Travel Journal: il concerto di Bennato (e curiosi retroscena...)
di aPhoenix90 [user #22026] - pubblicato il 29 agosto 2011 ore 19:30
Quest'estate ho assistito ad un fatto assai curioso: il Tour 2011 di Edoardo Bennato ha fatto tappa, inaspettatamente, a Borghetto Santo Spirito, un paesino della Riviera Ligure in provincia di Savona.
Conosco il paese da 21 anni, e posso assicurare che l'attrazione turistica (soprattutto per quanto concerne l'intrattenimento) non è mai stata il punto forte dell'amministrazione comunale... ma non aggiungo altro ;-D
Decido quindi di non farmi scappare l'evento.
Mi informo e vengo a sapere che il concerto avrà luogo sul Molo Marinai d'Italia (che effettivamente è bello grosso), "noto" per essere addobbato con gran gusto lungo il perimetro con delle strutture che ricordano delle vele. È prevista una sorta di platea (con tanto di posti a sedere numerati) adagiata in prossimità del palco, il cui prezzo d'accesso è di 15 euro: poco male... ma seguire un concerto da seduto mi crea una noia mortale. Decido quindi di sfidare la sorte e sgomitare tra la folla dei non paganti, la cui presenza è comunque prevista dietro le transenne.
Arrivo però alle 21.30 spaccate, proprio quando il palco comincia ad illuminarsi e le prime note acustiche si mescolano alla brezza lievemente frizzante che governa sul molo. Sgomita di qua, sgomita di là, riesco in breve tempo a portarmi molto vicino alle transenne, proprio dietro ai tecnici del suono e delle luci.
Le impressioni:
In generale, molto buone. Benché non sia un fan sfegatato di Bennato, mi lascio coinvolgere dalle sue note, dalla melodia delle sue canzoni, dalla potenza delle due chitarre elettriche che lo accompagnano, dagli arrangiamenti molto blues grazie all'accoppiata vincente armonica/chitarra acustica e dal groove pazzesco che questi due elementi insieme riescono a combinare.
Il clima generale, invece, in principio rimane un po' freddino... bisognerà aspettare tre o quattro canzoni perché inizi ad intiepidirsi progressivamente (sotto la spinta dei fan più accaniti).
La platea rimarrà per tutto il concerto il ritratto di se stessa: completamente immobile (e io felice e contento di non aver pagato il biglietto per un posto a sedere :-D).
La canzone più riuscita, a mio avviso, è Mangiafuoco: una lunga introduzione blues e un entusiasmante dialogo tra armonica e chitarra dipingono a mio avviso il ritratto più preciso dell'anima del cantautore italiano. Per quanto abbia fatto i salti mortali per immortalare con un clip il prezioso momento, il risultato è stato pessimo. Ma fortunatamente sul Tubo ho trovato un video ben fatto di un tizio poco distante da me :-)
Peccato che dopo i bonghi parta un assolo lunghissimo e il reprise della canzone ;-(
I retroscena:
Riporto copiosamente le parole di un articoletto tratto da "La Stampa" (nella rubrica Specchio dei Tempi) di martedì 9 agosto 2011:
Un lettore scrive:
«Il 5 agosto nel comune di Borghetto Santo Spirito era in programma sul molo Italia il concerto di E. Bennato, costo 15 euro, biglietti esauriti già dall'1/8.
La sera del concerto si poteva ascoltare da oltre le transenne il concerto; ho trovato posto nei pressi dell'ingresso.
Ho dovuto constatare che gli ingressi con biglietto regolare sono stati in percentuale attorno al 2%, la maggioranza (almeno un centinaio di persone) entrava battendo una pacca sulla spalla del vigile dopo averlo salutato... A quel punto una cordiale signora ha pensato bene di poter entrare semplicemente salutando il vigile urbano, ma a quel punto il poliziotto municipale in atteggiamento arrogante afferrando per un braccio la signora (cosa vietata), portava l'altra mano sullo sfollagente ed invitava la stessa ad uscire in quanto priva di biglietto. All'appellativo perché gli altri sì ed io no, è stato risposto che erano amici del cantante, ed autorità.
Peccato che quando è giunto un signore con giubbino della protezione civile, costui ha fatto cenno a tutta la sua parentela di entrare (ho contato 8 persone), chiaramente senza biglietto, in tutta risposta la signora dell'individuo ha apostrofato dicendoci "ma cosa vogliono questi turisti di ...". Episodio ancor più sconcertante, è stato negato l'ingresso ad un disabile, motivo "i posti per disabili erano limitati", poi dopo insistenti lamentele il poliziotto ha acconsentito l'ingresso».