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L’aggiornamento PRS per il 2024 è sulla paletta
L’aggiornamento PRS per il 2024 è sulla paletta
di [user #116] - pubblicato il

Le meccaniche Wing nascono da un progetto sopito dal 1980 e hanno lo scopo di massimizzare le vibrazioni degli strumenti che le montano, donando un piacevole look vintage.
La ricerca sonora passa spesso per i dettagli, e Paul Reed Smith lo dimostra mettendo sotto i riflettori un componente talvolta sottovalutato nelle schede tecniche. Le meccaniche PRS si aggiornano con nuovi chiavini e strutture più leggere, compatte, pensate per disperdere la minor quantità di vibrazioni a vantaggio del suono finale.

Phase III di tipo Locking, Non-Locking e Vintage ricevono chiavini in stile Wing, strutture in materiale plastico più piccolo e leggero rispetto ai modelli precedenti in metallo. La forma distintiva proviene da un progetto partito nel 1980, giunto a compimento solo nel 2024.
Secondo le spiegazioni del liutaio, la forma delle meccaniche è un elemento distintivo di un costruttore al pari della paletta e delle forme del corpo, e le sue Wing si ispirano all’intarsio a uccello con ali spianate presente sul 12esimo tasto delle sue chitarre.
Scavando indietro nella storia di PRS, si scopre che meccaniche con quella forma compaiono sul progetto della Sorcerer’s Apprenditce, un modello disegnato disegnato da Paul nel 1980, cinque anni in anticipo sulla prima Custom ufficiale, che ha visto la luce solo nel 1985.

L’aggiornamento PRS per il 2024 è sulla paletta

Nel tempo, la liuteria del Maryland ha già accarezzato l’idea di realizzare quel design, e meccaniche simili sono comparse sulla NF53 in stile Telecaster e sull’ultima signature di John McLaughlin, entrambe introdotte nel corso del 2023.
Gli accorgimenti però non si limitano alla sola estetica, e la promessa è di una struttura capace di ottimizzare la resa sonora dello strumento nell’insieme.



In controtendenza con un intero filone stilistico che - decenni fa - ha visto palette sovradimensionate fino alla nascita di accessori appositi per aumentare la massa nella zona della paletta con la promessa di un suono più ricco, le Wing di PRS puntano a un peso ridotto per non rubare vibrazioni - e di conseguenza timbro - allo strumento, concentrando tutta l’energia nella zona del corpo e del manico.

In quanto parti direttamente a contatto con le corde, spiega PRS, le meccaniche possono influire sulla loro energia vibrante e assorbirne una parte, indebolendo il segnale che verrà poi captato dai pickup.
La soluzione delle Wing promette di esercitare un impatto minore in questo senso rispetto a meccaniche in metallo più ingombranti o pesanti, che vengono indicate come possibili responsabili di un suono meno musicale o con dei dead-spot.

