fa parte di questo tempo pure le cose virtuali che imperversano oggi! Ci sta eccome!
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 02/04/2019 ore 09:24:38
Ti rendi conto che questa non è una risposta, vero?
Ciao
Rispondi
di wo utente non più registrato
commento del 01/04/2019 ore 16:56:03
E meno male! Direi anche basta con questa predominanza di chitarre, chitarroni e fenomeni vari; hanno avuto il loro spazio per tanti anni. In fondo la chitarra è uno strumento come gli altri, quindi ben vengano nuovi suoni e nuove idee. Ciao
Rispondi
di Diablo01 [user #49509]
commento del 01/04/2019 ore 17:09:01
Qui si parla di chitarra non di insalata se non ti va bene che la suoni a fare e cosa commenti a fare qui? Ti piace sentire la roba di oggi dove la chitarra non c'e meglio per te. Si vede che non conosci la storia della chitarra elettrica e non hai mai sentito un artista a partire dai primi elettrici fino oggi... Mi chiedo a sto punto che musica ascolti? sentiamo.
Rispondi
di wo utente non più registrato
commento del 01/04/2019 ore 20:22:
"qui si parla di chitarra", scusa ma pensavo si parlasse di musica.
Che musica ascolto? Visto che per te è imprescindibile la presenza di chitarre, ascolto sicuramente più musica di te.
Vuoi sapere anche da quanto tempo suono la chitarra? Iniziai a studiare nel '89.
Ciao core
Rispondi
di Diablo01 [user #49509]
commento del 02/04/2019 ore 15:29:07
Io nel lontano 1968 ciao core de che! Ah ah
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 01/04/2019 ore 20:10:23
Leggo tante considerazioni che condivido.

Aggiungo due fenomeni:

- da una parte internet, che moltiplica i soggetti che pubblicano musica fruibile gratuitamente, cosa che elimina il filtro una volta rappresentato dalle case discografiche e porta ognuno a crearsi una strettissima nicchia per assicurarsi un minimo di visibilita'. Nelle nicchie non si diventa famosi;
- la fine della figura della rockstar. Fateci caso: tutti i principali chitarristi nelle epoche precedenti hanno avuto dei drammi (Django), sono morti giovani (Hendrix) oppure hanno rappresentato una figura di maledetto (Page), di ribelle (tutti), di outsider difficile (Schenker), di dipendente da sostanze varie (Clapton); che fosse la realta' o qualcosa di romanzato, poco importa. Quel che conta era la potenza di quell'immagine, che raccoglieva attorno a se' quelli che non amavano il pop che andava nelle classifiche, negli anni '50 come negli '80.
Adesso? Satriani, Vai, Bonamassa, Govan, Tosin Abasi....tutti bravi ragazzi, che non sono mai sopra le righe, che sottolineano l'importanza di studiare lo strumento, che non creano mai scandali, che si vestono come quello che incontri al supermercato, che non scalpitano per essere considerati,mai una parola fuori luogo o meno che rispettosa per i colleghi nelle interviste. Anche qui un po' e' vero ed un po' e' immagine, ma il chitarrista di fatto e' passato dall'essere un eroe (guitar hero) ad essere un nerd. Non a caso, il piu' recente guitar hero, pur capendo lui ben poco di chitarra, e' stato Kurt Cobain. I nerd stanno in seconda fila, davanti c'e' posto solo per le star. Siamo diventati socialmente accettabili, ma contemporaneamente irrilevanti.
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 01/04/2019 ore 20:29:44
Comunque la chitarra c'è ancora nella musica, e molta, tutta la scena come Indie e derivati, folk, alternative e bla bla bla è piena di chitarre, se ne sentivano meno negli anni '80 quasi quasi.

Ci sono molti meno assoli e a volte sono anche contento di questa cosa, è uno dei motivi perchè il guitar hero ha meno ragione di esistere.

Comunque nel Jazz contemporaneo non mancano i guitar hero che fanno gli assoli, e che assoli......
