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C'era una Volta....

di Dogat [user #16823] - pubblicato il 06 febbraio 2011 ore 19:12

...il tempo che passa....

 

Mi è capitato in questi giorni di incontrare, dopo molto tempo che non lo vedevo, un di me più vecchio "amico di battaglie musicali" ed immediatamente i ricordi sono subito riaffiorati, con il rispolverare le memorabili serate di quasi trent'anni fà, il divertimento nel suonare e cantare quello che piaceva sia ai presenti ma anche a noi, quindi serate all'insegna del: "si sapeva quando si iniziava ma mai quando si finiva".

Questo perchè era vecchia "tradizione", ma di pochissimi locali, ancora negli anni '80, con questa caratteristica ereditata dagli anni 50-'60, quando nei "Night-Club", da non intendersi però i "meretriciai" che all'epoca, ma ancor meglio già dalla fine degli anni '60, spopolavano, ma nei veri Club della Notte, le serate erano una miscellanea di chiacchiere della gente presente, qualche ballo molto soft, per scaldare l'atmosfera, il tutto condito in un insieme che andava fra la tarda sera, la notte e l'albeggiare stesso, mica come adesso che ci sono gli orari.

Posso dire di aver almeno vissuto, grazie alla musica e all'attività stessa, un periodo, anche seppure di riporto, paragonabile in parte agli anni '60, anche perchè la clientela che girava in quei posti aveva un'età in media attorno ai 40-45 anni e quindi null'altro che i ventenni degli anni '60, quindi persone che anagraficamente erano nate attorno agli anni '40, del secolo scorso e che con la stessa caratterizzazione, che portavano ad ogni serata musicale, mi sembrava di essere catapultato in quegli anni, con le conferme date dal bassista dell'epoca, dal saxofonista e dal trombettista, visto che avevano (più che meno) la stessa età del pubblico presente e loro già in quegli anni erano attivi nell'ambito musicale stesso nei locali di quel tempo.

E' vero comunque che molte analogie ci furono fra gli anni '60 e gli anni '80, perchè i quarantenni di quel periodo, in maggioranza, così dicevano e accomunavano i periodi storici, quindi i due decenni dove si vedeva la gente sorridere, piena di vita, di voglia di fare, di vedere...oggi invece, dopo questa globalizzazione, si è arrivati ad un punto dove nulla crea più stimoli particolari, i visi delle persone sono sempre più cupi, si può dire che la carica vitale, dell'essere umano stesso, almeno in alcuni lembi di terra, si sia spenta....ed ecco perchè, quando capita l'occasione e non solo al sottoscritto, si parla di un determinato passato e ancor meglio se vissuto, di un bel periodo storico, ma non con la solita scusante, data da psico-sociologi vari, recitante: "perchè quel periodo rappresentava la tua gioventù"....e belinate varie, ma solo da quello che ho visto esserci, allora, al decadere dello stesso, nel decorso dei decenni successivi.

L'atmosfera musicale ad una certa ora, dopo i brani d'intrattenimento, cantati, che vedeva classici degli anni '50- '60 (con "Dogat" che aveva per la serata esaurito la carica delle sue corde vocali) si passava, tutti quanti noi, ad un genere più "in"...solo strumentale e mi pare ovvio....dovevo pur bene alternarmi a "pestare i tasti e strappare le corde" vi pare?

A proposito quella particolare "atmosfera" che si propagava in sala (sempre per cercare di dare una definizione il più consona al nostro salotto stesso, qui dalle mie parti nella Liguria di ponente in lingua locale, ha un termine esatto...improponibile anche tradotto) era anche detta quella "del mal di pancia", ma non per la musica di certo, ma per un altro problema dovuto alla vicinanza, nel ballo stesso, fra uomo e donna....

I ricordi senza dubbio per ognuno di noi, ma anche per le diversità degli anni di nascita, sono differenti, ma chi ha avuto la fortuna di essere presente e di gustare certi ambienti, con tutte le relative atmosfere, di certo, troverà molte analogie con quanto ho descritto in questo mio spaccato di storia personale, sperando di non aver annoiato nessuno di voi con questo mio articolo.

Nostalgia? A dire il vero tanta! Però posso dire, oggi, con una valigia piena zeppa di bellissimi ricordi in musica.

Un saluto a tutti quanti voi!

Dogat.

