di redazione [user #116] - pubblicato il 20 giugno 2019 ore 09:00
La dreadnought Pianura si dimostra pronta per il palco quanto per lo studio, grazie a una liuteria di tutto rispetto e a un’elettronica per tutte le stagioni.
Il recente ingresso di Gold Music - noto per la distribuzione di marchi del calibro di Takamine, Breedlove e Cole Clark - nel territorio della produzione di strumenti musicali con un marchio proprio ha fatto rizzare le orecchie a molti appassionati di strumenti acustici. Goldwood è il brand italiano che si propone di dare vita a una serie di chitarre di progettazione fieramente nostrana e con i costi resi accessibili da una produzione orientale.
La serie Pianura raccoglie gli strumenti rivolti ai più giovani, agli studenti e a chi intende ampliare la propria collezione senza un esborso importante. Abbiamo avuto l’occasione di mettere le mani sul modello dreadnought, scoprendo un piacevole mix di modernità e flessibilità, con un rapporto qualità/prezzo da non sottovalutare.
La dreadnought Goldwood Pianura sceglie un abbinamento classico per i legni della cassa armonica. Fasce e fondo in mogano incontrano un top in abete per un timbro caldo ed equilibrato su tutta la gamma di frequenze, capace di bucare i mix più affollati rendendo al contempo giustizia ai piccoli set acustici.
Il manico in mogano e la tastiera in ebano Teco Wood regalano fin da subito un’apprezzabile scorrevolezza grazie alla finitura satinata, a un profilo confortevole sotto il palmo e un’action “giusta” già di fabbrica.
Il tutto è reso pronto all’uso anche sul palco grazie alla presenza di un preamplificatore Fishman Presys II, un vero riferimento per gli strumenti nella fascia di prezzo in cui si muove la gamma Pianura.
La dreadnought risponde esattamente come ci si aspetterebbe dal modello. Lo strumming è potente ma intelligibile, perfetto per un missaggio pop con frequenze basse presenti ma non strabordanti e acuti smussati il giusto per sedere in una band al completo senza risultare penetranti o accavallarsi con gli altri strumenti.
Non si dimostra da meno nel fingerstyle e negli arpeggi col plettro, dove spicca per un bilanciamento generale che la rende un piacere da suonare e gestire col tocco nelle dinamiche.
Bella da suonare in acustico, pratica sul palco grazie all’elettrificazione e alla spalla mancante, la Goldwood conquisterà diversi cuori grazie all’accessibilità della produzione orientale unita a tutto il fascino della progettazione italiana.