Rispondi
di FabioRock74 [user #44552]
commento del 02/04/2019 ore 00:03:4
Concordo.. piu che essere sparite le chitarre, in molta musica anche rock sono spariti gli assoli a cui ci hanno abituato i canoni hard rock e metal degli ultimi trent'anni.
Siamo comunque in ambito rock.. quindi per definizione roba che non senti sulle radio che non siano specializzate.
Il pop ne ha sempre avuta poca di chitarra, e per lo più in secondo piano rispetto a basso e tastiere.
Quindi.. non sono preoccupato in generale per la sopravvivenza del nostro amato strumento.
Quello che non mi piace proprio e non riesco a digerire è la sparizione totale degli strumenti dalla stragrande maggioranza della musica italiana. Tralasciamo le oscenità (gusti miei) di trap e rap. Anche autori di un certo spessore optano per basi, sottofondi e arrangiamenti talmente complessi e pieni da rendere irriconoscibile qualsi strumento al loro interno.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 02/04/2019 ore 09:03:24
Per la sopravvivenza non mi preoccupo nemmeno io, del resto il mercato e' talmente frammentato che, se uno cerca, gruppi che suonano chitarre ne trova. Pero' vorrei mettere qualche numero in fila per dire che un declino c'e', e netto, in termini di popolarita' di massa della musica fatta con la chitarra - non parlo di musica necessariamente rock e/o di assoli, ma anche di folk, pop, country etc, che abbia pero' la chitarra in primo piano. Parlo a livello globale, perche' in Italia la canzonetta melodica non ha mai previsto chitarre, e l'unica apparizione che fanno e' nell'inevitabile crescendo orchestrale atto a mettere in luce il belcanto melodrammatico dell'ultima stellina dei talent. Du palle...
Sono andato a vedere gli elenchi degli album al numero uno negli Stati Uniti negli ultimi tre anni (Billboard Top 200 2016-8) e poi la stessa cosa per il triennio 1986-8, ossia vent'anni prima.
Nel 2016-8 sono arrivati al numero uno 114 album, e la chitarra gioca un ruolo in 26 dischi...considerate che per arrivare a questo 18% scarso ho dovuto includere la colonna sonora di A Star is Born, Taylor Swift, Ed Sheeran, etc. Nel 1986-8, gli album in vetta alla classifica erano stati solo 35 (molta meno frammentazione), di cui 16 guitar-oriented, ossia il 46%.Tra questi, Van Halen, G&R, Def Leppard, Springsteen, Bon Jovi, Boston, U2, etc.
Non ne faccio una questione di livello musicale delle proposte perche' le classifiche spesso non vanno d'accordo con la qualita', ma che ci sia stato un cambiamento epocale mi pare difficile da negare - l'unica nota positiva e' che la musica, un po' come l'abbigliamento, va a fasi (mode, appunto) e che quindi, se il pendolo e' andato in una direzione, nulla vieta che torni indietro.
Rispondi
di wdebona [user #38304]
commento del 02/04/2019 ore 08:36:37
JoKeR???
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 02/04/2019 ore 09:27:01
Guarda, il pensiero mi aveva sfiorato, ma i post mi sembravano meno sconnessi e, se non ricordo male, il nostro non si è mai fatto problemi nell'uso del virtuale. Forse il ragazzo ha fatto scuola.
Ciao
Rispondi
di wdebona [user #38304]
commento del 02/04/2019 ore 10:01:17
;-)
Rispondi
di sonicnoize [user #36973]
commento del 02/04/2019 ore 16:34:24
Ci ritroveremo tutti con la tastiera a forma di chitarra stile Sandy Marton.
yeah
Rispondi
di Gasto [user #47138]
commento del 03/04/2019 ore 10:23:1
...forse perchè oggi la tecnolgia ci mette a disposizione tool che anni fa erano impensabili: Oggi è piu facile mettere insieme dei sample gratuiti in una DAW e usare l'auto tune, piuttosto che imparare a cantare o farsi venire i calli alle dita.
Rispondi
di Baudelaire [user #49336]
commento del 04/04/2019 ore 23:21:48
Mi permetto di effettuare un'analisi storico-sociale.
