di Magnetico [user #1483] - pubblicato il 27 maggio 2007 ore 20:15
Venerdì io ed il nostro Njuletto ci siamo incontrati a casa mia per una jam!
Io no avevo ancora visto la sua nuova chitarra classica Hill e lui non aveva ancora visto la mia nuova scheda audio.
Non appena entrato in casa ed espletati i convenevoli di rito, ha subito sfoderato la chitarra dalla sua bella e massiccia custodia rigida foderata di un bel vellutino scuro.
Parte l'ispezione: noto subito la bella tavola armonica in abete Engelmann ed il fondo e le fasce in palissandro.
"E' massello?" chiedo e la risposta è affermativa "Wow!".
Angelo inizia a suonare e noto subito la notevole proiezione dello strumento, il ponticello sottile in palissandro ed i piccoli graffietti dovuti allo strumming massiccio, in assenza di battipenna, esercitato dai precedenti possessori.
Bella la rosetta "ipnotica" e moderna e la paletta in stile Martin.
Noto il punto in cui la paletta si incolla al manico: molto interessante! Il taglio è fatto in maniera longitudinale al manico, così che la parte posteriore della paletta, per una buona lunghezza, è un pezzo solo col manico, mentre la parte anteriore è incollata ed impiallacciata con un bel palissandro.
Guardo le meccaniche ed Angelo con fierezza mi dice: "Sono delle Waverly"!
La tastiera è a dire di Angelo in palissandro, ma ha una grana minuta e dal colore sembra quasi richiamare l'ebano.
La voglia è troppo forte e la imbraccio!
La tavola armonica è sottilissima ed il manico è comodo ed adatto ai chitarristi di scuola moderna ed elettrica come me.
Il suono pare bilanciato ed i cantini sono corposi e pieni di bassi (quanto mi piacciono!).
Piccola digressione: Angelo in occasione della mia ultima serata coi Groovanera, in cui è venuto a sentirmi, mi diceva che soprattutto in fase di registrazione, lo strumento peccava di un'eccedenza di bassi, ed in oltre era infastidito dalla presenza di frequenze alte poco morbide e per lui poco gradevoli.
Gli avevo consigliato di montare delle corde Augustine Regals, che ho sempre trovato molto più bilanciate in banda medio/bassa rispetto alle altre corde in nylon/seta, pure senza carenza di frequenze alte morbide, presenti ed addolcite.
Avendo seguito il mio consiglio abbiamo provato insieme la Hill con le corde nuove e mi ha subito testimoniato di aver risolto il problema che l'aveva fatto penare, per l'eventuale insoddisfazione per il nuovo acquisto!
Lo strumento suona bilanciato in ogni zona del manico e su ogni corda. Le singole corde vibrano libere; segno di un setup ben fatto.
E' facile raggiungere l'ultimo tasto, anche grazie alla spalla mancante, dove il suono risulta ancora ricco e corposo, nonchè bilanciato rispetto al resto del manico.
Molto bello il disegno della tastiera quando finisce a livello della buca.
Iniziamo a jammare ed a registrare ed a fine serata parte il confronto con le registrazioni fatte prima del cambio corde: il suono ora è nettamente meno aspro e notevolmente addolcito!
A volte per pochi euro...
Il suono del piezo non è male, ma ultimamente sono un po' contrario al piezo, se non strettamente necessario (live in condizioni di fortuna etc...).
Consiglio ad Angelo l'acquisto di un bel microfono a condensatore (magari pure un economico, ma neanche troppo cattivo Behringer) che darà certamente giustizia ad uno strumento di tale rango!
Auguri Njulè!
Venerdì io ed il nostro Njuletto ci siamo incontrati a casa mia per una jam!
Io no avevo ancora visto la sua nuova chitarra classica Hill e lui non aveva ancora visto la mia nuova scheda audio.
Non appena entrato in casa ed espletati i convenevoli di rito, ha subito sfoderato la chitarra dalla sua bella e massiccia custodia rigida foderata di un bel vellutino scuro.
Parte l'ispezione: noto subito la bella tavola armonica in abete Engelmann ed il fondo e le fasce in palissandro.
"E' massello?" chiedo e la risposta è affermativa "Wow!".
Angelo inizia a suonare e noto subito la notevole proiezione dello strumento, il ponticello sottile in palissandro ed i piccoli graffietti dovuti allo strumming massiccio, in assenza di battipenna, esercitato dai precedenti possessori.
Bella la rosetta "ipnotica" e moderna e la paletta in stile Martin.
Noto il punto in cui la paletta si incolla al manico: molto interessante! Il taglio è fatto in maniera longitudinale al manico, così che la parte posteriore della paletta, per una buona lunghezza, è un pezzo solo col manico, mentre la parte anteriore è incollata ed impiallacciata con un bel palissandro.
Guardo le meccaniche ed Angelo con fierezza mi dice: "Sono delle Waverly"!
La tastiera è a dire di Angelo in palissandro, ma ha una grana minuta e dal colore sembra quasi richiamare l'ebano.
La voglia è troppo forte e la imbraccio!
La tavola armonica è sottilissima ed il manico è comodo ed adatto ai chitarristi di scuola moderna ed elettrica come me.
Il suono pare bilanciato ed i cantini sono corposi e pieni di bassi (quanto mi piacciono!).
Piccola digressione: Angelo in occasione della mia ultima serata coi Groovanera, in cui è venuto a sentirmi, mi diceva che soprattutto in fase di registrazione, lo strumento peccava di un'eccedenza di bassi, ed in oltre era infastidito dalla presenza di frequenze alte poco morbide e per lui poco gradevoli.
Gli avevo consigliato di montare delle corde Augustine Regals, che ho sempre trovato molto più bilanciate in banda medio/bassa rispetto alle altre corde in nylon/seta, pure senza carenza di frequenze alte morbide, presenti ed addolcite.
Avendo seguito il mio consiglio abbiamo provato insieme la Hill con le corde nuove e mi ha subito testimoniato di aver risolto il problema che l'aveva fatto penare, per l'eventuale insoddisfazione per il nuovo acquisto!
Lo strumento suona bilanciato in ogni zona del manico e su ogni corda. Le singole corde vibrano libere; segno di un setup ben fatto.
E' facile raggiungere l'ultimo tasto, anche grazie alla spalla mancante, dove il suono risulta ancora ricco e corposo, nonchè bilanciato rispetto al resto del manico.
Molto bello il disegno della tastiera quando finisce a livello della buca.
Iniziamo a jammare ed a registrare ed a fine serata parte il confronto con le registrazioni fatte prima del cambio corde: il suono ora è nettamente meno aspro e notevolmente addolcito!
A volte per pochi euro...
Il suono del piezo non è male, ma ultimamente sono un po' contrario al piezo, se non strettamente necessario (live in condizioni di fortuna etc...).
Consiglio ad Angelo l'acquisto di un bel microfono a condensatore (magari pure un economico, ma neanche troppo cattivo Behringer) che darà certamente giustizia ad uno strumento di tale rango!
Auguri Njulè!