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Il didgeridoo e il didgeriblues
Il didgeridoo e il didgeriblues
di [user #16167] - pubblicato il

La recente intervista con Florio Pozza ci ha dato l’idea per questo breve approfondimento sul didgeridoo, uno strumento non facile da trovare sui palchi, ma che si sta pian piano guadagnando sempre più fan.
La recente intervista con Florio Pozza ci ha dato l’idea per questo breve approfondimento sul didgeridoo, uno strumento non facile da trovare sui palchi, ma che si sta pian piano guadagnando sempre più fan.

Vedere percussioni come marimba, udu, djembé e kalimba non è così raro, si adattano con facilità a diversi stili, ma soprattutto sono in qualche modo più facili da approcciare, sicuramente più semplici rispetto al didgeridoo oggetto di questo breve approfondimento.

Come molti degli strumenti etnici anche il didgeridoo è un’incredibile sintesi tra genio umano e natura. Tutto merito delle termiti che sgarnocchiano il midollo delle piante di eucalipto tipiche dell’Australia lasciano i rami completamente cavi. Gli indigeni non si sono certo fatti sfuggire questo regalo dei piccoli insetti devastatori di legno trasformando questo scarto della natura nello Yidaki, nome tradizionale di questo strumento. Didgeridoo infatti è quello onomatopeico, Florio nel video spiegherà da dove arriva questa termine.


Florio Pozza ci racconta che “deve avere delle caratteristiche ben precise per essere funzionante! E’ interamente costruito dalle termiti che tralasciano la parte esterna che negli eucalipti è durissima; poi viene tagliato a misura, pulito e dipinto secondi i simboli del clan di appartenenza; lo Yidaki che uso di solito proviene da Yirrkala nel Nord dell’ Australia, ed è uno strumento sacro che suono con il permesso e la benedizione aborigena.”

Il didgeridoo e il didgeriblues


L’approccio a questo strumento però non è dei più semplici. La tecnica richiesta presuppone un po’ di pratica. La respirazione continua è l’unico modo che si ha infatti per poter emettere note lunghe e continue. Riuscire a respirare mentre si continua a emettere fiato dalla bocca può sembrare un superpotere degno di eroe Marvel, in realtà è frutto di allenamento, tanto che è stata mutuata e utilizzata anche da trombettisti come Wynton Marsalis. Ovviamente il didgeridoo non è come le canne di bordone delle cornamuse che emettono un’unico suono, ma anzi permette di articolare diverse sonorità. Continua Florio “Il suono base (drone) si ottiene mediante la vibrazione delicata delle labbra che entrano in simpatia con il legno che ad una determinata frequenza vibra! Come il vento che soffia in un tronco cavo… poi con la lingua, le guance e i suoni gutturali del diaframma e acuti del falsetto, si creano versi di animali e sonorità evocative ed ancestrali; il tutto acquisisce un senso definitivo quando subentra il respiro circolare che permette la continuità del suono senza doversi fermare per respirare… un trucco non facile da imparare.”.

Come avrete intuito dall’intervista pubblicata poco tempo fa al didgeridoo Florio Pozza associa un’ottima tecnica chitarristica, dando origine a quello che lui chiama didgeriblues: “Nel didgeriblues, la combinazione dei due strumenti, richiede una sorta di ‘dissociazione mentale’, fondamentale per mantenere il controllo sui due strumenti e farli interagire in sincrono… Si acquisisce con il tempo e molta pratica perché la respirazione circolare non si può fermare!”.

