VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Alberto Radius con la chitarra di Van Halen
Alberto Radius con la chitarra di Van Halen
di [user #17404] - pubblicato il

C'è un disco che mi piace rispolverare per ricordare Alberto Radius. Un album quasi dimenticato, che resta una soleggiata Polaroid di un chitarrista maturo, il cui virtuosismo era soprattutto l'espressione di un ecclettismo stilistico stupefacente, di una musicalità dolce e ricercata che si lasciava sempre alle spalle ogni vanitoso preziosismo tecnico.
 
 
È il 1991, la Formula 3 si è riformata da un anno e con la pubblicazione di FORMULA 3 - 1990 (raccolta di loro vecchi successi reinterpretati) sfiora le 100.000 copie vendute. 
Incoraggiata da quel successo, pubblica KING KONG e osa, azzardando un nuovo album di dieci canzoni, di cui solo quattro sono remake. Le restanti sei composizioni, sono inediti di straordinaria freschezza e garbo compositivo
Senza scollarsi di una virgola dalle coordinate melodico armoniche del miglior Pop italiano, in KING KONG, i tre sfoggiano un tripudio di citazioni e inserti stilistici che attingono da rock, blues e - soprattutto - poggiano su quella pulsione funk che, per gli anni '90 a seguire, sedurrà un po' tutti. La chitarra di Radius è superba: gli arpeggi puliti, le ritmiche sincopate, le svisate melodiche, le aperture acustiche non sono solo la testimonianza del talento di un gigante, di un pioniere della chitarra rock italiana; sono anche il manifesto di come si produrranno e suoneranno le chitarre in tanti dischi pop, degli anni a seguire.

Alberto Radius con la chitarra di Van Halen

Ma c'è un dettaglio che rende ulteriormente interessante, dal punto di vista chitarristico, questo capitolo della storia musicale di Radius. Il 1991 è anche l'anno in Eddie Van Halen lancia sul mercato il suo modello signature, progettato da lui stesso e realizzato da Music Man. Van Halen era stato il chitarrista più popolare degli anni '80, responsabile della rivoluzione che aveva investito il mondo della chitarra rock e metal. Sull'onda della sua popolarità stupefacente, dell'interesse che ancora gravava su ogni piroetta tecnica o sonora del suo playing, la chitarra signature viene accolta con una curiosità eccezionale. Che si trasforma in stupore quando Radius, apparentemente così distante dal hard rock funambolico di Eddie Van Halen, decide di utilizzarla per KING KONG e, soprattutto, per il successivo tour promozionale. In un'intervista del periodo su Guitar Club, Alberto Radius spiegava:
"Suonare questa chitarra è come aprire gli occhi su un mondo parzialmente sconosciuto. Il suono è pastoso ma allo stesso tempo elettrico, tirato. È buono per tutte le stagioni: per atmosfere morbide e dilatate, così come per impennate rock. Te ne accorgi proprio ascoltando King Kong, dove spazio su scenari sonori così diversi. E il fatto che questa chitarra vada così bene a me, che ne faccio un uso totalmente differente da quello di Van Halen, è la prova della sua versatilità".
Su KING KONG, con la chitarra di Van Halen, Radius ha suonato da fuoriclasse con estro e spontaneità; pochi effetti, tanta grinta e un'interplay emozionante con l'Hammond di Gabriele Lorenzi.


 
alberto radius eddie van halen formula 3
Nascondi commenti     6
Loggati per commentare

di Sardopatico [user #49972]
commento del 18/02/2023 ore 02:07:46
Tony Cicco suonava la batteria, l'organo Hammond lo suonava Gabriele Lorenzi se ricordo bene...
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 18/02/2023 ore 05:28:34
Anch'io ricordo così, ma ovviamente mi posso sbagliare
Rispondi
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 18/02/2023 ore 08:22:05
Verissimo, ricordi bene e lo ricordavo pure io.
Ho pasticciato editando il pezzo. Grazie per la segnalazione. Corretto!
Rispondi
di Sardopatico [user #49972]
commento del 18/02/2023 ore 13:02:57
Ciao, avevo immaginato il piccolo refuso, scusa se mi sono permesso di correggerlo, spero di non essere stato maleducato nei tuoi confronti, in tal caso ti chiedo scusa, comunque un bell'articolo, da non dimenticare che Gabriele Lorenzi suonava tutte le parti di basso con il Busilacchio Minibass, un altro piccolo capolavoro del genio italico di cui si è parlato poco. La Formula Tre si è avvalsa oltre che di Battisti anche di Mario Castelnuovo che ha scritto molte canzoni per loro, comunque una grande perdita... Ciao e grazie
Rispondi
di Carrera [user #31493]
commento del 18/02/2023 ore 08:23:58
Sono andato a cercare i pezzi del disco: musica fresca, gentile, suonata da maestri...pop d'altri tempi. Alcune cose di chitarra ancora attualissime.
Bell'articolo!
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 19/02/2023 ore 08:30:3
Nei primi anni '90 avevamo in repertorio proprio il brano "King Kong" l'unico dei Formula 3.
Rispondi
Altro da leggere
Pino Daniele: Nero a metà
Fare i dischi. E poi studiare.
Maurizio Solieri: al grosso pubblico la musica non interessa
Maurizio Solieri: " Troppo artisti per farci da manager"
Maurizio Solieri: ricordi di Massimo Riva
Billy Gibbons: "Schiaccio i bottoni e vediamo che succede!"
Warm Up: Solieri, Gussoni, Dei Lazzaretti e i Mancuso
Delay: il suono di Van Halen, Steve Vai e le voci nel Rap
Eddie Van Halen, la chitarra che amava la musica
Vandenberg: "Van Halen, il solo Guitar Hero degli '80"
Otto perle di Van Halen, tra il 1978 e il 1984
In tour con Steve Vai? Ecco il segreto
Daniel Fasano: la batteria rock del pop italiano
Stewart Copeland: Police Diaries 1976-'79
Perché Tom Morello è una leggenda
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964