Le meccaniche PRS sono tutte aggiornate nella nuova edizione Wing, con versioni bloccanti, non bloccanti e in stile vintage, applicate su tutta la gamma Core in catalogo.
Le uniche a conservare le meccaniche precedenti sono i modelli Mark Tremonti, Santana Retro e David Grissom Trem.
meccaniche namm show 2024 prs ultime dal mercato
Link utili
La NF53
La Private Stock di John McLaughlin
Le meccaniche Wing sul sito PRS
Sito del distributore Algam Eko
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di Midas77 utente non più registrato
commento del 18/01/2024 ore 11:44:32
Peccato facciano quei manici modello mazza da baseball sennò sarebbero chitarre anche belline.
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 20/01/2024 ore 00:02:30
Che io sappia dal 2011 PRS produce le chitarre con 3 tipologie di profili e larghezza:
Pattern = Wide Fat
Pattern Regular = Regular
Pattern Thin = Wide Thin
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di Midas77 utente non più registrato
commento del 20/01/2024 ore 00:51:05
Ho provato tutti i loro manici. Avevo speranza per il wide thin ma non è thin per niente. Certo è più "magro" rispetto al wide fat ma sempre troppo ciccioso in mano. Poi per carità PRS di chitarre ne vende tante per cui per molti il manico grosso o tendente al grosso non è evidentemente un problema. Restano signore chitarre in generale ma non fanno per me.
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di paoloprs [user #10705]
commento del 21/01/2024 ore 15:04:26
Ma va là ...
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di Repsol [user #30201]
commento del 18/01/2024 ore 12:18:36
Non è facile pensare che un pezzettino di plastica messo alla fine della meccanica possa influenzare le vibrazioni e il suono di uno strumento, ma se lo dice il buon Paul....
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 18/01/2024 ore 13:54:23
Ho pensato la stessa cosa... ed è in antitesi con le piastre metalliche che si vedevano tempo fa, che venivano vendute per essere applicate nel retro della paletta, per aumentare la massa e il sustain.
Ad ogni modo, poco belle, in linea con la paletta.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 18/01/2024 ore 14:31:5
Io ho una PRS SE che purtroppo ha proprio il problema di alcuni punti morti, in particolare il sol al XII tasto, davvero un po' fiacchino. La controprova l'ho avuta appoggiando la paletta al muro, il problema magicamente sparisce e la nota acquista un sostegno paragonabile alle altre al XII. Non che sia un grandissimo problema per me ma dubito fortemente che con queste chiavine di plastica si possa risolvere anche perché da quel che mi risulta le placche di metallo servono proprio a (tentare di) ovviare a questo problema appesantendo la paletta.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 18/01/2024 ore 15:52:32
Quello che non comprendo è come le meccaniche possano influenzare il tono quando non suono la corda vuota. Capisco il ponte ed ho sperimentato dal vivo le differenze, ma la corda vibrante va dal tasto al ponte.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 18/01/2024 ore 16:58:50
Secondo lui, è una questione di massa, quindi non c'entra il discorso corda vuota o corda premuta a qualche tasto.
Rispondi
di go00742 [user #875]
commento del 18/01/2024 ore 19:41:19
Mah vorrei capire in un live la differenza tra plastica e metallo poi se serve ad abbassare il costo totale dello strumento ben venga ma per il resto direi a chi importa resta una cosa estetica per me.... Sempre un po' per restare in tema attualità come quei sindaci che dicono che mettono i velox per la nostra sicurezza e non per fare cassa :-) lungi dal pensare che la plastica sia più economica rispetto al metallo... Ma tant'è...
Rispondi
di Axilot [user #52908]
commento del 18/01/2024 ore 23:25:01
Detta così le chitarre migliori dovrebbero essere le headless
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 18/01/2024 ore 23:33:26
Dei pomelli del genere sulle meccaniche PRS li montano già modelli di altissima fascia PRS e modelli di alto livello come le 25th anniversary. Escluderei dunque che alla base di queste decisioni ci sia l'obiettivo di lavorare in economia.
Detto ciò, non ho competenza in materia di effetti di questo o quel pezzo dello strumento sulle vibrazioni. Però avendo tre PRS di alta fascia e non riuscendo ad individuare in esse neanche il più piccolo difetto (è tutto ad alto livello: intonazione commovente, accordatura stabilissima, liuteria impeccabile), mi rimetto del tutto a Paul Reed Smith, perché mi sembra che finora abbia dimostrato di saperla davvero lunga e di sapere molto bene quel che fa. Tenderei quindi a fidarmi più di lui che degli scettici.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 19/01/2024 ore 07:57:40
Ci sta che il buon Paul ai tuoi occhi abbia più credito degli scettici. Ma senza fidarsi ne dell'uno ne dell'altro, prova a pensare con la tua testa, il tuo intuito, la tua esperienza e fidarti del tuo orecchio e delle tue capacita musicali.
Alla fine potresti cambiare idea...oppure no.
Io con una pre-factory, una Private Stock e due Core....ancora fatico a pensare che un pezzo di plastica posto in quel punto possa influenzare il suono.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 19/01/2024 ore 08:17:55
Sinceramente me ne frego del pezzo di plastica, non è che sto lì a guardarlo adorante in attesa che mi regali un bel suono. Intendo solo dire:
a) lo montano già modelli di PRS molto costosi, quindi non sarebbe questa gran novità di cui dubitare. Al massimo non serve a niente, ma di sicuro non perdo qualcosa.
b) se me lo avesse detto uno sconosciuto, avrei pensato al 99% che mi stesse prendendo in giro. Se invece me lo dice PRS, che mi ha venduto tre chitarre che se mi ci siedo sopra non si scordano lo stesso e che hanno un'intonazione che non hanno gli altri marchi storici, non sto dicendo che sarà vero per forza, ma di sicuro ha dimostrato finora di sapere BENISSIMO quel che fa. Quindi male che vada non serve a niente, ma di sicuro non perdo niente (stessa conclusione del punto a).

