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Molti batteristi continuano a essere scettici in merito ai drum-kit elettronici. La resa sonora e il feeling sono, infatti, la nota dolente della maggior parte di questi strumenti, specie quando comparati con i set acustici. Oggi, però, complice il progresso tecnologico e strutturale delle e-drums, è possibile effettuare dei setup ragionati con cui ottimizzarne notevolmente le prestazioni. |
Oltre i discorsi sulle funzionalità e la fedeltà sonora delle batterie elettroniche, gli artisti continuano ad adottarle come backup o soluzione in per molteplici motivi, dalla compattezza di questi set alla possibilità di poter fare pratica in cuffia senza disturbare o essere disturbati. È importante puntualizzare anche come i brand produttori abbiano compiuto molti passi in avanti, offrendo oggi kit dal prezzo competitivo e dall’ottima qualità costruttiva.
Se a livello di feeling si è ancora lontani dal poter paragonare un kit elettronico a uno acustico, si può affermare che - a seguito di un setup adeguato - sia possibile ottenere un buon suono finale anche da una batteria elettronica di fascia entry level o intermedia.
Come personalizzare il setup della batteria elettronica
Tra i vantaggi delle e-drums, spicca sicuramente la possibilità di poter personalizzare il suono di ogni singolo componente senza dover sostenere dei costi aggiuntivi. La maggior parte dei moduli - soprattutto acquistando un kit moderno - è munito di un ampio range di suoni da poter affidare ai singoli pad, in modo tale da poter customizzare a pieno il proprio setup, con i parametri che si preferiscono. In alcuni casi, è possibile agire ancor più profondamente sul set, grazie a menu editor in cui poter definire i toni e i volumi di piatti e fusti.
La lista di feature si estende fino alla ricerca del pitch. Anche le e-drums possono essere accordate secondo la discrezione del batterista, ottenendo un responso sonoro differente in funzione di ciò che si è impostato. Oltre ai preset e alle impostazioni su cui agire direttamente dalla centralina del proprio kit elettronico, poi, si possono effettuare ulteriori lavorazioni aggiungendo sample provenienti da fonti esterne, grazie alle connessioni USB o SD di cui molti moduli hardware sono muniti.
Al di là dei suoni individuali che caratterizzano il kit, è anche possibile lavorare sulle proprietà acustiche della stanza in cui si suona. Ciò corrisponde, sulle batterie elettroniche, a modificarne gli effetti, tra riverberi naturali o vere e proprie modulazioni, come delay, flanger e chorus. Anche l’equalizzazione gioca un ruolo importante nell’ottimizzazione delle prestazioni del proprio drum set elettronico. Tra le varie impostazioni su cui si può agire, poi, è consigliato modificare la posizione dei microfoni e la sensibilità del pad, in modo da restituire un suono in output più fedele a ciò che ci si aspetterebbe da un .
Soluzioni esterne per migliorare le performance delle e-drums
Al di là delle modifiche apportabili al setup della propria batteria elettronica, è possibile migliorare il monitoring, con cuffie di alta qualità o uno speaker adatto al tipo di strumento. Inoltre, in ottica di home recording, i plugin VST possono rappresentare la soluzione ideale per rendere più convincente il suono del set in una registrazione. Quest’ultimo metodo è il migliore per chi, di fatto, utilizza le e-drums per registrare in studio. |