Da ultimo ci sono effetti, in particolare che consigli?Cerco di usare meno effetti possibile nel funk. Sia come scelta di gusto personale mia, sia come suggerimento di massima, direi di non esagerare con le modulazioni tipo chorus, flanger… È invece fondamentale avere e utilizzare bene un wah-wah, che per quanto mi riguarda è l’unica grande, vera alternativa al suono pulito. Il wha-wha può essere usato in maniera tradizionale sulle ritmiche, ma anche come vero e proprio filtro. Con movimenti lenti e calibrati ti permette di avere un effetto molto simile, per esempio, a quello del phaser!
Altro effetto che utilizzo è il delay. Settato molto stretto, molto corto, da slap delay, semplicemente doppia e ingrossa il suono e aiuta molto nella proiezione sonora delle ritmiche.
Qualche suggerimento di tipo teorico per chi vuole avvicinarsi allo studio di queste genere?Per chi si avvicina allo studio delle ritmiche funk, il mio suggerimento è di uscire dai box classici degli accordi e sperimentare con nuove soluzioni, diteggiature e sonorità.
Se si pensa alle posizioni del Caged, generalmente le forme più utilizzate sono quelle di A e di E. Ma sono posizioni che prevedono il barré e quindi bloccano la mano verso sinistra, limitando tanti movimenti e possibilità di estensione ritmiche e armoniche.
Per questo, utilizzo molto più spesso le posizioni del C del G, che invece spingono il movimento verso il basso, verso la pentatonica, che ti ritroverai sotto le dita in maniera naturale.
Sono tutti argomenti che i miei lick, proposti qui su Lick It, aiuteranno a esplorare e approfondire.
Poi ovviamente è importante estendere la propria conoscenza degli accordi: 7, 9, 13…
Ascolti consigliati?Ci sono i classici come James Brown, che sono imprescindibili, o artisti più recenti che di fatto sono oramai un classico come Jamiroquai, o Prince.
Però quello che raccomando davvero è ascoltare le grandi produzioni pop a cavallo tra gli anni '80 e '90 come Michael Jackson o Madonna. In quei dischi ci sono parti di chitarra funk incredibili!