Fanno fatica a spegnersi gli echi delle chitarre nella corte del Castello dei Borgia di Nepi (VT), dove il 13 luglio è andata in scena un’altra perla della lunga collana offerta quest’anno dalla Stagione Borgiana, contenitore estivo di eventi nella cittadina laziale. Stavolta è stato il turno del poderoso concerto degli U2 Celebration, il non plus ultra delle tribute band italiche dedicate allo storico quartetto irlandese. La voce ammaliante e la presenza scenica di Max (voce e chitarra), le chitarre filologicamente “esatte” di Alessandro (chitarra e cori, nonché new-entry della formazione che per il resto presenta i ¾ della tribute band madre, gli “Achtung Babies”), ed il cuore pulsante di Stefano alla batteria e di Gianni al basso, hanno dato vita ad una prestazione corposa, vibrante, coinvolgente e tirata sul filo dei decibel e della memoria. Oltre alla location medievale, già spettacolare di suo, il concerto degli U2 Celebration, ha avuto ulteriori elementi di fascino e di spettacolarità, che non possono prescindere dall’allestimento scenico e sonoro di Gregorio Puccio e dalle suggestive luci fantasiose e innovative di Gianluca Menichini. E allora ecco ripercorrere le hit che hanno reso Bono Vox e il suo gruppo un “cult” in tutto il mondo: dall’Out of Control del primo album, via via attraverso The Fly, One, Bloody Sunday, In the Name of Love, fino al finale con una partecipatissima With or Without You che ha visto il pubblico abbandonare i posti seduti per partecipare “fisicamente” alla session. Suoni potenti e puliti, una voce evocativa quanto l’originale e mille altre attenzioni (i cori, i loop, i ritardi sulle pennate di chitarra) hanno confezionato un concerto che si è fatto sentire, vedere e si farà ricordare nell'ambiente di chi segue le Tribute band e anche fuori.
Non resta che scoprire cosa fuoriuscirà dal cilindro della Stagione Borgiana, di qui fino a settembre, visto che la qualità di quanto finora dimostrata non può che far ben sperare.
Piero Poleggi