di FBASS [user #22255] - pubblicato il 24 giugno 2013 ore 13:01
Tutti danno per scontato che l'anno della nascita del modello di chitarra più usato, desiderato e gettonato della storia, la ancora oggi rimasta, salvo qualche piccola modifica, identica a quelle prodotte fin dagli inizi, cioè la Fender Stratocaster, sia il 1954. Ma la stessa, nata dopo il successo della Broadcaster-Telecaster e della molto simile esteticamente chitarra basso Fender Precision, del 1951 ( e sicuramente da quest'ultima ereditò la doppia spalla mancante ), vide la luce proprio nell'estate del 1953, su richiesta e spinta di molti chitarristi country, e western, che volevano una solid body più versatile e più indossabile, specialmente lato "pancia", ma dotata anche di uno smusso anteriore per facilitare l'uso della mano destra con il plettro. Tra questi proprio quel Bill Carson ( 8 luglio del 1926 – 15 febbraio del 2007), nato a Meridian, Oklahoma (prima immagine d'apertura ), che poi diventerà uno dei principali collaboratori di Leo Fender. E' da precisare che partecipò al progetto, ed in maniera notevole, un altro collaboratore di Leo ( quest'ultimo poi che forse non sapeva suonare la chitarra, salvo mettere alcuni accordi, però come musicista ci rimane di lui una sola fotografia giovanile con un sassofono contralto, a destra nella seconda immagine d'apertura ), cioè un certo Freddie Tavares, almeno per ciò che riguarda il disegno della paletta ( ma gli fu contestata la notevole somiglianza con quella della solid body che Paul Bigsby realizzò, qualche anno prima, per Merle Travis, quella che bruciò sul filo del traguardo proprio la Fender Broadcaster ).
Di certo si sa che la richiesta maggiore fu per uno strumento con più possibilità sonore, queste ottenute con l'aggiunta di un terzo pickup centrale, ma tutti inseribili sempre singolarmente ( anche la Telecaster era inizialmente così, non era previsto l'accoppiameto dei due pickups, ma in prima posizione inseriva un condensatore in parallelo a quello al manico, per aumentare la risposta sui bassi, ottenendo quindi anche un'utilizzazione come chitarra tenore o basso, essendo non ancora stato inventato il Fender Precision, la Strato poi ne adottò lo stesso commutatore a tre posizioni, questo fino a metà anni 70s, quando fu introdotto quello a cinque posizioni, ma già molti chitarristi conoscevano le due false posizioni sul precedente ). Si parla anche di prototipi a cinque pickups ed utilizzanti un sistema di vibrola del tutto diverso dall'attuale "SynchronizedTremolo", che diede scarsi risultati pertanto fu subito abbandonato e fortunatamente sostituito da quest'ultimo. Di certo fu la prima chitarra Fender dotata di "contoured body", trasmesso poi al Precision, nel 1956, che per tutto il resto rimase identico a quello del 1951, per cambiare poi completamente l'anno dopo, nel 1957, diventando quello che noi bassisti conosciamo ed usiamo di più , dotato cioè dello "Split Pickup" e della mascherina invasiva in alluminio anodizzato, con la paletta di origine "Strato" e non più "Tele" ( il mio è di inizio 1971, con mascherina tartarugata e tastiera in palissandro ) :
Per la scelta del nome, dopo la esperienza negativa dovuta alla controversia legale, avvenuta nel 1950, con la Gretsch che costrinse Leo Fender a cambiare il nome della sua Broadcaster in Telecaster, ispirandosi all'elettrodomestico allora più gettonato sul mercato, appunto la Televisione, per questa sua nuova creatura lui si ispirò forse all'aereoplano più discusso sui giornali in quegli anni, il bombardiere "Stratosferico" YB-49 della Northrop, chiamato Flying Wing, anche poichè in quel periodo erano in corso i collaudi dell'aereo-razzo "Bell X 1", che volava a velocità superiore a quella del suono e nella "Stratosfera", pertanto il prefisso "Strato" fu affiancato a "Caster" ( traduzione "lanciatore"), eccoveli entrambi :
Dopo Bill Carson un altro musicista ne fece un largo uso in un genere musicale del tutto diverso, il R&R, e per primo, sto parlando del grande e compianto Buddy Holly, morto in un incidente aereo il 3 febbraio del 1959 nel "The Day The Music Died", che ispirò poi un chitarrista allora emergente, un certo Hank B. Marwin che militava nel gruppo di spalla di Cliff Richard, "The Shadows", anzi si narra che lo stesso cantante inglese comperò due chitarre Fender Stratocaster per entrambi i suoi chitarristi, durante una trasferta solitaria negli U.S.A., facendosi anche consigliare dal rivenditore sul posto poichè si era dimenticato di quale modello di chitarra Fender gli avessero chiesto H.Marvin e B.Welch :
Chiudo menzionando il chitarrista che ci ha ispirato di più, noi studenti squattrinati di fine anni 60s, lui un mancino che imbracciava una Fender Stratocaster palettona di inizio era C.B.S, di solito del colore Artich White, cioè Jimi Hendrix, che ci fece scoprire tutta le potenzialità di uno strumento che allora non ci potevamo ancora permettere, ma che in seguito non ci siamo mai fatto mancare ( io ne ho tre e ne sto assemblando una quarta, ma con tutti i pezzi originali Fender, a partire da un manico autentico con tastiera in acero a 21 tasti ) :
Comunque rimane lo strumento più acquistato dai chitarristi, subito dopo gli inizi di carriera ( in cui se ne usano spesso dei cloni, all'epoca mia non disponibili ) e cioè appena in possesso dei soldi necessari per potersela comperare, oggi in realtà meno cara, facendo il paragone con uno stipendio medio, rispetto ai miei tempi ( nel 1969 costava a listino lire 238600, identicamente al Jazz Bass, quando un buon stipendio di gruppo B era di lire 110600, cioè il mio primo in Ferrovia ad inizio 1973 ). Risulta essere anche il modello di chitarra più imitata e scopiazzata da sempre, le originali poi oggi offerte in varie versioni: Made in USA, Japan, Mexico e le più economiche Squier. Anche per quest'ultime poi bisogna aver fortuna, io ho acquistato recentemente una Squier Stratocaster (Palettona) Standard Series, Made in Indonesia, color Candy Apple Red, di ottima fattura ( non fa niente che il tremolo è del tipo a due perni e non il classico sei viti, ma anche la mia Fender Stratocaster American Standard, di fine anni 80s, è così; la terza poi, che è una Strat HSS del 1991 color rosa fuxia, ha un Kahler nero ), ma suona benissimo ed è molto fedele anche nelle scritte ( a parte la marca, ma sempre realizzata comunque nello stesso stile), molto diversa dalla mia precedente e più economica Bullet Strat, Made in China ( ma questa aveva il sei viti ) .
Però c'era un altro giovane chitarrista su quel maledetto aereo quel tragico giorno, un altro utilizzatore della Fender Stratocaster, aveva solo 18 anni Ritchie Valens quando perì, ma di lui ci resta un brano famosissimo, "La Bamba", e non solo :
Infine qualcosa sui voli "Stratosferici" di quegli anni a cavallo tra la fine anni 40s e gli inizi anni 50s, che ne ispirarono il nome "Stratocaster" appunto, più un sistema per relicarne le parti in plastica ( Ma che bellu' caffè, sola a Napule 'o sanne fa....) :