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Uso creativo di un Vox Lil Night Train
Uso creativo di un Vox Lil Night Train
di [user #27967] - pubblicato il

Il più piccolo della famiglia Night Train offre sì una gran riserva di volume, ma a volte non è abbastanza. Con un po' di inventiva, si può far collaborare il suo sound dinamico con un ampli esterno per ottenere interessanti risultati.
Di articoli su amplificatori valvolari Accordo è pieno, ma uno in più non darà fastidio. Inoltre, vista l'enorme diffusione dei mini-valvolari, spero di fornire, con questo articolo, sostanzialmente due informazioni utili in merito a un piccolo ampli veramente (a mio parere) molto furbo.

L'oggetto in questione è la testata valvolare Vox Lil Night Train, la più minuta della serie Night Train, del cui modello da 15 watt si trova una recensione a questo indirizzo.
Il Lil è un all-tube amp (perdonate l'inglesismo ma va così tanto di moda al giorno d'oggi) che in base al collegamento con la cassa eroga 2 watt (su 16 Ohm) o 1.5 watt (su 8 Ohm). È equipaggiato con due 12AX7 nel preamp e da una 12AU7 nel finale (non proprio una valvola adatta, chissà se è possibile dotarlo in futuro magari di una EL34, comunque per ora va più che bene). Come la versione da 15 watt, si presenta in sostanza come un monocanale con due possibilità timbriche piuttosto differenti (uno switch permette di selezionare fra Bright e Thick), una semplice sezione di Eq (bassi e acuti), potenziometri per Gain e Volume. La casa propone la testa abbinata a un cabinet Vox 1x10 (presumo Celestion), io ho preso la testa e, a parte, una cassa (sempre 1x10) Blackstar con cono Celestion, usata (spezzo una lancia a favore dei coni da 10": almeno in questo caso non avverto la mancanza di bassi che molti lamentano). Completano la dotazione la normale uscita per cassa esterna (8 o 16 Ohm) e un'utilissima uscita Line Out/Cuffie per esercitarsi a casa, per usare la testa per registrare o per mandare il suono in un impianto voce, ma ci torneremo dopo.

Il suono di questo amplificatore mi ha scioccato (in senso buono): è risaputo che il motivo per cui i valvolari "a cilindrata ridotta" vendono alla grande perché, data la bassa potenza e il volume contenuto (fino a un certo punto), è facile tirare bene il finale e ottenere una pura distorsione valvolare, ma così facendo i puliti vanno a farsi friggere. Ebbene, questa testa dispone di un incredibile volume (è uscita alla grande in un trio blues senza ampli microfonati), ma non solo: con Fender Stratocaster (humbucker al ponte) in posizione quattro (manico-centro) e in modalità Bright ho un pulito che tiene fino a circa 3/4 della corsa del pot del gain. Con l'altra chitarra che possiedo, una Squier Classic Vibe Telecaster Thinline (due single coil, ma che crunch!) tende a saturare prima, anche in Bright mode, ma in un modo molto bluesy.
In modalità Thick, i controlli di Eq vengono bypassati a favore di un incremento (a parità di regolazioni con il bright) di Gain, Volume e medio-basse. Come risultato, con l'humbucker della Stratocaster si ottiene una distorsione potente e graffiante, ma per niente zanzarosa (mi ricorda, ma magari la Vox mirava a quello, il Top Boost di un AC15 con volume circa a 3/4 che ho provato tempo fa). Con la Telecaster, i suoni con gain alto tendono a essere un po' troppo sferraglianti (temo colpa dei single coil), ma usando gain a metà e magari boostando con un pedalino (io uso un LPB-1 Electro-Harmonix, che oltre a spingere enfatizza leggermente anche le medio basse e compensa lo sferragliamento) si ottengono suoni comunque abbastanza pieni.

