di redazione [user #116] - pubblicato il 23 maggio 2013 ore 07:00
Fabrizio Sotti è un chitarrista jazz nato in Italia, ma newyorkese di adozione. Titolare dell'etichetta Sotti Entertainment, Fabrizio ha avuto modo di entrare in contatto con numerose realtà musicali e conoscere artisti di fama mondiale, con cui si è riunito in studio per produrre il suo ultimo album da solista: Right Now.
Fabrizio Sotti è un chitarrista jazz nato in Italia, ma newyorkese di adozione. Titolare dell'etichetta Sotti Entertainment, Fabrizio ha avuto modo di entrare in contatto con numerose realtà musicali e conoscere artisti di fama mondiale, con cui si è riunito in studio per produrre il suo ultimo album da solista: Right Now.
Appassionato di jazz e con un evidente debole per la chitarra acustica, con Right Now Fabrizio dimostra di essere particolarmente vicino anche alle sonorità del pop e di apprezzarne diversi esponenti, che ha chiamato a sé per mettere insieme un disco dal sound delicato, i ritmi soft e impreziosito da una schiera di vocalist d'eccezione. Insieme a una sezione ritmica soffusa ed essenziale, ad accompagnare ogni brano c'è la sua chitarra sia nel ruolo ritmico, sia solista, che si intreccia continuamente con le parti cantate e si ritaglia sapientemente i suoi spazi in un solismo jazzistico, morbido nel suono e sembre ben dosato all'interno degli arrangiamenti. Lo stile di Fabrizio si dimostra colto in più di un'occasione, ma non è reso mai spigoloso da sonorità troppo audaci. L'intenzione pop dell'album è chiara in ogni aspetto.
La tracklist procede attraverso numerose cover e alcuni inediti, ma ciò che cattura l'attenzione per prima è la presenza di nomi di assoluto rilievo tra le featuring. A Shaggy è affidata una singolare reinterpretazione di "Waitin' In Vain" di Bob Marley in una chiave tra l'acustico e il raggamuffin, mentre Melanie Fiona guida l'ascoltatore attraverso il viaggio RnB di "The Wind Cries Mary", o ancora Zucchero presta la sua voce per una piacevole, benché non personalissima, versione di "Someone Else's Tears". "The Wall", per chi non ha paura di scomodare i mostri sacri, è un trionfo di cultura afroamericana: Ice T e M1 sembrano essersi sfidati a colpi di rime all'interno di un jazz club. Interessante la scelta di farne un rap, che evidenzia la natura politica della canzone originale.
Non mancano i momenti strumentali, dove Sotti dimostra anche le sue doti di compositore, oltre che di arrangiatore ed esecutore talentuoso. "While The Sun Is Rising", "Prancing Horse" e la title track "Right Now" intervallano i featuring cantati in una scaletta equilibrata che si fa ascoltare con leggerezza, ma che riserva anche tocchi di classe a chi saprà coglierli.
Con Right Now, Fabrizio Sotti dimostra alle platee di ambo le sponde dell'Oceano che il made in Italy ha ancora molto da dire, e che è possibile far convivere musiche apparentemente lontane tra loro senza sminuire nessuno degli stili, bensì dando vita a una miscela armoniosa che saprà conquistare gli amanti del jazz al pari dei fan del pop e dell'RnB.