di tamburelli [user #6610] - pubblicato il 16 luglio 2009 ore 02:53
Concerto James Taylor=Steve Gadd. Scrivo ciò che sento.
Attendevo curioso per l'idea di sentire Steve Gadd dal vivo. Alle 21 30 è iniziata la musica. La cornice di villa Contarini a Piazzola sul Brenta PD ha sicuramente condizionato anche chi suonava. Batteria, basso, elettrica, acustica, voce principale, piano e tastiere, violino, due coriste e un corista. America. La canzone americana. Pubblico molto "-anta". Nutrita la schiera dei giovani e givanissimi. Pur focalizzando la batteria era difficile non perdere d'occhio anche il livello della qualità complessiva della band. Larry Goldings, Jimmy Johnson, Mike Landau erano contemporaneamente tutti sul palco con il barbuto Gadd e lo stempiato Taylor. L'esperienza non ha lasciato margini ad errori ed il marchio dei grandi artisti è arrivato puntuale. Serata molto gradevole anche se calda. Due tom, due timpani, due crash, due ride una campana spazzole e bacchette. Cassa, rullo e charleston. Il suono amplificato della batteria alla fila S posto 27 della platea era leggermente carico di basse e alte. Una carenza di medie sulla batteria significa perdere la profondità dei tom e del rullo (aspetto che si nota molto meno sui timpani per esempio) e avvertire alto il suono del charleston. Le escursioni dinamiche nella session di stasera hanno consentito al fonico di far suonare la batteria con più o meno ambiente (2 OH), riducendolo lì dove i pezzi richiedevano suoni con volume acustico più alto. Non era il bilanciamento ideale per un ascoltatore-batterista ma certamente ottimo per il pubblico di James Taylor.