 

Visto che stò rovistando dentro alla famosa "Valigia dei Ricordi" questo era un brano nostro, d'atmosfera, che avevamo in repertorio, che riarrangiai per chitarra e sax.

Link:

https://www.youtube.com/watch?v=BD7uBx9jT48 

 

 


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Non ho vissuto direttamente i periodi di cui ...
di pastrana75 utente non più registrato
commento del 06/02/2011 ore 19:1
Non ho vissuto direttamente i periodi di cui parli, ma ne hai descritto talmente bene le atmosfere che quasi mi è sembrato di esser lì. Ed è molto evocativa anche la foto.. fa molto John Travolta in "La Febbre del Sabato Sera" ;-)
Rispondi
Re: Non ho vissuto direttamente i periodi di cui ...
di Dogat [user #16823]
commento del 06/02/2011 ore 20:5
Ciao Pastrana, innanzi9tutto grazie per il tuo intervento ed apprezzamento in merito. Mi fà piacere di essere riuscito con il mio articolo a renderti quasi soggetto di "real vissuto", di quelle atmosfere che erano presenti proprio negli anni '80, che null'altro erano che una rievocazione, data dai quarantenni dell'epoca, degli stessi anni '60 da loro vissuti e che di riporto, nelle mie numerose serate musicali in quei tempi, fecero vivere anche a me. Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
La classe non è acqua
di eton utente non più registrato
commento del 06/02/2011 ore 22:0
questo esempio rafforza il mio pensiero. Complimenti! eton
Rispondi
Re: La classe non è acqua
di Dogat [user #16823]
commento del 06/02/2011 ore 22:4
Ciao Eton, innanzitutto grazie per il tuo intervento ed apprezzamento in merito. Questo brano rappresenta uno spaccato di alternanze strumentali, che all'epoca si facevano fra i vari strumentisti e senza nessun problema di "primadonna", in quanto alla base c'era il divertimento stesso nel suonare e nel cercare di trasmettere delle emozioni al pubblico di sala...speriamo almeno all'epoca di esserci riusciti e se qualcuna di quelle emozioni in musica sono servite per creare qualcosa di più solido e ancor oggi duraturo, in chi era ancora a quei tempi "single", allora abbiamo fatto veramente centro! Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
grazie Dogat... di cuore!!!
di Edoardo1985 [user #25779]
commento del 06/02/2011 ore 20:1
grazie Dogat... di cuore!!!
Rispondi
Re: grazie Dogat...di cuore!!!
di Dogat [user #16823]
commento del 06/02/2011 ore 20:5
Ciao Edoardo, innanzitutto grazie per il tuo intervento ed apprezzamento in merito. Uno spaccato di esperienza di vita musicale personale vissuta, proprio in quegli anni, da condividere fra tutti noi Amici. Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
Io nei sessanta ero troppo piccolo per poter ...
di Martinez53 [user #23272]
commento del 06/02/2011 ore 20:1
Io nei sessanta ero troppo piccolo per poter frequentare quei locali, diciamo che li ho vissuti di rimbalzo, meglio che niente... In quei posti, in quegli anni l'unica parola che contava era: "Atmosfera" Imperativo era creare l'atmosfera giusta, un'arte che si è persa col tempo. Peccato che oggi, i nostri ragazzi non abbiano più il piacere di gustare un'atmosfera che si respira nell'aria, che poi magari è l'odore di muffa di certi locali, o certi suoni abbinati a certe voci, in certi posti con certe luci. Bisognerebbe rieducare i nostri ragazzi a cercare non i paradisi artificiali dell'impasticcamento e della coca, ma ad apprezzare l'atmosfera magica ed irripetibile di certi posti, magari... che so... Una rotonda sul mare...?
Rispondi
Re: Io nei sessanta ero troppo piccolo per poter ...
di Dogat [user #16823]
commento del 06/02/2011 ore 21:1
