di stefano58 [user #23807] - pubblicato il 03 marzo 2011 ore 18:29
Con una spallata spavalda e brutale il 1980 aprì il decennio che affossò in un sol colpo tutto quello che gli anni appena finiti avevano faticosamente costruito , la rivolta giovanile , il mondo operaio che si avvicina agli studenti , gli anni del “personale è politico” , l’autocoscienza , tutti insieme per cambiare il mondo e nessuno si senta escluso.E invece , quando in molti credevamo che l’impegno profuso , la socializzazione , l’aiuto a chi è più debole , l’aprirsi agli altri e il dare senza nulla a pretendere stesse portando da qualche parte migliore , bang , uno sparo e tutti a casa.E se da una parte lo sparo fu vero fino alla drammaticità della morte ( la lotta armata , l’innalzamento del livello di scontro , l’impraticabilità delle piazze da parte dei molti ) dall’altra fu più uno schiaffo , un modo arrogante di dire :-eccomi qua , sono il riflusso ! . E allora addio alla partecipazione , alle assemblee e ai gruppi di studio , arriva inesorabile l’individualismo.E con lui un edonismo consumista che , a trent’anni da allora , ancora miete vittime.Furono gli anni di Reagan , di Craxi , del look e degli yuppies , di canale 5 e Biscardi , del inizio della TV urlata e ammiccante. E noi ? Quel popolo di studenti , operai , massaie e pensionati che si erano illusi che forse un futuro migliore ce l’eravamo guadagnato ? Finito. Come mai esistito. E molte teste pensanti , giovani e disorientate , si trovarono a dover affrontare un nuovo mondo senza l’aiuto dei compagni , di un ideale , di uno scopo di vita.Chi aveva lottato contro la diseguaglianza , contro lo sfruttamento e aveva blandito i comportamenti di certa borghesia , ora si trovava solo contro un intero pianeta dedito al superfluo. E qui , l’eroina ebbe vita facile….tanti ,troppi giovani che fino a qualche tempo prima avevano urlato no alle dipendenze , qualunque esse fossero , si ritrovarono a convivere con la maledetta scimmia sulla schiena , trascinarsi da un luogo a l’altro senza altra meta che quella di trovare una dose da iniettarsi nel cuore per placare i demoni che agitavano le loro menti. Le storie non sono tutte uguali , ogni storia è fatto a se ,ogni storia inizia dove ne finisce un’altra. La nostra amica ha condiviso con noi l’entusiasmo per la politica , abbiamo bevuto insieme decine di birre sulle scalette della chiesa , concerti , vacanze , lei sempre così solare , così immensamente presa dalla vita. Poi , piano piano , le sue assenze , il fisico che crolla sotto i colpi infami dell’ero.E poi notizie sempre più flebili ,mai incoraggianti , in qualche occasione la vedevi passare lontano , come a nascondere a noi , e al mondo intero , quel cammino ormai doloroso e solitario. E un giorno maledetto è accaduto…chissà , forse il cuore o una dose sbagliata , forse la voglia di continuare è finita , comunque il riflusso l’ha trascinata con se , come un immondo gorgo che inghiotte i più deboli e i più sensibili. Questa canzone è per lei , scritta quando ancora speravamo riuscisse ad uscirne ( l’ascoltò e fu facile vedere dietro ai suoi meravigliosi sorrisi un grazie commosso ), è un pezzo a cui teniamo molto , aldilà del brano in se , aldilà del testo forse ingenuo ma profondamente vero ,aldilà di tutto c’è dietro una storia e dietro la storia un’amica che non c’è più. Non l’ho messa nel solito revival pride perché un qualche pudore me l’ha impedito, ma volevo ugualmente condividere dei fatti che sono miei ma anche di tutti , come le storie di ogni essere umano dovrebbero essere ,condivisione per conoscersi , condivisione per crescere , incontri e addii durante questo breve ma intenso viaggio che è la vita.