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doando
utente #220 - registrato il 02/05/2002
Nato nel '52 suono dal 1965: basso, chitarra e batteria e mi diverto a mettere le mani sugli strumenti.
Genere: Blues, Country, Folk, Pop, Rock.
Sono interessato a: Basso, Batteria, Chitarra acustica, Chitarra elettrica, Home recording.
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Attività

think pink
di doando | 16 novembre 2006 ore 21:37
Oggi ben tre notizie positive, bestia che contento che sono!
Il miglior SHG
di doando | 15 novembre 2006 ore 11:54
Non mi ricordo esattamente da quanti anni frequento gli SHG ma questo è stato senza dubbio il migliore sotto tutti i punti di vista.Tutto comincia il sabato quando, causa assenza traffico, arrivo con un'ora di anticipo al Blues House. Scarico la macchina e comincio subito a mettere mani a varie chitarre, fino alle otto di sera. Un occhio alle chitarre e due orecchie ai workshop e il tempo passa in fretta.Decidiamo di andare in albergo, guidati dal Villani munito di navigatore. Villani, Doando e Fornasero viaggiano per 15 chilometri e si trovano davanti all'albergo sbagliato. Si era fatto tardi e dopo la pizza Rik ed io decidiamo di andare a letto (stanchi morti) mentre Luca e moglie tornano al Blueshouse per il concerto.Il giorno seguente mi accorgo di aver lasciato la macchina aperta (stracarica di roba) nel garage dell'albergo. Aaaarrgghh! C'era ancora tutto, per fortuna.L'allestimento all'Alcatraz procede in fretta e già si sente nell'aria qualcosa di positivo, diverso dal solito.Saluti e abbracci con gli amici espositori (micidiale quello di JJ Paul). Oltre ai miei compagni di banco piacevole la presenza della "Michetta" e della "Fornasera".Aperte le porte cominciano le visite degli amici accordiani, vecchi e nuovi. Chiacchiere e prove strumenti, un via-vai incredibile. I due Lauri, Ivan, Massimo Zanocom, Fulvio, Paolo Kata, Smilzo, Maieutica, Tom Anderson, Mr.T, Vincenzo che è arrivato dalla Calabria, lo Zio Luca, Alberto Radius, l'amico inglese Damian, JJPaul e tanti altri che non mi vengono in mente. Verso mezzogiorno il workshop di Alberto (tips & tricks) con Lauro e Paulino, troppo breve purtroppo, si poteva andare avanti per ore.Incredibile la performance del ragazzo giovane (non mi ricordo il nome) che ha fatto la demo con la F.I.G.A. del Fornasero: una fantastica combinazione tra tocco, tecnica, feeling e... insomma, mi ha lasciato di stucco.Dopo aver avuto tanti apprezzamenti per le mie chitarre ho deciso di dare una svolta: tra un anno tornerò a tempo pieno alla mia passione, cercando di migliorare, migliorare, migliorare.Queste soddisfazioni di regalano più di tanto dinero.In giro ho visto tante belle chitarre ma ho apprezzato sopratutto la liuteria italiana che ha fatto passi da gigante. Uno speciale ringraziamento va ad Alberto, a Jurgen e tutto lo staff che si sono fatti un mazzo tanto.D'ora in poi SHG prenderà il volo.
Attenti, pronti, via!
di doando | 10 novembre 2006 ore 18:54
Ragazzi, siete pronti?Domattina carico tutto (anche la testa, spero) e parto.Sono un pò emozionato, anche se è la ....esima volta che ci vado, chissà perchè.Venite numerosi e mi raccomando , non dimenticatevi il badge!A domani (o domenica)
Un pochino di pubblicità
di doando | 02 novembre 2006 ore 22:58
Ormai lo fanno tutti: abbiamo messo online il nostro video, fatto l'anno scorso. "Noi" significa: Petra, voce Gigi, chitarra Mario, batteria Francesco, tastierahttp://www.youtube.com/watch?v=UrtZPAkDr3cQualcuno avrà già sentito il pezzo ma pochi avranno visto il video, girato al Kubo.
Controtendenza
di doando | 31 ottobre 2006 ore 11:59
Ieri sera è toccato a me. Per la prima volta. Ne avevo sentito parlare molto male, avevo una certa ansia, non avevo alcuna voglia di sentire litigare. La mia prima riunione di condominio. Invece mi trovo in una bella saletta accogliente insieme ad una trentina di condomini che mi salutano gentilmente. L'atmosfera era quella di un ritrovo tra amici. La discussione era pacata, i problemi sono stati risolti con tranquillità e ad un certo punto sono saltati fuori i dolci, i pasticcini, datteri, fichi, cioccolata, il vino e il succo di frutta, offerti dai coinquilini più anziani. Dopo un paio d'ore siamo tornati a casa insieme discutendo del più e del meno. D'ora in poi cercherò di non mancare.