Il didgeridoo e il didgeriblues

Per mettere le mani su un didgeridoo però non bisogna certo andare fino in Australia ormai vista la crescente richiesta molti marchi si sono adeguati creando intere linee di strumenti sia tradizionali che innovativi come nel caso della Meinl. I tre modelli proposti rappresentano alla perfezione la trasformazione di questo strumento tradizionale in prodotto commerciale, quindi più standardizzato rispetto all’originale. Il Bamboo Didgeridoo può essere un primo step per iniziare a suonare lo strumento a fiato più antico del mondo. Realizzato in bamboo, e possiede un ronzio molto caratteristico, pieno di armoniche. Il Synthetic Didgeridoo è una versione moderna del tradizionale didgeridoo in bamboo. Il materiale con cui è realizzato conferisce una notevole durata e non altera né lo strumento né il suono a seconda del meteo. Infine il più innovativo: il trombone didgeridoo, che può variare intonazione nello stesso modo di un trombone. E’ diviso in due sezioni: una parte con bocchino, con disegni molto chiari che indicano gli intervalli delle diverse intonazioni, e una seconda parte con la campana.

Meinl è un marchio importato da Master Music
didgeridoo florio pozza meinl
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Una domanda in più sulla ...
di gigius [user #32013]
commento del 05/03/2013 ore 18:36:30
Una domanda in più sulla respirazione circolare: qualche consiglio pratico per eseguirla correttamente? Ci sono tecniche particolari?
Rispondi
Re: Una domanda in più sulla ...
di DIDGERIBLUES [user #36710]
commento del 06/03/2013 ore 08:01:04
Hello Gigi, well molti consigliano la tecnica della cannuccia e del bicchiere d'acqua but secondo me è fuorviante... personalmente ho suddiviso la respirazione circolare in varie fasi che poi combinate creano la continuità:
1 respirare normalmente emmettendo piccoli sputi d'aria from your mouth
2 estrapolare il momento in cui respiro dal naso è in sincrono con the sput d'aria alternandolo all'emmisiione dell' aria dai polmoni (le due fasi)
3 trasferire nel didgeridoo le due fasi...
4 trasformarle in suono
5 collegarle chiudendo il gap tra le due...
6 inserimento di suoni effetti tecniche esecutive (colpi d'aria, the tromba, uio uio, dingo, kookaburra, boomerang, kangaroo hop, doppio inspiro etc etc)
7 impostazione dei pattern ritmici

Queste sono le fasi fondamentali per acquisire l'alfabeto del linguaggio sonoro del didgeridoo... poi ognuno inizia la sua personal journey di ricerca.

Per capire bene ci vorrebbe almeno una lezione reale live... chi ha già il suono base is avvantaggiato ovviamente... se cerchi in youtube florio pozza forse troverai degli esempi di spiegazione e dimostrazione...
a dear salut australe to you. fff
Rispondi
Re: Una domanda in più sulla ...
di gigius [user #32013]
commento del 06/03/2013 ore 08:53:22
Grazie mille Florio!
Rispondi
GRAZIE GIANNI FOR THIS BELLISSIMO APPROFONDIMENTO!
di DIDGERIBLUES [user #36710]
commento del 06/03/2013 ore 07:49:06

Ovviamente come dicevi, i due strumenti rappresentati sono in resina o d bamboo, e sono surrogati del vero Didgeridoo/Yidaki... Vanno benissimo per imparare, l'importante è che vengano venduti a prezzi accessibili e nn concorrenziali rispetto agli strumenti tradizionali aborigeni, altrimenti vanno a togliere un afonte di sussistenza importante--- la musica può essere un veicolo di conoscenza nel rispetto dei popoli in nome della pace... Aggiungo che chi volesse approfondire e capire fini in fondo il didgeridoo nel suo contesto tradizionale e non, con tutte le domande inerenti a tecniche e storia può visitare questo sito gestito completamente dagli aborigeni YOLNGU dell' Arnhem land, i depositari tradizionali dello strumento; è un sito really ben fatto e tradotto in italiano! Un dear saluto australodidgeriblues a todos voi friends. florio

vai al link
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respirazione circolare
di gomombo [user #4627]
commento del 07/03/2013 ore 10:34:05
un esempio spettacolare, applicato ai sax tenore e soprano, viene da evan parker.
qui un esempio, l'intero album è uno spettacolo (non ci sono sovraincisioni...)

vai al link

chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo da vivo sa di cosa parlo
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