Uso creativo di un Vox Lil Night Train

Qui termina la prima parte dell'articolo, ma il titolo era "uso creativo". Ecco spiegato.
In occasione di un live col solito gruppo, c'era l'intenzione di usare un sistema con due amplificatori, così organizzato:
puliti/distorti effettati - Boss CS-3, Nano Muff Overdrive, Digitech Bad Monkey, Boss DD-3, Fender Mustang II
solo distorti - LPB-1, Zoom G2.1 Nu con simulazione preamp Lead (non storcete il naso, è una situazione di emergenza in attesa di un vero distorsore, ma funziona), Artec Turbo Compressor e il Vox sopra citato
selezione di linea/attivazione effetti del Fender affidata al Behringer AB200.

Il dubbio è che, in una situazione live non proprio blues come quella in cui si è comportata bene, potrei non avere il volume che mi serve e, non potendo fare miracoli quando si parla di volume insufficiente, se andasse male, o rinuncio a usarlo live o mi devo studiare qualcosa. Detto, Fatto!

Con un piccolo jack stereo (per inciso quello con cui attacco l'iPod in auto) prelevo l'uscita dal Line Out del Vox e, tramite adattatore jack da 1/4'', entro nell'input del Fender, settato su un preset pulitissimo ed equalizzato flat.
Magia. Il Fender dispone di 40 watt (transistor, ma se cercate trovate una mia recensione su questo ampli, ugualmente furbo) e, usando la testata come una sorta di pre a valvole, guadagna tantissimo calore/gonfiore in suono anche sui puliti, ma il vantaggio sta nel poter usare a pieno regime la Vox (Thick mode e Gain e Master quasi al massimo) e avere una distorsione paurosa il cui volume di uscita diventa il master del Mustang, senza intaccare la qualità sonora.
Chiaramente è un sistema che aggiunge un rumore non indifferente, ma giostrandosi bene sull'equalizzatore e, soprattutto, sul gain del preset del Fender (nel mio caso la simulazione Bassman con Gain a 1, Treble a 6 e Bassi a 4), si ovvia facilmente. Inoltre (vantaggio secondo me non indifferente) in questo modo ho realizzato una sorta di loop effetti (Line Out = simil-send, Input = simil-return) che mi consente di utilizzare il Fender anche come multieffetto e quindi di aggiungere per esempio delay o modulazioni dopo la distorsione, cosa che usando solo la Testata era impossibile, dato che è priva di loop.
A mio parere, l'uso migliore di questa configurazione è settare la testata con un suono distorto in base alle necessità, creare due preset sul Fender di cui uno clean e l'altro clean con delay e/o chorus e regolarsi con il volume della chitarra per passare da pulito-crunch-distorto.

La configurazione dovrebbe dare comunque risultati migliori se si effettua il collegamento con un return (magari di un combo a valvole di media potenza) o direttamente con un PA, ma per ora va bene così. E chissà che qualche Accordiano non si cimenti come il sottoscritto in collegamenti creativi.

p.s. La testata, anche a volumi decenti (diciamo Bright con tutto a metà), non è per nulla rumorosa, nemmeno con la Squier. Di natura presenta un'enfasi sulle alte che, soprattutto se si usa un distorsore esterno, possono essere fastidiose. Ho provato un Metal Muff, buon suono ma per ciò che faccio col gruppo di questi tempi è troppo esagerato, e per avere un suono non troppo fastidioso posizionavo alti e medi a ore 11.
I due canali Bright e Thick (pulito e crunch) non possono essere selezionati via pedale, quindi se cercate un ampli che vi regala puliti e distorti selezionabili da pedaliera non fa decisamente per voi, ma se invece vi piace giocare con il potenziometro del volume della chitarra potete settare l'ampli su un bel crunch (magari da nutrire con un bell'overdrive/booster) e pulire abbassando il volume. Se usata pulita, comunque, non ha grossi problemi nel digerire pedali. Risponde bene anche ai delay, e pensate che ottengo una bella distorsione con la digitalissima Zoom G2.1NU.
amplificatori lil night train vox
Link utili
Recensione Vox Night Train
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