Non sono l'unico pazzo
di doando | 25 ottobre 2006 ore 10:56
Guardate qui:http://www.stewmac.com/tradesecrets/enews_welcome.hzml?jrl=663&utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=enews_welcome&clk=48418Anche SRV si medicava i tagli sui polpastrelli con l'Attak!
I racconti del vecchio - part one
di doando | 21 ottobre 2006 ore 18:47
Era un bel periodo, forse il più bello, tanto per citare Lauro. A parte la musica non stavo facendo niente di buono. Non andavo più a scuola perché il preside, prima degli esami di terza media, mi mandò a casa dicendo che tanto non sarei mai arrivato a nulla, e che invece che la scuola avevo solo la musica in testa (In questo aveva anche ragione).Non stavo lavorando. Avevo già fatto il panettiere per un giorno, il giardiniere per un paio di mesi e l’elettricista per un pò, poi niente. Due anni prima avevo cominciato a strimpellare il basso nel gruppo di mio fratello e avevamo fatto anche alcuni concerti.Era il giorno del mio quindicesimo onomastico, il 30 novembre del 1967, quando arrivò a casa un amico chitarrista accompagnato da un tizio. Questo tagliò corto dicendo che aveva sentito dire che ero bravo al basso e che mi voleva nel suo gruppo. Questo gruppo aveva un contratto con un locale di Merano, a 30 km da casa, per suonare per tre mesi, tutte le sere, dalle 21,00 alle 04,00, cioè sette ore al giorno, più 3 ore la domenica pomeriggio. Alla fine disse:”si comincia domani, primo dicembre, ci stai?” Dopo un primo sgomento risposi che non ero all’altezza, non possedevo uno strumento mio e nemmeno l’ampli. E poi mia madre non mi lascerebbe mai andare a suonare in una specie di night. “Beh, non c’è problema, sono sicuro che suoni bene, il basso te lo presto io, l’ampli lo compriamo domani e adesso vai a chiedere a tua madre”. Ero ormai alle strette, ero molto timoroso, ma sicuro della risposta negativa andai da mia madre. Lei che era sempre stata premurosa con i suoi otto figli era un po’ delusa di avere una pecorella nera (cioè io) che non rientrava nei ranghi come gli altri. Quindi avevo ben poche speranze. Invece fece un paio di ragionamenti e mi rispose: “a scuola non ci vai, lavorare non lavori, allora vai, ma fai il bravo!”Per me è stato un colpo. Da quel momento la mia vita sarebbe cambiata radicalmente. Fino a quel giorno non uscivo di casa dopo le dieci di sera, andavo raramente al cinema, qualche partita di hockey e basta. Non c’era neanche il tempo per pensare che partimmo verso la casa di Mario. Nel salotto c’era tutta la strumentazione pronta per fare delle prove. Abbiamo provato una ventina di pezzi e in più ce n’erano altri cinque di riserva. Al mattino dopo puntualmente alle otto ci presentammo al negozio di strumenti per comprare l’ampli. Era marchiato “Sound”, testata e cassa da 2x12”, penso da 80 Watt.Il mezzo di trasporto era la mitica 600 Multipla, già carica di tutta la strumentazione, perfino sul tetto. Arrivati sul posto abbiamo ripassato il repertorio e alle nove di sera cominciò l’avventura. Solo allora mi resi conto della strumentazione: la batteria era una Meazzi da quattro soldi, ma nel mezzo del palchetto splendevano due Super Reverb del ’66. Un chitarrista aveva una Strato del ’64 e l’altro suonava una Jaguar dell’epoca. Il basso prestatomi era un Eko semiacustico a scala corta e con un manico stretto. I microfoni erano rigorosamente Shure e l’impianto era un combinato MB con due casse contenenti una quantità di altoparlanti da 6” full-range. Ovviamente la prima sera è stata molto faticosa, ero stato sveglio per 22 ore ma il peggio doveva ancora venire. Praticamente si suonava ininterrottamente per sette ore ad eccezione di una pausa di dieci minuti verso le due, quando il boss ci dava dei panini imbottiti (sembrava più chewing-gum che pane). Dopo poche settimane eravamo talmente stanchi (qualcuno dormiva in piedi perché era vietato sedersi) che senza un piccolo, innocuo aiuto “chimico” non saremmo arrivati alla