Aggiorno qui la mia avventura nel mondo delle semiacustiche. Ringrazio qui tutti i contributi che sono arrivati sulla mia pagina di diario precedente, ragazzi siete sempre il meglio!
Bene, il mio viaggio nelle semiacustiche è iniziato con la curiosità per la Gretsch G5622T, ed è finito brevemente sabato mattina.
Andiamo con ordine. E' sabato mattina, mi preparo ad uscire ma, dopo aver letto tutti i vostri commenti, decido di fare le cose "scientificamente". Ho imbracciato così la mia fida Telecaster azzurra, per avere un paragone fresco con la chitarra che forse nel mio cuore è la mia preferita inspodestabile.
Mi sono messo a suonare ciò che avrei suonato e provato sulla semiacustica, per avere bene tra le dita e nelle orecchie i suoni che potrei ottenere con la mia strumentazione di casa. Accendo il blues junior, metto un filo di riverbero, suono pulito, e via a sentire bene le tre combinazioni dei pickup.
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Chiudo un po' i toni, faccio il pezzo swing che devo preparare per il 18 dicembre, col pickup al manico. Poi lo faccio di nuovo perché ho forse trovato che chiudendo un po' meno ottengo un suono migliore.
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E' sabato mattina, sono le 11:30 e mia moglie mi chiede se tutto vada bene. Mi aveva dato l'ok per fare un giretto nel negozio di strumenti, e con mio stesso stupore le dico che non ci vado.
Mi sono reso conto che ciò che mi piaceva era solo l'estetica di una semiacustica, ma che i suoni e il manico da me preferiti rimangono quelli della mia piccola Telecaster. Complice forse la sensazione non bellissima che mi aveva trasmesso la Heritage 335, per una volta mi sono sentito bene rinunciando ad un acquisto.
Che stia lentamente guarendo? O sono solo le spese in vista per il Natale che mi hanno distolto da un acquisto probabilmente troppo impulsivo?
Mistero... |