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L'igiene del microfono ai tempi del COVID-19
L'igiene del microfono ai tempi del COVID-19
di [user #36328] - pubblicato il

Con la timida ripartenza di attività live e in sala, ecco qualche dritta per la pulizia della strumentazione durante questo periodo di emergenza sanitaria.
L’uso dei microfoni ricopre quasi qualsiasi attività, musicale e non, e il loro utilizzo implica quasi sempre un’impugnatura o un contatto manuale con il suo supporto. Mai come in questo periodo di emergenza sanitaria è bene seguire qualche norma di pulizia e disinfezione per poter contenere la diffusione dei batteri.
Ecco quindi alcune linee guida da seguire per mantenere i microfoni perfettamente funzionanti ma allo stesso tempo igienizzati e pronti all’uso.

Per assicurarsi un risultato perfetto, il microfono andrebbe prima pulito e poi disinfettato ma attenzione a non confondere le due fasi. La pulizia consiste nel rimuovere fisicamente lo sporco che si deposita su di esso insieme ai germi, con l’utilizzo di detergenti e acqua. La disinfezione invece uccide i germi e i batteri con soluzioni dedicate come alcool isopropilico o, ancora meglio, con soluzioni a base acquose: l’alcool isopropilico, se utiizzato puro, tende infatti a evaporare troppo facilmente prima di uccidere i germi mentre aggiungendo un 20% di acqua la capacità di soffermarsi sulla superficie viene prolungata insieme alle proprietà disinfettanti del composto. Per ottenere un risultato ottimale, il microfono andrebbe quindi prima pulito e poi disinfettato.

Microfoni lavalier e auricolari 
Per pulire questi microfoni, indipendentemente dalla loro figura polare, è necessario rimuovere tutte le griglie o spugne antivento per poi sciacquarli con acqua demineralizzata e asciugarli delicatamente con un panno umido. Successivamente, prima di rimontare gli accessori che rivestono la capsula e utilizzare il microfono, bisogna assicurarsi che tutta l’acqua sia effettivamente evaporata lasciando il microfono ad asciugare per un minimo di 72 ore. È stato inoltre studiato che alcuni batteri muoiono ad alte temperature: per combinare il processo di disinfezione e di asciugatura si può quindi esporre il microfono a una temperatura di 60 gradi per un’ora (questo procedimento potrebbe tuttavia invecchiare leggermente alcune componenti del microfono).

L'igiene del microfono ai tempi del COVID-19

Per i microfoni lavalier in miniatura e i piccoli microfoni incorporati nelle cuffie basta utilizzare un panno inumidito con poco con alcool isopropilico e soluzione acquosa per pulirli sulla superficie. Questo procedimento vale inoltre anche per padiglioni cuffie, clip, aste, griglie e adattatori.

Microfoni con impugnatura manuale e a diaframma piccolo
Per poter effettuare una pulizia su queste tipologie di microfoni è necessario rimuovere la griglia protettiva (dove possibile) e utilizzare acqua tiepida misto sapone sulla capsula, mentre per l’impugnatura è sufficiente utilizzare un panno inumidito. Come per i microfoni lavalier è possibile utilizzare una soluzione a base alcolica per il processo di disinfezione, facendo attenzione a non farla entrare in contatto con la membrana del microfono.

L'igiene del microfono ai tempi del COVID-19

Anche in questo caso è preferibile lasciare asciugare il microfono per 72 ore prima di essere utilizzato o esporlo ad alte temperature per una igiene totale.

Cavi e cablaggi
Per la pulizia dei cavi basta utilizzare dell’acqua tiepida misto sapone, applicando la soluzione su un panno da passare lungo la guaina che riveste il cavo facendo però attenzione ai connettori sulle estremità dello stesso.

L'igiene del microfono ai tempi del COVID-19

Questo procedimento, se eseguito con vigore, rimuove qualsiasi residuo di sudore, colla o vernice che potrebbe essersi incollato alla guaina gommosa e lascia il cavo pronto all’uso dopo averli lasciati asciugare per 72 ore circa. Purtroppo non è possibile disinfettare i cavi con alcool isopropilico o altre soluzioni chimiche in commercio, in quanto renderebbe la plastica del cavo troppo fragile nel corso del tempo.

Il trattamento UV-C
Con una lunghezza d’onda di 185-254 nm, la UVGCI (ultraviolet germicidal irradiation) è una fedele alleata nella eliminazione dei germi per una disinfezione totale: è infatti in grado di uccidere tutti i microorganismi presenti in maniera accurata e profonda, lasciando la superficie completamente sterilizzata. L’utilizzo della UVGCI non influenza la performance o la condizione del cavo ma l’esito della pulizia dipende dalla quantità di cavo direttamente esposto alla luce: per i cavi molto lunghi potrebbe non essere quindi la soluzione più pratica per la pulizia, dovendo esporre sezioni diverse a intervalli regolari ed eventualmente ripetere il trattamento.
Va inoltre detto che si tratta di vere e proprie radiazioni quindi se si utilizza questo tipo di pulizia è bene dotarsi dei sistemi di protezione per evitare dannose controindicazioni per la propria salute.

L'igiene del microfono ai tempi del COVID-19

Antivento in spugna
Per poter pulire le spugne antivento o che rivestono alcuni microfoni è necessario rimuoverli e lavarli delicatamente a mano con acqua e sapone prima di lasciarli asciugare per 72 ore come un normale tessuto.
Anche per questa tipologia di materiale non è possibile utilizzare soluzioni chimiche aggressive o alcool isopropilico che andrebbe a danneggiare la consistenza della spugna: un lavaggio accurato sarà quindi più che sufficiente per garantire la pulizia del filtro.

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