|
|
|
La grande guerra
|
|
di moonlite [user #6398] - pubblicato il 04 maggio 2007 ore 01:13
Stasera ho rivisto con piacere questo film di Monicelli.
Che dire, è una delle pellicole dedicate alla guerra che meglio sa coniugare orrore, ironia e malinconia.
E' un film italiano, in tutti i sensi.
Lo è nelle pause, negli sguardi, nel rigore di un ricordo semplice ma essenziale: una guerra si porta sempre a spasso i sentimenti di milioni di persone.
E queste persone, se perdono il sentimento di essere uomini, perdono la loro guerra anche se riescono a riportare a casa la pelle.
Ogni volta che torna in tv cerco di guardarne almeno un pezzetto, perchè mi ricorda mio nonno.
L'unico tangibile ricordo che ho di lui è il diploma di Cavaliere di Vittorio Veneto che sta appeso sul muro di fronte, poco discosto dal monitor del pc che uso per scrivere.
Glielo consegnarono con minimo ritardo all'inizio degli anni '70, forse perchè sapevano che gli sarebbe rimasto poco tempo per goderselo.
Lo fece contornare da una cornicetta stile liberty e in mezzo, battuto malamente a macchina, sta il nostro nome.
Già, perchè mio nonno porta il mio stesso nome, o forse è il contrario, chissà.
Da vivo non mi ha mai voluto raccontare niente di quei momenti.
Adesso che non lo è più da tanto tempo, mi piace ancora pensare che non l'ha mai fatto perchè, da sopravvissuto, non voleva disturbare il sonno di chi non ce l'aveva fatta.
Il Cavalier Paolino mi voleva bene, ma era un uomo semplice e sapeva tacere.Buonanotte
Paolo
|
Stasera ho rivisto con piacere questo film di Monicelli.
Che dire, è una delle pellicole dedicate alla guerra che meglio sa coniugare orrore, ironia e malinconia.
E' un film italiano, in tutti i sensi.
Lo è nelle pause, negli sguardi, nel rigore di un ricordo semplice ma essenziale: una guerra si porta sempre a spasso i sentimenti di milioni di persone.
E queste persone, se perdono il sentimento di essere uomini, perdono la loro guerra anche se riescono a riportare a casa la pelle.
Ogni volta che torna in tv cerco di guardarne almeno un pezzetto, perchè mi ricorda mio nonno.
L'unico tangibile ricordo che ho di lui è il diploma di Cavaliere di Vittorio Veneto che sta appeso sul muro di fronte, poco discosto dal monitor del pc che uso per scrivere.
Glielo consegnarono con minimo ritardo all'inizio degli anni '70, forse perchè sapevano che gli sarebbe rimasto poco tempo per goderselo.
Lo fece contornare da una cornicetta stile liberty e in mezzo, battuto malamente a macchina, sta il nostro nome.
Già, perchè mio nonno porta il mio stesso nome, o forse è il contrario, chissà.
Da vivo non mi ha mai voluto raccontare niente di quei momenti.
Adesso che non lo è più da tanto tempo, mi piace ancora pensare che non l'ha mai fatto perchè, da sopravvissuto, non voleva disturbare il sonno di chi non ce l'aveva fatta.
Il Cavalier Paolino mi voleva bene, ma era un uomo semplice e sapeva tacere. Buonanotte
Paolo |
|
|
|
|
|