Ciao Martinez, innazitutto grazie per il tuo intervento ed apprezzamento in merito. Infatti anche io nei '60 ero microscopico, però la fortuna ha voluto che la riedizione degli anni '60, ovvero gli anni '80, li vivessi assieme alla musica, suonando, in quei locali che rimisero in piedi la tradizione degli anni '60, con complesso in sala e musica soft...semplicemente un ricordo fantastico un'esperienza indimenticabile...poche parole ci si faceva le ossa. Infatti come dici esattamente tu la parola magica era proprio "Atmosfera", ma sana, pulita, dove la gente parlava sottovoce, dove era difficile trovare un disturbatore, un esaltato, un drogato di sala, ecc.., perchè se in qualche caso poteva capitare, veniva accompagnato fuori dal locale, in modo consono alla signorilità del locale in questione. Dici bene sul fatto di "rieducare" le persone, ma penso che la famigerata "Rotonda sul Mare" di Fred Bongusto oppure "Estate" di Bruno Martino, oggi, purtoppo non servano più. Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
Re: Io nei sessanta ero troppo piccolo per poter ...
di Martinez53 [user #23272]
commento del 06/02/2011 ore 21:2
"ma penso che la famigerata "Rotonda sul Mare" di Fred Bongusto oppure "Estate" di Bruno Martino, oggi, purtoppo non servano più." Peccato... Ciao!
Rispondi
Re: Io nei sessanta ero troppo piccolo per poter ...
di Jimmi [user #27100]
commento del 07/02/2011 ore 21:3
Estate di Bruno Martino è uno dei brani che amo di più. Non a caso è diventato uno standard jazz suonato dai più grandi interpreti, da Chet Baker a Michel Petrucciani. Ce ne vorrebbero di brani come "Estate". Un saluto!
Rispondi
Re: Io nei sessanta ero troppo piccolo per poter ...
di Dogat [user #16823]
commento del 07/02/2011 ore 21:4
Ciao Jimmi, infatti Estate è uno standard Jazz, ma io ai tempi preferivo cantarlo, accompagnandomi al mio pianoforte, che era RD-1000 Roland, come l'altro brano famoso del buon Bruno Martino ovvero "E la chiamano Estate"....Atmosfere magiche di quei tempi... Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
Ciao Dogat!! Sapendo che in fondo alla pagina ...
di antani85 [user #22504]
commento del 06/02/2011 ore 21:0
Ciao Dogat!! Sapendo che in fondo alla pagina di diario ci sarebbe stato sicuramente una tua registrazione, ho aperto subito il brano in un'altra pagina e mentre ascoltavo ho letto la tua testimonianza di quegli anni!! Sono nato nel 1985, ma per un attimo mi hai fatto vivere le atmosfere di quell'epoca senza averle mai vissute! Grazie Dogat!
Rispondi
Re: Ciao Dogat!!Sapendo che in fondo alla pagina ...
di Dogat [user #16823]
commento del 06/02/2011 ore 21:3
Ciao Antani, innanzitutto grazie per il tuo intervento ed apprezzamento in merito. Infatti il brano serve proprio da sottofondo musicale alla lettura dell'articolo, visto che poi lo stesso, anche se registrato recentemente, risale proprio in quei programmi musicali di quelle nostre serate interminabili di musica. Immaginavo dal tuo nick che tu fossi nato in quegli anni e pensa che proprio in quel periodo ero nel pieno dell'attività musicale stessa, mi ha fatto piacere di averti fatto vivere quello spaccato dei miei vent'anni come se anche tu fossi stato fra noi musicisti, fra sorrisi, spensierati o ammiccanti delle signore o ragazze presenti in sala, fra le luci basse e soffuse, che non disdegnavano mai un loro sguardo rivolto verso la pedana rialzata, molte volte ben corrisposto sia da parte mia, come pure dagli altri amici musicisti componenti la formazione musicale(il palco non esisteva ai tempi ed era meglio così). Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
Quando si gonfia la vela dei ricordi..
di janblazer [user #26680]
commento del 06/02/2011 ore 21:0
Quando si gonfia la vela dei ricordi.. è facile che ci scappi un sorriso o una lacrimuccia.. A fine anni 60 avevo quasi 15 anni e le discoteche erano ancora una rarità. C'erano locali genere night club in cui l'orchestra alternava tre brani movimentati a tre lenti, per permettere alle coppie di ballare, socializzare e consumare il classico Negroni. Io andavo al mare a Milano Marittima e il Pineta era il locale di punta, ma costava troppo per noi studenti squattrinati, e allora si andava in un night club lontano dal centro dove si stava tranquilli e si spendeva poco. Dopotutto quello che interessava a