Ebbene si, sono le 6.30 del mattino del 16 agosto e, come del resto ieri durante la festa di Augusto, sono qui in redazione a lavorare... fornendo il mio contributo agli italiani che, tempo permettendo, si stanno mettendo in viaggio per raggiungere le località di mare, alla faccia mia ;)
Il traffico è scarso sulle strade, qualche coda solo intorno a Bologna, ma a voi di certo non interesserà molto.
Mi rimane però il tempo per far volare la mia mente e aggiungere una pagina al mio diario, interessante o banale ancora non mi/vi è dato saperlo.
E si, perchè negatelo, quando aprite una pagina le mani scivolano sulla tastiera e magari l'idea guida che si aveva in testa perde consistenza, si appanna a favore di un altro concetto, di un'altra realtà!
L'unica cosa da fare è quindi quella di tirare dritti per quella strada imboccata, evitando che anche quell'idea perda interesse a favore di altro.
In questi periodi di esodo con turni infernali al lavoro, preceduti da quei 5 giorni di vacanza umanamente concessi dal capo, e goduti andando a correre al parco con il cane, non ho avuto modo di suonare le mie bimbe ma mi è tornata la voglia della mia "vecchia" Signora...
Come alcuni sapranno, è una Telly, la mia prima vera elettrica regalata nell'ormai lontano 1999 dal papi per il compleanno dei 17 anni, un'americanina economica.
Il sogno di mio papà, che non si è mai potuto permettere e che ha "realizzato" con la "scusa" del figlio all'età di 43 anni ;-).
La ho sempre amata e rispettata, suonata, sporcata di sudore, ammaccata durante i live show della mia vecchia carriera di punk fighettone, poi crescendo ho iniziato a snobbarla, a favore della più aggressiva SG, comprata sudando in piscina tra un esame andato bene e uno...un pò meno. Dimenticandola addirittura chiusa nella custodia per circa un anno quando è arrivata la nuova Tele come regalo di laurea, messicana, sunburst, con humbuker... e una sonorità che per il pop rock che propongo ora si addice molto di più accoppiata con l'Orange, che sa essere dolce e vellutata ma anche avvolgente e cattiva all'occorrenza.
Non vi dico la tentazione che ho avuto più volte di venderla, per farmi la famosa strato, che ai tempi non scelsi perchè la suonavano tutti e a me piaceva essere diverso!
Ma poi, mi son sempre ricreduto, come quando stavo per scambiare la SG preso dall'attacco di GAS per una vecchia Les Paul Special Tv Yellow...
Ora la mia domanda, si vedono mille chitarre ogni giorno messe in vendita, anche ottime chitarre, americane, giapponesi, ex demo, vintage, riedizioni, custom shop...persino chitarre di liuteria.
Ma come fate a venderle?
Come riuscite a separarvi dai vostri strumenti?
Le mie bimbe, sono mie, nessuno metterà le mani sulla mia signora, anche se poco prima di imbracciarla posso avere in testa una CS...e sapere che con quel gruzzoletto di euro che "guadagnerei" dal venderla potrei anche avvicinarmi alla cifra che mi serve per comperarla!
E' vero, quasi ogni notte sogno la strato, sarà che in questo periodo ho Hendrix dentro.
Quindi appena ho un attimo di tempo al lavoro sfoglio il database di accordo (che è sempre aperto ihihih) leggendo articoli, guardando video, visitando siti. Un giorno la vorrei Olympic White riedizione 62, un giorno sogno ad occhi aperti una CS Fiesta Red, un'altro penso che potrei farmela assemblare con componenti warmoth poi mi prende la pazzia del JV e via di informazioni su Fernandes, Tokai, Greco... che purtroppo in europa si trovano a fatica e a prezzi assurdi e dal Giappone oltre ai costi elevati di spedizione e dogana non si hanno molte garanzie!
Poi torno a casa, accendo il laney, nel mio piccolo monolocale e per la gioia dei vicini attacco la Telly, un calcetto al ts9 e... chissenefrega! La strato un giorno arriverà, ho solo 26 anni e ho tutto il tempo che voglio per risparmiare e dar sfogo alla mia GAS...
ma soprattutto ho la possibilità di suonarla, ancora lei, la mia Signora, e fedele come sempre è lì per animare la mia passione ed esaltare le mie sbavature!!!