Con queste premesse, dico solo che lui ha sempre lavorato sugli iperdettagli portando risultati concreti e non è mai stato un soggetto che spara sciocchezze colossali.
Altri chiacchieroni che vorrebbero insegnargli il mestiere invece non hanno ancora dimostrato niente.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 20/01/2024 ore 00:59:53
Eccomi, io sono uno dei chiacchieroni che vorrebbero insegnare il mestiere a PRS a cui ti riferisci nel tuo gradevolissimo post, perché ho messo in dubbio la sua tesi. Mi sbaglio?
Probabilmente non sai che esiste da parecchio tempo un aggeggio che si chiama Fatfinger prodotto Fender che serve proprio allo scopo di ovviare al problema del sostegno fiacco di alcune note e dei punti morti. Ti lascio il link
vai al link
Esiste anche una serie di placche per basso e per chitarra chiamata Fathead che ha lo stesso scopo vai al link
Probabilmente anche Fender e tutta la gente che usa tali dispositivi secondo il tuo pregevolissimo parere è da annoverare tra i chiacchieroni.
Ok allora ti segnalo anche questo interessantissimo studio vai al link in cui vengono indagate le cause del decadimento prematuro di alcune note (o meglio alcuni suoni perché la stessa nota suonata in punti diversi della tastiera, rispetto al problema del decadimento, ha un comportamento differente). La conclusione è che “The results suggest that it is not necessary to suppress the vibrations of the neck per se in order to avoid dead spots. Rather, the neck vibrations need to be tuned in such a way that the conductance does not exceed a certain level at the fundamental frequencies of the scale tones which correspond to the fret positions”. Il che sta a significare che per risolvere il problema dei punti morti occorre fare in modo che le vibrazioni del manico siano accordate in modo tale che la conduttanza non superi un certo livello delle frequenze dei toni della scala che corrispondono alle posizioni dei tasti, cioè se il manico della chitarra vibra di più o di meno non ha importanza ma dipende da quali siano le frequenze di vibrazione. Non solo. Dallo studio emerge anche che la forma della paletta incide sulle frequenze interessate al problema ma non si fa alcun accenno alle chiavette. Pensa un po'.
Se come dice PRS le chiavette di plastica con quella forma servono a esercitare un impatto minore rispetto a meccaniche in metallo più ingombranti o pesanti, che vengono indicate - da lui - come possibili responsabili di un suono meno musicale o con dei dead-spot, ho il timore che dica una scemenza da far bere ai creduloni perché sottraendo peso alla paletta lascerai comunque vibrare il manico, probabilmente di più di prima, e otterrai solo lo spostamento su diverse frequenze del problema, il che significa tasti morti in diversi punti della tastiera.
Sarebbe bello poi se PRS ci spiegasse perché ha avuto questa pensata solo dopo quarant’anni che produce chitarre. Ma ovviamente è da malfidati pensare che sia solo l’ennesima trovata di marketing per vendere, meglio pensare che sia un colpo di genio perché PRS come Gibson, come Fender e tutti gli altri sono benefattori che non pensano a vendere e al vile denaro ma solo al beneficio dell’umanità tutta.
Sai qual è la fregatura del problema dei punti morti? È che è un problema democratico perché può riguardare chitarre da due soldi come chitarre di altissimo livello: spendi un capitale in una chitarra e poi ti ritrovi uno o due tasti che non suonano. Ammesso di essere in grado di accorgersene.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 20/01/2024 ore 01:26:27