noi ragazzi italiani era di ballare con le turiste austriache o tedesche. ;-)) Mi è venuto questo flashback ascoltando il brano che hai proposto e che per atmosfere mi rimanda a suggestive serate d'agosto di quarant'anni fa quando a ballare si andava alle nove e mezza di sera e a mezzanotte e mezza si tornava a casa, felici e soridenti, mano nella mano con una biondissima Gerta. La musica è sempre un veicolo importante per le nostre emozioni, poi se è suonata in maniera impeccabile come nel tuo caso, il piacere è doppio. Ciao Dogat.. Grazie e Buona serata.. e chissà che fine ha fatto Gerta.. ;-))
Rispondi
Re: Quando si gonfia la vela dei ricordi..
di Dogat [user #16823]
commento del 06/02/2011 ore 22:1
Ciao Janblazer, innanzitutto grazie per il tuo intervento ed apprezzamento in merito. Vero quello che dici riguardo alla "valigia dei souvenir" che accomuna i due estremi ovvero il sorriso e la lacrima fondendoli in quelle che sono le nostre emozioni personali di determinati periodi vissuti....però che belli quei tempi! A dire il vero la mia mente si è fermata a quegli anni, d'altronde sono quelli che mi hanno regalato di più sotto ogni punto di vista. Hai ragione sul fatto tre motivi veloci e tre motivi lenti, anche questa impostazione di programma musicale facevamo in un locale, in quanto così era l'abitudine della clientela di quel posto. Il brano in questione, ringraziandoti per i complimenti, faceva parte di una serie che all'epoca, ereditando il temine dagli anni '60, veniva definita "degli slow", che poi erano loro i veri protagonisti della serata, in quanto era il momento, all'incira verso l'una di notte, che il pubblico in sala ballava maggiormente e si tirava fino alle tre poi ci si concedeva un riposo, in quanto si beveva qualcosa pure noi, per le sigarette problemi non ce n'erano in quanto non era vietato fumare....oggi non potrei più suonare, in quanto sia dalle mie tastiere, come pure dalle mie chitarre non poteva mancare il posacenere d'obbligo.... E' vero altri tempi... altre mode....forse anche altra gente.... proprio come quella ragazza che conoscevi tu, dal nome Gerta, che chissà se si ricorderà ancora di quelle serate nei dintorni di Milano Marittima... Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
Io invece quegli anni li ho vissuti!
di FBASS [user #22255]
commento del 06/02/2011 ore 22:1
Avevo meno di vent'anni, ma ricordo ancora le piste da ballo sui lidi a Mondragone, Scauri, Acciaroli , Palinuro la sera e il suonare poi fino all'alba sulla spiaggia con le 12 corde EKO ranger davanti ai falò, poi il Night d'inverno e le serate sul lago d'Averno, Bacoli, la barca d'Enea , il portarsi dietro la ragazza ( Angela dove sei ora! ), ma fino ad una cert'ora, poichè il tempo concesso loro era poco, poi di nuovo lì a ritrovarsi tra noi e ricominciare a suonare senza più il vincolo alle caviglie ( vedi fidanzatine riaccasate e possibilità di qualche altra ragazza più libera trovata sul posto, magari svizzera o tedesca, ma solo d'estate ). Estate,sei calda come i baci ce t'ho dato .. Odio l'estate...Se tu non fossi quì..... Pittore ti voglio parlare...Parole non son altro che parole,....Non si può leggere nel cuore....gli amplificatori Davoli ad alto volume, gli impianti Binson al color rosso, il Farfisa Compact de Luxe, il vento tra le gambe provocato dalla botta del Gibson EB 0 collegato al Marshall 200 B, "ragazzi o abbassate o devo farvi smettere", sono passati 43 anni, ciao da Franco.
Rispondi
Re: Io invece quegli anni li ho vissuti!
di Dogat [user #16823]
commento del 06/02/2011 ore 23:0
