Non bisognerebbe farlo, spesso ci si fa del male da soli. Stavo curiosando sul web, volevo saperne di più a proposito delle ormai famose LesPauls della giapponese Edwards (un ramo della famiglia ESP), delle quali si sente parlare molto bene. Ho trovato il sito, con alcune sorprese. Una è che... è in giapponese e non c'è traduzione :) Per fortuna le specifiche tecniche sono in inglese. Poi ho scoperto come si articola la famiglia ESP, piuttosto numerosa: oltre alle sezioni ESP, con relative Artist Series e Custom Order, abbiamo la nota LTD, la parte Accessori e Ricambi, i bassi Lakland, a sorpresa le Italia Guitars (!) e, ancora più sorprendente, Seymour Duncan con pickups, effetti e in più chitarre e bassi. Però. Arriva poi la sezione Edwards, che mi spiazza: niente LesPauls "tradizionali" ma solo ESP-inspired. Hmmmmm.... Continuo a cliccare e provo Grass Roots. Pensavo di trovare chitarre acustiche, invece mi si presenta davanti una nutrita gamma di bassi e chitarre, tra le quali si trovano anche numerose repliche dei modelli più tradizionali (e non solo LesPaul). Sono anche molto belle e i prezzi sembrano interessanti (52.500 Yen, meno di 500 Euro). Infine provo l'ultimo link: Navigator. Mai sentito, che sarà mai? Clicco, e simultaneamente la salivazione aumenta. Una carrellata di tutti gli strumenti che hanno fatto la storia. Tre LesPauls, Standard, Custom e P90, SG, Flying V, Explorer… e poi le Stratocaster, le Tele, i bassi Precision e Jazz.
Foto molto belle, leggo le specifiche tecniche e spiccano "honduras mahogany", "aluminium tailpiece", "bone", "deep joint" e tante altre paroline magiche che ci fanno tanto felici. Le premesse per degli strumenti di razza ci sono tutte. E il prezzo lo conferma: non le regalano mica. Una LesPaul viaggia sui 500.000 Yen, che al cambio attuale fanno circa.... 4400 eurozzi!!!! Una Strato viene via per 400.000 Yen, "solo" 3500 Euro. Devono essere robe serie, 'ste chitarre. Eppure non ne avevo mai sentito parlare. Immagino che siano riservate al mercato giapponese, ma che peccato. Se tanto mi da tanto, conoscendo la proverbiale perizia giapponese, strumenti che costano come le produzioni Custom Shop "ufficiali" dovrebbero essere potenzialmente eccellenti. Ma, pare, non lo sapremo mai. Anche perché se volessimo ordinarne una (ammesso che sia possibile), al costo già notevole dovremmo aggiungere almeno un 25% di iva e dazi, più il costo della spedizione (non indifferente). Insomma: guardare (con occhi a mandorla) e non toccare. Sigh. Per chi vuole farsi del male, ecco il link al sito: http://www.espguitars.co.jp/navigator/