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Pedali USA e alimentatori italiani
Pedali USA e alimentatori italiani
di [user #31849] - pubblicato il

Quando si acquista un effetto negli Stati Uniti, che hanno una tensione di rete differente dalla nostra, c'è bisogno di prendere qualche precauzione? Bisogna usare l'alimentatore originale con un apposito adattatore o l'inserimento in una pedaliera assemblata in Italia è indolore?
Sto per acquistare un Corona Chorus (TC Eectronic) da un negozio americano, dove la tensione di rete è 120V. Dovrò quindi prendere un apposito convertitore 220V/120V, mentre per il resto della pedalanza uso un alimentatore multiplo a 220V (stabilizzato).
I dubbi sono i seguenti:
1) il convertitore di tensione darà luogo a fastidiosi ronzii, o comunque degraderà il suono in qualche modo rispetto a un normale chorus a 220V?
2) ci sono controindicazioni nel far seguire (o precedere, secondo la circostanza) il Corona Chorus dal delay, considerati i differenti voltaggi? Non vorrei bruciare qualcosa
3) posso evitare direttamente di usare il convertitore, alimentando il Chorus con una batteria da 9V? Una soluzione scomoda, che eviterei se possibile
4) esistono, in alternativa, modifiche permanenti - e sempre non degradanti il suono - sull'elettronica del pedale per farlo lavorare con la normale 220V? Modifiche che naturalmente farei fare a persone competenti.
La mia miserrima pedalboard è composta da:
Chitarra (Stratocaster) ---> Cry Baby Wah Wah GCB 95 (modifica True Bypass) ---> distorsore Xstorsion (Eleven Electrix true bypass) --- > Ampli (Hot Rod Deluxe).
Parallelamente, sul Send/Return dell’ampli ho collegato il Digital Delay Berhinger DD400 (unico non-true bypass), che andrà accoppiato al Corona Chorus. Sono obbligato a scegliere questa soluzione del S/R, perché devo usare il secondo canale dell’ampli come booster per il pulito+chorus+delay.
Ringrazio anticipatamente chi, magari capitato nella mia stessa situazione, mi saprà consigliare qualcosa.

Pedali USA e alimentatori italiani

Risponde Pietro Paolo Falco: bisogna chiarire la differenza tra tensione di rete e alimentazione del pedale, fatto ciò ti accorgerai che il problema non c'è.
I pedali da te elencati funzionano tutti a 9v in corrente continua (eccetto l'Eleven Electrix che può funzionare anche a 15v). Ti basta guardare le istruzioni dei pedali o anche i loro chassis per trovare l'indicazione "9v dc", ovvero drain current, la continua per intenderci, quella delle batterie.
Ciò che è importante capire, è che nei tuoi pedali (e anche nel Corona Chorus) entreranno sempre 9 volt, non di più, indipendentemente dal Paese d'origine dell'effetto. La differenza sta nell'alimentatore a cui li colleghi: avendo noi in Italia una tensione di rete pari a 220volt nominali, abbiamo bisogno di un trasformatore che porti i 220v a quella giusta per i pedali, nel caso specifico 9v. L'alimentatore originale statunitense non fa altro che portare i 120v di rete USA a 9v, anche lui.
Dal momento che tu possiedi già un alimentatore con uscite multiple a 9v con cui alimenti i tuoi pedali, ti basta collegarci anche il Corona.
Nel caso non ne avessi avuto uno e proprio non ti andasse di acquistare un alimentatore 220v-9v, dovresti acquistare un trasformatore che, dai 220 volt casalinghi, ti dia 120v, lì collegheresti l'alimentatore americano e a quello il pedale. Come puoi immaginare, un gran casino che non vale la candela. Meglio acquistare un alimentatore ideato per l'Italia.
In ogni caso, se proprio ti resta un alimentatore USA sullo stomaco, puoi sempre controllare che genere di tensione accetta in ingresso: esistono infatti alimentatori che possono essere usati sia negli Stati Uniti sia in Italia con gli stessi risultati in quanto sono capaci di trasformare in una data tensione (9v nel nostro caso) sia la nostra 220 sia la 120 statunitense. Questi, sull'etichetta riportante i dati tecnici, mostrano il range di tensione di rete a cui possono lavorare sotto la voce "Input".
effetti e processori elettronica
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