fine. Si andava a letto alle 5-6 di mattina e di giorno si dormiva fino alle quattro di pomeriggio. In compenso il compenso (!!) non era male: guadagnavo il doppio dei miei fratelli più vecchi ma i soldi non bastavano mai e poi, finito di pagare l’ampli e il basso, non mi rimase che qualche spicciolo.I miei compagni di gruppo erano tutti più vecchi di me, 18, 20 e 23 anni, per cui mi prendevano i giro, anche per mio italiano molto stentato e per la pronuncia (avevo la erre moscia). Ben presto però cominciavano a rispettarmi perché musicalmente ero il più “veloce” a imparare i pezzi e la memoria era ancora a posto. Musicalmente ero maturato molto e uno degli assoli per basso più impegnativi del periodo, “My Generation” degli Who, lo imparai in un’ora scarsa.Cominciarono anche le prime avventure con le ragazzine. Nonostante la mia timidezza era piuttosto facile “abbordare” perché in quel periodo se suonavi uno strumento la gente ti metteva su un piedistallo, eri qualcuno. Finiti questi tre mesi il gruppo si sciolse (non potevamo più vederci) e due elementi non li ho più rivisti da allora.L'unico piccolo rammarico che ho è la rinuncia a qualcosa di importante, ma a 15 anni Milano era troppo distante e troppo grande, anche se mi sarebbe piaciuto fare il turnista. Chissà, forse non sarei qui a scrivere queste righe.Negli anni seguenti sono riuscito a suonare in una quantità di gruppi ma questa è un’altra storia.
Ultime brutte e belle
di doando | 19 ottobre 2006 ore 17:56
Torno a scrivere dopo una settimana di scoglionamento totale dovuto a degli episodi che non sto a raccontare. Meno male che esistono gli amici. Grazie Laurone!Sabato scorso ho suonato al posto di un chitarrista ammalatosi (ormai sono diventato il jolly in quel gruppo). Mancava pure il tastierista ma ce la siamo cavata benissimo senza. Di tutto il repertorio abbiamo dovuto cancellare solo alcuni pezzi. Mi ero portato la Strato Fernandes, come al solito, attualmente è il mio giocattolo preferito. Stavolta è tornata a casa sana e salva. Sul palco mi sono trovato un vecchio Twin BF e, che dire, il suono era ottimo. Solo il Bluesbreaker mi ha lasciato perplesso, era l'unico effetto ma l'ho usato molto poco. La Fernandes era già accordata quando l'ho tirata fuori dalla custodia morbida (!!) e in quattro ore di maltrattamenti non ho mai toccate le meccaniche. Non mi era mai successo. L'altro chitarrista suonava una Strato Fender del '68 messa molto bene e ad un certo punto ci siamo scambiati gli strumenti: non saprei quale scegliere, ottimi entrambi. Peccato che nelle mie mani qualsiasi chitarra non rende abbastanza. In alcuni pezzi ho suonato anche una Martin acustica. Bella chitarra, peccato che alla fine avevo i polpastrelli infiammati, tanto dura era da suonare. Con la mia Seagull al GGC non ho sentito niente neanche dopo ore di schitarramenti stile Juke-box col Fornasero e con Alessio.
Back home with camera
di doando | 14 ottobre 2006 ore 16:52
Eccomi di nuovo in postazione dopo aver passato una settimana nella bella pianura del basso Reno, vicino all'Olanda.Bello il posto, bello il tempo e sopratutto è bello ritrovare vecchi e nuovi amici (tra i quali un cane enorme, un pastore maremmano).Finalmente mi è passata anche l'influenza che mi tormentava da tre settimane e che al GGC non mi ha fatto rendere al massimo.E finalmente mi sono tolto uno sfizio: ho comprato una reflex digitale, una Canon EOS 400D appena uscita, con la quale ho subito preso confidenza, una bella macchinetta, semplice ma anche completa. Ora posso fare delle belle foto ai miei giocattoli.In questi giorni ho pensato molto poco alla musica e alle chitarre, ma molto ad Accordo e agli amici. Ho letto quasi tutto quello che è stato scritto nel frattempo (mannaggia, quanta roba e quanti argomenti scottanti!)Appena tornato al lavoro mi sono trovato stracarico di arretrati da finire. Da lunedì sarà il solito tran-tran. E tra novembre e dicembre sarà un tour de force.
