Ogni disco è un prodotto la cui cifra artistica non è determinata solo dalla qualità dei brani, ma dall’intero processo creativo e realizzativo di cui è frutto. Nella loro atipicità, lavori come Universe of Emotions, il primo disco full length di TBP, la one-man-band di Mario Contarino, chiariscono forse meglio di altri il concetto.
Mario Contarino è nato a Roma nel 1984 e all'età di cinque anni gli viene diagnosticata la Distrofia Muscolare di Duchenne. La musica è da sempre la sua più grande passione e dal 2000 sino al 2006 suona la batteria nei Ladri di Carrozzelle, band che si esibisce in circa 600 concerti in tutta Italia (tra i quali il Concerto del 1° maggio 2006 in piazza San Giovanni a Roma). Oggi la malattia gli impedisce fisicamente di suonare, ma la tecnologia gli permette di proseguire nel suo lavoro e di dare forma alla sua musica. Dal 2007, infatti, grazie a vari software e plug in, comincia a comporre brani strumentali con l’ausilio del computer. Impratichendosi di queste modalità compositive, nell’estate del 2011 realizza una trentina di cover strumentali di brani celebri, interamente riarrangiati in chiave hard rock. Quella è l’alba di TBP, il progetto strumentale inedito a nome del quale lo scorso 13 novembre è uscito il CD Universe of Emotions (Zeta Factory).
Le dodici tracce di questo disco godibilissimo abbracciano una varietà di stili, dall’hard rock e il metal (dominanti) a sonorità funky, fusion e blues. Un universo variegato che riflette la formazione onnivora di Mario: ascolta di tutto ("tranne musica commerciale", ci tiene a specificare) ma il rock rimane la sua passione e quando un riff o dei semplici suoni gli ispirano qualcosa, li trascrive immediatamente per cristallizzarli in qualcosa da rielaborare.
Contarino trova nella musica uno spazio in cui si sente totalmente libero di esprimersi ed è soddisfatto del disco in quanto il suo scopo è stato raggiunto: dare una forma trasmissibile ai propri stati d’animo al fine di suscitare una risposta emotiva nell’ascoltatore.
L’album è stato composto, registrato e prodotto da Mario Contarino, che ha potuto contare sull’aiuto concreto di Giacomo Castellano (session man che non ha bisogno di presentazioni) per il missaggio e di Gabriele Facciorusso per il mastering.
Ben accolto da musicofili e addetti ai lavori, il disco ha raccolto anche l’approvazione di giganti del calibro di Steve Vai e di Jason Becker, la cui vicenda ha molto in comune con quella di Mario e che, con grande stupore del nostro, ha prontamente acquistato il disco su iTunes.
Come dice Mario, il fatto che siano brani strumentali rende il disco aperto a infinite interpretazioni personali da parte degli ascoltatori, ma, per usare parole sue, il messaggio che lancia è inequivocabile: "Mai abbandonare i propri sogni, neanche quando sembrano impossibili. Se uno pensa di avere un talento o delle qualità, se vuole può spaccare i muri".
Il sogno di Mario al momento è quello di poter portare in giro la sua musica al fine di farla conoscere (cosa che in passato ha già fatto, lanciando brani da PC) e spera di riuscire a organizzare date a breve.
Mario non trascura l’aspetto comunicativo del suo lavoro: attivissimo su tutti i social network, ha un profilo Facebook molto frequentato e aggiornato quotidianamente che vi invitiamo a visitare per scoprire e supportare un artista che merita tutta la nostra attenzione.