di stefano58 [user #23807] - pubblicato il 04 marzo 2012 ore 20:35
La mia compagna di musica dal 1977 era "ricoverata" dal dottor Pistella per una serie di analisi , per quella che a me sembrava una sindrome schizoide , sdoppiamento della personalità che la portava a immedesimarsi in un sitar , imitandone i gorgheggi zanzarosi , molto esotici ma poco consoni ad una dreadnought.Invece , poverina , era solo l'età e la dedizione al lavoro che l'avevano portata ad avere un manico stortignaccolo, tasti a zero , capotasto e selletta al ponte scheggiati.L'avevo portata due anni fa circa da un liutaio che , come biglietto da visita se ne uscì con "le fender , per me non sono chitarre....." Bo , vabbè , pensai , magari con le acustiche è un drago.E invece mi rubò tempo e soldi , non gli fece praticamente niente se non sporcarla tutta e cambiargli il capotasto in plastica rotto con uno in (disse lui) ebano....risultato , da allora l'effetto sitar aumentò , e poi quel nero alla fine della tastiera non le si addiceva.Poi , come avrete letto nell'articolo , l'incontro con Mario Pistella.Gli ho dato la mia fiducia e lui me l'ha trattata con i guanti.Rettifica della tastiera,ritastatura , cambio capotasto e selletta al ponte entrambi in osso , un setup fatto a regola d'arte.Ora è di nuovo a casa , e sono due giorni che la suono di continuo.Non so se è la lontananza , ma a me sembra essere tornata quella di trentanni fa , piena di armonici , con il volume che la classe gli deve , insomma sono contento.Ve la faccio sentire , con tutti i limiti delle registrazioni casalinghe , ma con un paio di cuffie mi sembra che dovreste riuscire a "sentire" a dovere la sua voce.Niente pezzi definiti , qualche accordo e l'accenno di un pezzo che sto studiando ( Nanzen Ji , di cockburn , molto japanese come Lei ) ma che non riesco ancora a tirare giù del tutto dal cd , mancando in rete tablature e anche video.