Break
di doando | 06 ottobre 2006 ore 12:39
Levo le ancore per un pò. Tra un paio d'ora partiamo per la Germania, solo un migliaio di chilometri.Domani sera disperderemo le ceneri della nostra migliore amica nel bosco da Lei preferito.Mi spiace non poter leggere Accordo per una settimana, sopratutto l'articolo sul GGC. Beh, mi rifarò dopo.Intanto auguro a tutti le miglior cose che si possono augurare. Sorridete e sarete felici!Doando A54
L'ignoranza
di doando | 04 ottobre 2006 ore 11:35
Siccome faccio una vita da noia e nel tempo libero non so cosa fare, da dieci anni collaboro, nel senso che do una mano, con l'Hockey Club Bolzano nel periodo ottobre/aprile. Sono amico della dirigenza e l'Hockey sul ghiaccio mi ha sempre affascinato. Ieri sera c'è stata la prima partita del campionato di serie A ed il Bolzano ha vinto meritatamente 7:3 . A me stavolta è toccato fare il "gate service", cioè il controllo dei cancelli esterni per un'ora. Dopo sono rientrato per vedermi il resto della partita. All'inizio, fuori dai cancelli, si presentarono una trentina di tifosi che volevano entrare da un'entrata secondaria senza pagare il biglietto. Al mio diniego hanno cominciato ad insultarmi, a prendermi in giro e a minacciarmi. Ovviamente non ho dato retta, mi sono limitato a sorridere, ma una volta che le casse erano chiuse e i cancelli aperti questi sono entrati nello stadio e l'incontro è stato tutt'altro che piacevole. Per la cronaca si trattava di giovani, abbondantemente ubriachi, teste rasate, vestiti di nero, qualcuno con cappuccio. In realtà della partita non gliene fregava niente, erano entrati per fare casino. Che dire? Tifosi? No, un danno per la società sportiva. E' lo specchio della nostra società?
GrappaGuitarCamp - Bella gente
di doando | 01 ottobre 2006 ore 19:01
Grazie a tutti!Intanto solo questo.
Si parte GGC
di doando | 29 settembre 2006 ore 12:44
Un paio di chitarre, un basso, l'ampli del basso, pedale batteria, bacchette batteria, supporti, valigette con gli attrezzi, il beauty con lo spazzolino, la maglia, tutto pronto.Tra poco si parte in direzione Monte Grappa.Spero di riempirmi la testa che attualmente è vuota.Arrrriiivvvoooo!
Impressioni di settembre
di doando | 26 settembre 2006 ore 11:51
No, non la canzone della PFM del 1971 che sentivo venti volte al giorno quando facevo il militare.Oggi è la prima giornata relativamente tranquilla dopo tre settimane di intenso lavoro, visto che si sta smontando l'allestimento del Suq.Beh, che dire, è stata nuovamente un'esperienza incredibile. A parte il pubblico, che era più che altro del posto, ho conosciuto gente da tutto il mondo, sia tra gli espositori che tra i musicisti. Sembrava veramente una grande famiglia multicolore. Si sono create nuove amicizie e non ci sono mai stati problemi. Con i musicisti poi ci siamo trovati sempre bene. Al primo contatto Gigi ed io ci siamo presentati con un sorriso: "siamo i vostri fonici, a disposizione, diteci di che cosa avete bisogno", e in un battibaleno tutto era pronto. Appena avevano capito che si registrava, tutti volevano subito una copia del CD. Con un bel lavoro di squadra siamo riusciti a registrare ben 25 CD. Non tutto era perfetto ma il caos organizzativo era pazzesco. Ci cambiavano la scaletta dei gruppi di continuo. Una sera addirittura ci siamo trovati con 40 percussionisti su un palco di 6x6 metri, per poi allestire in dieci minuti il setup per un gruppo che suonava musica medioevale. Abbiamo sentito musica araba, bulgara, turca, salsa, folk irlandese, tahitiana, hip-hop indiano, new age, senegalese, ecc. . Mai visto tanti strumenti strani insieme. Ogni tanto mi veniva voglia di salire sul palco, mi prudevano le mani.Sarà che è stata una festa di due settimane ma ho avuto una sensazione positiva: non ho visto questa contraposizione "noi e loro" ma piuttosto "io e te". La gente mi raccontava del proprio paese e l'impressione era che le notizie che arrivano a noi spesso sono inesatte, tendenziose o gonfiate. E ho capito che, senza pregiudizi a priori, e conoscendosi meglio, accettandoci e facendo amicizia, si può tentare di agire "insieme" contro gli assassini, delinquenti, estremisti, violenti, bugiardi, imbroglioni di questo mondo. Dopo questo tour de force ci sarà un pò di meritato riposo (a parte il GGC). Oltre il lavoro massacrante mi è capitato anche di ammalarmi gli ultimi tre giorni (influenza e raffreddore a palo) ma adesso mi sta passando. Ringrazio Gigi per la sua preziosa collaborazione al Kubo. Senza di lui la cosa non sarebbe riuscita così.E ringrazio Lady Doando per la pazienza che ha nel sopportare un'elemento del mio genere. In questo periodo ci vedevamo si e no mezz'ora al giorno. Ma ho promesso che ci rifaremo: stiamo già pensando alle prossime ferie in Sudafrica. Ottobre 2007.