A mio modo di vedere, la musica chitarristica sta diventando un po' come la musica classica. Ci sono stati dei canoni, ci sono stati dei grandi autori e poi... e poi arriva un punto in cui non c'è più niente da dire.
Voglio dire, si può sempre comporre, ma come pensare di raggiungere le vette di un Mozart, un Beethoven, uno Chopin o un Vivaldi con del materiale inedito?
Credo che nel rock e nella musica chitarristica stia accadendo un po' la medesima cosa.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 05/04/2019 ore 15:23:20
C’è del vero - qualcosa si può sempre fare, di nuovo, ma devi diventare sperimentale e di nicchia, e quindi per pochi. Darebbe anche un ruolo a cover e tribute band, moderne orchestre sinfoniche che ripropongono il repertorio classico.
Il problema è che, se così puoi spiegare il crollo di popolarità in termini assoluti, non spieghi quello in termini relativi: ossia perché la musica rock abbia perso di più degli altri generi, per i quali in fondo varrebbe lo stesso discorso.
Rispondi
di Baudelaire [user #49336]
commento del 05/04/2019 ore 19:06:
Ti posso rispondere se mi definisci gli "altri generi" ;)
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 05/04/2019 ore 20:51:43
Il pop e' diffuso come sempre, il blues nei Paesi dove e' seguito (penso prima di tutto agli Stati Uniti) lo e' ancora come prima, le musiche "giovani" (dall'hip hop in poi) godono di grande popolarita', la stessa canzonetta italiana mi pare vada ancora bene, da queste parti. Insomma, non tutto e' arretrato - parlo sempre in termini relativi, ovvio che il numero assoluto di dischi venduti e' andato a farsi benedire un po' pre tutti, soprattutto per quelli che vivrebbero di album e non di singoli.
Rispondi
di Baudelaire [user #49336]
commento del 05/04/2019 ore 21:18:12
Allora, il discorso è un po' articolato e non credo di avere una risposta esauriente.
Pop è un termine un po' generico, in teoria anche il rock era "pop" nei '60, poi si è passato con questo temine a definire la musica, per dire, di un Michael Jackson o di una Madonna, differenziandolo dal mondo "rock". Se intendiamo quest'ultima accezione, è un genere più giovane rispetto al rock.
Il blues credo sia messo più o meno come il rock, i canoni stilistici sono quelli dei B.B.King, dei Sonny Boy Williamson, dei Blind Lemon Jefferson e compagnia cantante (con alcune soprese più recenti, tipo SRV).
Le musiche "giovani" sono a loro volta giovani, rap e hip hop sono usciti dall'underground negli anni '80.
Ci aggiungerei anche la musica latina.
La canzonetta italiana, beh, va in Italia, così come in UK qualche gruppo o cantante rock c'è ancora, è tradizione.
Infine, credo che una certa quantità di musica "popolare" verrà sempre venduta e ascoltata e credo che la direzione sia su quella più easy-listening (e il rock lo è un po' meno, a mio modo di vedere).
E qui tiro in ballo anche la qualità dell'ascoltatore. E' probabile (ma non ne sono certo!) che l'ascoltatore-rock tipo sia un po' più esigente, mentre all'ascoltatore "pop" o "dance" va bene tutto, chi se ne frega se è tutto uguale e suonato senza uno strumento, l'importante è che il brano sia orecchiabile quando sono spalmato in spiaggia in agosto o quando devo sballarmi in discoteca. (Ovviamente sto un po' estremizzando, non so se è chiaro il concetto, sicuramente potrebbe essere inesatto).
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 08/04/2019 ore 18:49:30
Mi sembra che mai come oggi ci sia bella musica fatta con ogni genere di strumento, ANCHE la chitarra. Ne ho tantissimi di dischi di musica meravigliosa dove la chitarra non c'è, e anche dischi dove c'è, non ci vedo nessun problema. Niente mi impedisce di lavorare chitarra al collo, come i miei colleghi sassofonisti o pianisti. L'importante è la musica, non lo strumento
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