Ciao FBASS, innanzitutto grazie per il tuo intervento ed apprezzamento in merito. Sapevo che tu c'eri in quegli anni '60 e mi fà piacere leggere quel tuo spaccato di storia personale da protagonista degli anni '60, anche negli anni '80 avevamo un impianto Binson che ci potevamo friggere le uova sopra...l'eco a nastro....ancora bene che usavo il Princeton Reverb per la chitarra..microfonato, cosicchè i suoni erano ottimali, per il pianoforte elettrico invece un Davoli...poi però mano a mano l'accessoristica divenne ottimale sotto ogni punto di vista con mixer FBT 24CH e casse JBL da 650W, cuffie, perchè come sai anche tu la potenza serve, ancor più se suoni musica d'atmosfera, con volumi bassi o meglio a potenze minime si "riempie" in modo ottimale e senza creare disturbo, fondamento basilare per certi generi musicali. E la chiamano estate....Una rotonda sul mare....Estate....Com'è triste Venezia...ma anche ripescate all'epoca... Stormy Whiter...Summertime....e tante altre per poter far sì che il pubblico di sala potesse ballare il più vicino possibile...ma era anche il momento dove, così in vicinanza, potevano parlare in modo più confidenziale... Certo altri tempi, altre storie... Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
Re: Io invece quegli anni li ho vissuti! ce l'ho fatta,è tornata dal passato la Framus!
di FBASS [user #22255]
commento del 07/02/2011 ore 15:4
A parte il fatto che l'echo Binson era a disco ( ne ho trovato a Latina uno solo invecchiato su uno scaffale ma praticamente nuovo,modello a Rack 603 ), ma ti rispondo perchè proprio in questo scorcio di settimana mi è tornata dal passato un'altra chitarra che nel 1969 dovetti vendermi per comprarmi il primo basso Hofner e che cercavo da tempo. Anche se non è proprio quella ed è ridotta pure maluccio, ma è lo stesso modello Framus ad un pickup traslante dal manico al ponte (quest'ultimo mancante ), c'è tutto salvo il succitato ponte, alcuni buchi da otturare sulla mascherina nera metallica ed il capotasto, più una meccanica Kluson tipo a tulipano al posto della vecchia sempre kluson ma a palettina classica in plastica bianca, ma è lei anche se è di color naturale originale e non rossa sfumante nell'oro come la mia vecchia data via. Ma non dispero, la restaurerò come ho fatto con l'Hofner mod. 169, la Silvertone amplicase 1961 ed il Telecasterbass, nonchè il piccolo intervento di otturazione scasso per pila e tre fori sulla mascherina del Grabber 3 Gibson. Orami manca solo la prima, cioè la Hollywood Meazzi Franco Cerri con Speaker ed amplificatore al Germanio incorporato, l'Ampeg Gemini VI e la Esquire pre-CBS, poi ho rimediato a tutti gli errori del passato, l'unico trovato indenne è stato l'Hofner Violin che ho rilevato in pefette condizioni ed è del 1969. Franco PS) dimenticavo il Power Bass WEM, trovatemelo.
Rispondi
Re: Io invece quegli anni li ho vissuti! ce l'ho fatta,è tornata dal passato la Framus!
di Dogat [user #16823]
commento del 07/02/2011 ore 15:5
Ciao Franco, mi ricordo dell'eco a disco Binson, con l'impianto in affitto che avevamo, invece quello a nastro successivo era un Montarbo, nell'altro impianto di cinquantesima mano che avevamo allora...che tempi! Mi fà piacere che stai rimettendo tutto il "corredo a posto" e con il continuo ritrovamento dei pezzi storici, perchè la musica è soprattutto storia di vita ed in certi casi proprio della nostra vita stessa, anche se di un tempo. Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
Re: Io invece quegli anni li ho vissuti! ce l'ho fatta,è tornata dal passato la Framus!
di FBASS [user #22255]
commento del 07/02/2011 ore 16:2
Ha Ha, il Montarbo era a campana, ne ho dato via da poco uno, a nastro erano i Krundal-Davoli ed i Meazzi, nonchè i successivi Lem e M 3, ma quest'ultimi a nastro a bassa resistenza, ho dato via anche un Space Echo Roland, ma il Binson me lo tengo. Franco
Rispondi
Re: Io invece quegli anni li ho vissuti! ce l'ho fatta,è tornata dal passato la Framus!
di Dogat [user #16823]
commento del 07/02/2011 ore 16:5
