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Beppe Grillo & V-day
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di coccia [user #2436] - pubblicato il 18 settembre 2007 ore 13:12
No. Non ho condiviso la proposta di legge (mi riservo spiegazioni più dettagliate), ma soprattutto non ho condiviso -e continuo a non condividere- l'idea stessa alla base del V-day. Non è questione di parole, ma proprio di contenuti: concetti come "vendetta" e "vaffanculo" sono esattamente ciò che quotidianamente mi sforzo di estirpare da me stesso, di convertire in capacità di comprensione (che non vuol mica dire condividere!), di rimodellare in forma di attenzione, in un costante, durissimo esercizio di cambiamento. Durissimo, davvero.
Le (ahimè, rare) volte che ci riesco, francamente mi sento una persona migliore. E vedere "vendetta" e "vaffanculo" assurgere a valori, beh, onestamente mi dà i brividi.
Ribadisco: non è questione di parole. Per quanto io possa disprezzare l'arroganza del potente, voglio continuare a riflettere, a esaminarmi, a chiedermi se per caso, senza magari nemmeno accorgermene (e la buonafede è un'aggravante, a mio avviso) non possa essere che anche io non sia poi molto meglio di lui. E il fatto stesso di considerarmi migliore, non è la stessa arroganza, solo resa inerme dalle minori possibilità "operative" di cui godo io rispetto a lui? Personalmente tento giorno per giorno di rispettare i limiti di velocità, non posteggiare dove non è permesso, preferire comunque i mezzi pubblici, ascoltare chi mi parla senza già pensare alla risposta, rispettare non solo il pensiero ma anche la sensibilità di chi ho davanti, fare la raccolta differenziata anche se ho i raccoglitori parecchio lontani, spegnere gli stand-by, pagare ogni centesimo delle imposte che potrei evadere, leggere libri, mangiare frutta e verdura di stagione, preferire gli imballaggi ricicalbili, evitare l'usa-e-getta, preferire la riparazione alla sostituzione, sorridere a mia moglie e vezzeggiarla a prescindere, ascoltare chi parla come se fosse lui ad avere ragione, mantenere uno stile di vta sobrio (vabbè, dai, questa è facile, visto come me la passo...), essere indulgente perché non posso sapere...Per tutto questo, Grillo&Grillisti, vi abbraccio, ma non posso essere dei vostri... Diciamo: finché non ho la forza e le capacità di riuscire a cambiare almeno un po' del mio mondo, cambiare il mondo tout-court mi pare, per me, eccessivamente ambizioso...
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No. Non ho condiviso la proposta di legge (mi riservo spiegazioni più dettagliate), ma soprattutto non ho condiviso -e continuo a non condividere- l'idea stessa alla base del V-day. Non è questione di parole, ma proprio di contenuti: concetti come "vendetta" e "vaffanculo" sono esattamente ciò che quotidianamente mi sforzo di estirpare da me stesso, di convertire in capacità di comprensione (che non vuol mica dire condividere!), di rimodellare in forma di attenzione, in un costante, durissimo esercizio di cambiamento. Durissimo, davvero.
Le (ahimè, rare) volte che ci riesco, francamente mi sento una persona migliore. E vedere "vendetta" e "vaffanculo" assurgere a valori, beh, onestamente mi dà i brividi.
Ribadisco: non è questione di parole. Per quanto io possa disprezzare l'arroganza del potente, voglio continuare a riflettere, a esaminarmi, a chiedermi se per caso, senza magari nemmeno accorgermene (e la buonafede è un'aggravante, a mio avviso) non possa essere che anche io non sia poi molto meglio di lui. E il fatto stesso di considerarmi migliore, non è la stessa arroganza, solo resa inerme dalle minori possibilità "operative" di cui godo io rispetto a lui? Personalmente tento giorno per giorno di rispettare i limiti di velocità, non posteggiare dove non è permesso, preferire comunque i mezzi pubblici, ascoltare chi mi parla senza già pensare alla risposta, rispettare non solo il pensiero ma anche la sensibilità di chi ho davanti, fare la raccolta differenziata anche se ho i raccoglitori parecchio lontani, spegnere gli stand-by, pagare ogni centesimo delle imposte che potrei evadere, leggere libri, mangiare frutta e verdura di stagione, preferire gli imballaggi ricicalbili, evitare l'usa-e-getta, preferire la riparazione alla sostituzione, sorridere a mia moglie e vezzeggiarla a prescindere, ascoltare chi parla come se fosse lui ad avere ragione, mantenere uno stile di vta sobrio (vabbè, dai, questa è facile, visto come me la passo...), essere indulgente perché non posso sapere... Per tutto questo, Grillo&Grillisti, vi abbraccio, ma non posso essere dei vostri... Diciamo: finché non ho la forza e le capacità di riuscire a cambiare almeno un po' del mio mondo, cambiare il mondo tout-court mi pare, per me, eccessivamente ambizioso... |
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