Di Alle Montecchi riporto una simpaticissima, oltre che utile, visione della scala in questione
Le bachiane: queste sconosciute! Cosa sono? A cosa servono? Vediamo se riesco a spiegarmi e a farvi un po' di storia:
Le Bachiane sono chiamate così dal suo "inventore" o primo utilizzare un tal Johan Sebastian Bach, non so se lo avete mai sentito nominare!?
Ecco bravi... il cantante degli Skid Row! Vedo che sulla musica classica avete le idee chiare! Beh insomma, stò Bach, un giorno che non aveva niente da fare si è detto, "ma perchè nella scala minore devo avere il 5° grado minore? sarebbe meglio averlo maggiore!", cioè: se io ho la scala di A minore e l'armonizzo, il 5° (E) è Em7 (E-G-B-D). Facciamolo diventare E7! In questo modo se sto suonando un pezzo in tonalità minore ho comunque una dominante (per dominante intendiamo un accordo di 7° come G7, B7, E7 etc…) che mi permette di fare il classico giro di accordi II-V-I. Poi, si sa mai che in futuro serva ai jazzisti! Questo è senz'altro quello che pensava Bach!
Per operare questa trasformazione ci vuole il G# (la 3a maggiore del E). Con questa modifica l'accordo infatti diventa E-G#-B-D: E7 appunto. E così la prima modifica alla scala (che in realtà non fece Bach), avendo risolto un problema armonico (il 5° maggiore anzichè minore) venne successivamente chiamata SCALA MINORE ARMONICA (SMA).
"Bene," disse Bach. Dopo avere scritto una parte per canto con la nuova scala la passò ai cantanti professionisti dell'epoca. I cantanti, dopo averla provata, lo presero, gli misero in testa un sacco, e lo gonfiarono come una zampogna! Il motivo? Bach dice: "Con la modifica della scala poi ci troviamo un intervallo di un tono e mezzo dal 6° al 7° (F-G#) e i cantanti non l'intoneranno bene facilmente..."
Effettivamente l'intervallo F-G# non è il massimo da cantare. E allora? "Allora" disse Bach "facciamo un bel lavoro: alziamo un semitono anche il F, trasformiamolo in F#!"
Meno male che prima del F il E distava solo un semitono, altrimenti una alla volta le alzavano tutte!
La nostra scala diventò perciò A-B-C-D-E-F#-G#. In pratica una scala maggiore con la 3° (o MEDIANTE) minore. Infatti se la riportiamo in C la scala è C-D-Eb-F-G-A-B.
Quando Bach sentì la sua modifica disse: "Eccezziunale veramente! Questa si che è una scala melodiosa!". Avendo perciò risolto un problema melodico (il salto di un tono e mezzo) venne successivamente chiamata SCALA MINORE MELODICA (SMM).
E le "bachiane"?
Ma vi pare che tutti i musicisti snob, in particolare i jazzisti che hanno tutti la puzza sotto al naso avrebbero rinunciato a fare sapere che loro conoscevano la storia della SMM? Non sia mai! E così, per darsi un tono invece che SMM venne chiamata dai più scala BACHIANA. E così, oggi se parlate di SMM alla maggioranza dei musicisti in circolazione li vedrete sbiancare se non sanno cos'è o guardarvi con malcelato disprezzo se invece lo sanno. Adeguiamoci dunque e anche per noi la SMM sarà la BACHIANA!
Dopo questa fanto-allegorica biografia della bachiana (dopo tutto le cose noiose se non le prendiamo un po’ a ridere sono troppo...noiose appunto) dobbiamo rispondere alla domanda: a cosa servono?
Servono a toccare quelle note così caratteristiche nella musica jazz. Le scale BACHIANE ci daranno una mano per l'accordo di dominante o di 7a. Vediamo come.
Come forse sapete già un accordo di 7a ha un potenziale armonico notevole. "Potenziale armonico? Parla come mangi!" direte voi! Ok! (e fatemi fare il saccente ogni tanto!)
Diciamo che su accordo di settima possiamo toccare molte note aggiuntive. Per esempio su un G7 (G-B-D-F) possiamo aggiungere Ab/G#-A-A#/Bb-C#/Db-D#-Eb-E.
In pratica dobbiamo evitare solo la 4°(C) e la 7 naturale (F#), e poi in certi casi nemmeno quelle....
Naturalmente le due none alterate (Ab-A#) o le due quinte alterate (Db-D#) avranno dei suoni particolarmente "duri" o "dark" rispetto alle altre note. Ciò ci permetterà perciò di scegliere il colore più adatto alla nostra performance. Arriviamo al pratico (era ora direte).
Mettiamo il caso di un G7 e che vogliamo dare un effetto "light", leggero, di consonanza insomma, non vogliamo mettere tensione. Normalmente useremmo una misolidia di G (G-A-B-C-D-E-F) che in realtà è il 5° grado di una SCALA NATURALE di C. Solo che questa scala ha la 4a. Proviamo ad alzarla: G-A-B-C#-D-E-F.
Che scala è? Una BACHIANA di D! Incredibile! Allora posso su un G7 usare una BACHIANA di D (ovvero una 5a sopra la tonica)
E se voglio l'effetto "dark", ovvero voglio dare tensione? Spesso nei manuali di improvvisazione ci insegnano dove sono le note alterate e ci dicono di aggiungerle alla misolidia. Questo però, mentre si suona, richiede una bella velocità di pensiero. Allora hanno pensato, in altri manuali fatti per i microcefali come me, di darci un'altra scala TA TAAN: la SUPERLOCRIAN!
Wow e che è? E' così G-Ab-Bb-C-Db-Eb-F. Chiaro? Mica tanto eh? Eppoi bella semplificazione! Se voglio l'effetto "light" una scala se voglio l'effetto "dark" un'altra, peraltro astrusa!
Fate così riscriviamo la SUPERLOCRIAN a partire dal 2°: Ab-Bb-Cb-Db-Eb-F-G. Siii!
Lo so che è la stessa cosa! Ma forse i più attenti avranno già capito dove voglio arrivare: Quest'ultima è una BACHIANA di Ab. Effettivamente la SUPERLOCRIAN è l'armonizzazione del 7° della BACHIANA. Perciò se suono su un G7 alterato come G7/5b — G7/5# — G7/9b — G7/9# — G7/9#/11# — G7alt … etc … posso usare la BACHIANA di Ab (ovvero una 2a bemolle sopra la tonica)
In sintesi possiamo dire che:
con G7 con effetto "light" (poche alterazioni) usiamo una BACHIANA una 5a sopra (D).
con G7 con effetto "dark" (molte alterazioni) usiamo una BACHIANA una 2a bemolle sopra (Ab).
In generale, per il momento, vi consiglio di usare la scala light se risolvete in un accordo maggiore e la dark se risolvete in un accordo minore, dominante (7°) o semidiminuito. Non è una regola fissa ma potete usarla come riferimento almeno per ora.