Ciao Franco, hai ragione era un Davoli! e li stiamo parlando del 1982, trent'anni fà e la memoria inizia a fare cilecca, che tenemmo per un discreto periodo in affitto, poi si passò al Binson, poi al Montarbo da un altro "affitta-impianti" d'epoca perchè la sua quota era inferiore come spese per l'affitto dello stesso. Poi l'impianto definitivo fù quello che posseggo ancora casse JBL passive da 800 più finali...miglior soluzione a bassi volumi, suoni caldi, avvolgenti, che riempivano senza disturbare l'ascoltatore con quella senzazione di "presenza" ma che lasciava la gente parlare....d'altronde è risaputo che potenze elevate a bassi volumi creano atomosfere musicali straordinarie, per gli effetti allora in quel caso rack da 19" compressore Rane, Lexicon reverb, in seguito poi Midiverb e Quadraverb della Alesis, perchè mi servivano per effettistiche ulteriori sulle tastiere e li l'avvolgimento musicale toccò davvero l'apice, in quanto si riusciva a ricreare, live, quello che poi si faceva in studio. Per i microfoni live ho sempre utilizzato il caro, ma fantastico, Sennheiser MD-440 U in quanto l'ho sempre reputato il miglior microfono dinamico presente sul mercato...ancora oggi, non ho mai sopportato lo Shure in quanto rimane ancora tutt'oggi il "più bel grammofono a 78 giri presente sul mercato" e questo lo sappiamo bene per la gamma di frequenze maggiormente accentuate proprio sulla curva che và fra 1 e i 2,5 Khz....meglio un microfono a carbone di Meucci, perchè se nell'impianto e c'era l'eq. parametrico completo canale per canale, equalizzavi a dovere, per ridurre l'effetto grammofono, si "spegneva tutto" e non trovavi più la tua voce che spariva, i Beyer Dynamic (dinamici) quelli bianchi, come usava la Rai nella prima metà degli anni '70 invece erano già molto meglio, anche se ti ricorderai bene che in maggioranza erano sempre MD-440 U della Sennheiser anche in Rai. Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
Re: Io invece quegli anni li ho vissuti! ce l'ho fatta,è tornata dal passato la Framus!
di FBASS [user #22255]
commento del 08/02/2011 ore 09:3
Certo che chi ve li affittava doveva essere un bel marpione, da noi il Davoli Krundal è stato dismesso da tutti tra il 1969 ed il 1971, passando tutti al Binson con qualche utilizzo, ma molto breve, del Semprini ( ne comprai uno usato a Torre Annunziata a 2 unità rack, da 20+20 W a valvole nel 1972, molto buono l'echo, a £ 80000 compreso l'AKG D 12 che ancora posseggo); poi tutti al Montarbo con qualche tentativo sporadico di Lombardi, ma ebbi una discussione con il negoziante-fornitore di quella casa e la cancellai dal mio utilizzo, mentre ho molto usato GRS, sia amplificatori per basso che impanto P.A. a forma d Juke Box con 4 stadi finali a valvole, poi abbiamo provato LEM, FBT ed M3, per passare tutti ai Mixer non amplificati con casse Bose. Le ho ancora, anche se mi fregarono una 802, quindi ne ho una sola superstite più i due monitor TV ed il Subwoofer amplificato, in fase di riparazione-restauro, modello 8. Per i microfoni non sono d'accordo con te, è vero che ho recuperato, parlo di quando la vista mi accompagnava ancora bene ed ancora riuscivo a vedere i fili di collegamento delle menbrane mobili, una miriade di Shure 545 e 565, qualche 515-517, ma ho ancora un 545 ed SM 58, più quello piezo per armonica a bocca 275S, ma uso anche un Sennheiser MD 441, ma è quello ancora con attacco DIN mentre il 416 mi ha lasciato a piedi molto presto, per il sax-flauto ho l'AKG a pinzetta ed usavo un CK 1 per la classica e due fucili CK 9 per le recite in teatro. Franco. PS) di JBL faccio largo uso in auto ed in HI-FI, ma per strumenti ho dovuto sostituirli con i Jensen sul mio Supertwin dopo cheerano saltati 2 volte, anche se la 2° erano già quelli recuperati,.
Rispondi
Re: Io invece quegli anni li ho vissuti! ce l'ho fatta,è tornata dal passato la Framus!
di Dogat [user #16823]
commento del 09/02/2011 ore 05:3
Ciao Franco, altrochè se all'epoca di "ganci" in giro qui dalle nostre parti ce n'erano e non pochi ed è proprio come dici tu, questo anche perchè grandi centri non esistevano o erano ancora in fasce(Merula a Brà e poi a Roreto di Cherasco). Un saluto da parte mia e buona giornata, Dogat.
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