Premesso che io non avevo nemmeno letto il tuo primo commento, quindi fai un po' tutto da solo (forse è una tua abitudine di vita far da te, visto che ora vuoi pure fare il liutaio costruttore che insegna a poveri sprovveduti che costruiscono progetti di successo da quarant'anni), devo dire che quando sento la parola "marketing" di solito ho un pessimo pregiudizio: o penso di avere di fronte un professionista del marketing o un ciarlatano che la cita a sproposito. Per il semplice fatto che il marketing deve essere in primo luogo congruente: non posso raccontare che la Ferrari vola, perché palesemente non vola. Quindi uno come PRS non va a fare un video sostenendo una palese cretinata perché si renderebbe ridicolo agli occhi di tutti gli esperti del mondo (non dico tu e i commentatori ma le centinaia di autorevoli colleghi). Secondo, il marketing si usa quando serve e in questo caso PRS non aveva alcun bisogno di fare un video spiegando questo dettaglio: bastava introdurlo e stop, così come la Ferrari se volesse introdurre un pezzo di plastica per risparmiare non farebbe un video spiegando che è fa guadagnare qualcosa; te lo metterebbe e basta. E focalizzerebbe il marketing come boost di qualche pregio, non per giustificare la plastica. Terzo, il marketing è citato a sproposito perché parliamo di un marchio che ha sempre puntato sull'eccellenza a costo di produrre chitarre troppo costose che sforano disinvoltamente la soglia dei 10.000 euro, non di Harley Benton che fanno risparmio su tutta la linea. È l'esatto opposto di un marchio a risparmio.
E infine ribadisco che questi oggetti li montava già su alcuni modelli tra i più costosi, cosa bizzarra se si andasse a puntare sul risparmio considerando che quelle chitarre potrebbero variare di qualche centinaio di euro al pezzo e i clienti le comprerebbero lo stesso. Diversamente dalle fasce più economiche, dove un incremento di 30 euro potrebbe indurre qualche cliente a passare alla concorrenza.
Quindi marketing sì, ma non strampalato. Per pietà, non usiamo parole a vanvera.
Le uniche contestazioni che prendo in considerazione più seriamente sono quelle in cui sei entrato nell'aspetto tecnico. Quelle posso accettarle perché è come dire: PRS non ci sta turlupinando, ma semplicemente crede a una teoria sbagliata e ti dimostro perché.
Non che io creda ai liutai da tastiera, però almeno è già qualcosa rispetto alla tesi: è un raggiratore e se non lo è comunque si sbaglia e se non si sbaglia fa marketing.
Come dicevo, lui ha dimostrato coi fatti e le chitarre stanno lì a testimoniarlo. Altri commentano. Pieno diritto di commentare, ma ho più di qualche valido motivo nelle custodie per sospettare che i commentatori ne sappiano sensibilmente di meno, illudendosi di saperne.
Poiché però io non ho certezze perché sono scettico, mi limito a una posizione di prudente sospetto, non mi vado lanciare in atteggiamenti da "ora gli insegno il mestiere perché ho fatto la ricerca su google". Di masterbuilder tra i commentatori non ne ho ancora trovati.
Rispondi
di NICKY [user #46392]
commento del 20/01/2024 ore 09:29:23
LI SPENDESSERO IN MEDICINE!!!!!!!!!!!!!!!!!! nel 2016 comprai una PRS CE CUSTOM 24 (la made in USA con il manico Bolt ON chitarra da oltre € 2k) non c'è stato un cazzo da fare, l'accordatura era ballerina come una Les Paul lasciata fuori in una notte d'inverno! Provai con tutte le tipologie di corde, dalle 09 alle 012, cambiai capotasto, meccaniche e alla fine stremato e dispiaciuto, perchè comunque il suono e il manico mi piacevano, così spesi altri € 300 per un tremolo artigianale che fanno in inghilterra apposta per PRS con un angolo di lavoro più consono allo scopo, ma niente da fare! così l'ho permutata rimettendoci € 800 + le spese intraprese per le modifiche! in tutto questo PRS non si è mai interessata, se non elargendo un vago accenno di circostanza.

Da non comprare a prescindere! W FENDER
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 20/01/2024 ore 09:45:36
Eeeeh dai, sei stato sfortunato…
Rispondi
di paoloprs [user #10705]
commento del 21/01/2024 ore 15:11:12
Le mie PRS, ed in trent'anni ne ho avute una dozzina, mi stupivano per la loro intonazione
perfetta anche alla fine di un concerto ed a distanza di una settimana...
Le meccaniche sono sempre state il massimo che si possa immaginare per una chitarra.
Certo che i legni .... sono rigidi come l'acciaio e risuonano come una marimba ...
Vostro Paolo
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