Se qualcuno mi chiedesse "quando è nata la vibrola per generare l'effetto vibrato alle corde delle chitarre", cioè il sistema meccanico che, variandone la tensione con una leva, ne modifica l'altezza della nota generata, io non saprei rispondere poichè il caso più vecchio che ho fotografato in archivio è la leva Kauffman utilizzata da Les Paul sulla sua "The Log" negli anni 40, sistema relativamente essenziale ma molto semplice, comunque certamente derivato da qualche sperimentazione anche soltanto manuale precedente, fatta sulla parte delle corde eccedente il ponte. Ma a mio modesto parere la prima vibrola degna di essere menzionata è quella realizzata da Paul Bigsby, sia nella versione lunga che era/è montata al posto del trapezio sulle chitarre hollw body, che quella corta montata sulle solid body (anche la Gibson l'ha usata e forse appilcata su richiesta principalmente sulle Les Paul Coustom che non montavano ancora il ponte Tune-O-Matic, già negli anni precedenti il 1955). Poi nel 1961, quando la Gibson decise di cambiare la forma alle Les Paul Custom, Standard, Special e Junior, alle prime due, le più costose in catalogo, fu montata la Sideways Vibrola, azionata verticalmente da una leva che era anche piegevole, mentre alle altre due più economiche fu montata, su richiesta, la Maestro Vibrola corta (tutte chitarre diventate solo l'anno dopo SG Custom SG Standard, SG Special ed SG Junior, dove SG sta per Solid Guitar, il tutto per la nota azione legale da parte dello stesso Les Paul che prima si fece fotografare con le stesse sul catalo Gibson 1962, poi intimò alla Gibson di non apporre più il suo nome sul piccolo trapezio in plastica alla base del loro manico). Poi in seguito sulle SG Custom e Standard fu mantata la Maestro Vibrola lunga, nome dovuto al fatto che venne dotata di un trapezio metallico che proseguiva fino al fondo del body, cioè fin dove c'era l'attacca-cinghia, ma oggi si vede una tendenza a rimontare tutti i modelli di Vibrole usati nel passato, compreso la Sideways, vedi la The NEW Gibson '61 SG Standard del 2019 . Comunque la Bigsby Vibrola rimane la preferita per le Les Paul anche se io ho posseduto una SG Standard del 1973 che ne montava una marcata Gibson (stessa cosa dicansi per le Fender Telecaster con tremolo che ne montano una marcata con una "F"). Discorso a parte fu il sistema della Fender chiamato "Synchronized Tremolo", nato nel 1954 dopo varie sperimentazioni (anche fallimentari) per la chitarra voluta dai musicisti country dell'epoca come evoluzione della Telecaster e nata sotto la guida di uno di loro, Bill Carson, cioè la Stratocaster, chitarra terzogenita di Leo Fender, rimasta pressochè invariata da allora. Ma nel 1958 fu prodotta un'altra solid body, sempre con diapason (o se prefrite scala) 25,5 pollici, nata per affezionare i musicisti jazz, la Fender Jazzmaster che, oltre ad avere la tastiera in palisandro (rosewood), montava un sistema di tremolo con separata la parte agente sulle corde e con il ponte mobile reso fluttuante perchè dotato di due punte che lo rendevano basculante dento le due boccole d'alloggiamento, azionato da una leva molto più lunga; il sistema venne montato in seguito sia sul basso a sei corde Fender VI del 1961, che sulla chitarra sua erede del 1962, nata per il "Surf", la Jaguar, molto simile ma con diapason 24 pollici e due pickups diversi. A fine 1964, quando cioè Leo aveva deciso di vendere la sua "Brand" alla CBS (cosa avvenuta il 1 gennaio 1965 per 13 milioi di dollari) decise di applicare un sistema simile alla sua Duo-Sonic II, però integrando il ponte alla struttura del tremolo, questa volta realizzato con un cilindro esterno vincolato da due sole molle intene e non a vista, dotando il tutto di una leva corta, era nata la Mustang, chitarra che io non mi sono mai fatto mancare, anch'essa con diapason 24 pollici, con 2 pickups inclinati, elettronica con due switch a tre posizioni che permettono anche il controfase, body molto meno spesso e di dimensioni ridotte, vedi foto sottostante.
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