Impazzire
di doando | 14 settembre 2006 ore 00:35
In questi giorni sto ascoltando musica dal vivo pazzesca: 2,3,4,5,6,7,12 ottavi da 60 a 240 bpm. Poi i tempi misti: 7+5, 4+5, 3+6, eccetera. Non riesco più a pensare in quattro. A parte che sono stanco morto e siamo solo al quinto giorno ma penso già al GGC e all'SHG. Ai primi di ottobre andrò in Germania a spargere un miliardo di particelle di cenere in un certo bosco. Appartenevano ad una persona a me molto cara..Andreas
Tempi duri
di doando | 13 settembre 2006 ore 01:33
Dal 4 settembre e fino al 28 sarò molto impegnato al lavoro per cui potrò leggere e scrivere su Accordo solo a quest'ora di notte.Infatti lavoro dalle 2 di pomeriggio fino alle 2 di notte. Di solito dormo fino a mezzogiorno, quindi niente tempo libero.Peccato perchè mi perderò alcune chicche ma mi rifarò subito dopo con il GGC.Mi consolo perchè sento tantissima musica in questi giorni. Seguira recensione. Sto registrando tutto.A presto
Imparare a memoria
di doando | 11 settembre 2006 ore 00:13
doando scrive: Più che un articolo o una lezione questo è un racconto come ho affrontato il problema di imparare dei pezzi, vecchi e nuovi, in fretta e senza strumento. Dato che sono ignorante (nel senso che non so né leggere né scrivere musica) ho dovuto affinare l’orecchio a modo mio. Circa venticinque anni fa mi ero reso conto che possedevo un registratore mentale (che c’è in ognuno di noi) e che dovevo solo accenderlo e usarlo a dovere.
SI TAV
di doando | 09 settembre 2006 ore 21:21
Cacchiata della sera:Tope A VolontàBeh, forse è meglio che torno a lavorare, neh?
Strani sogni
di doando | 07 settembre 2006 ore 22:23
Ultimamente faccio dei sogni veramente strani. Più che sogni sono domande strambe che mi faccio. Sono preoccupato ma non più di tanto. Ecco alcuni argomenti a caso: . la mezzeria del manico Tele passa esattamente sopra la meccanica del Sol? . avrò limato il capotasto con l'inclinazione giusta? . se una delle resistenze dell'ampli non è orientata come le altre qualcuno se ne accorgerà? . ho finito i Mi cantini della Ernie Ball, montando un Mi D'Addario dici che il cliente si arrabbia? . la raggiatura del bordo del corpo Tele: dove finisce esattamente dalle parti del tacco del manico? . avrò spruzzato il D5 nei pot dell'ultima Tele? . è nato prima il manico o il corpo? . sotto i P90 è meglio mettere la gomma o le molle? . il binding lo comincio da sopra o da sotto il manico? . l'altoparlante lo monto davanti o dietro il pannello, cosa cambierà nel suono? . ho comprato i cerotti? Non ricordo, ma non importa, nei casi di emergenza c'è sempre...l'Attak.Prima di riuscire a rispondere a tutti i quesiti di solito mi...addormento. Yaaawwwnnn!
Mazzola
di doando | 06 settembre 2006 ore 20:38
Stavo ridendo tra me e me. Mi era venuto in mente il periodo quando nel 1972 stavo facendo la naja a Cuneo. Si, ho fatto 15 mesi di "leva" da alpino e il congedo non me lo "leva" nessuno.Tra i miei commilitoni c'erano parecchi sudtirolesi che facevano mooolta fatica a masticare glitaliano e spesso dovevo fungere da translator.Le prime presentazioni suonavano più o meno così: "Alpino Franz Josef Tschurtschenthaler, seschta schkuadro, sekondo plantone, kuinta kompanìa, komandi!"Ma anche i sergenti, tenenti e capitani facevano fatica a pronunciare i cognomi tedeschi. I più difficili erano "Tschurtschenthaler" oppure "Mair unter der Eggen", oppure "Unterkalmsteiner" ma anche il mio era impronunciabile.Erano partiti con Masmoler, poi Mamsmoler ed infine...la trovata: per tagliare la testa al toro mi chiamarono...Mazzola. Onorato si ma...sono juventino (moderato).Andreas
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