VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
I nuovi Epiphone ProBucker in un blind test
I nuovi Epiphone ProBucker in un blind test
di [user #116] - pubblicato il

Epiphone riprogetta da zero i suoi pickup ProBucker ispirati al classici PAF. Disegnati in USA e realizzati con materiali scelti, i pickup sono stati messi alla prova in un blind test in occasione dei festeggiamenti per il 140esimo anniversario dell'azienda.
Epiphone riprogetta da zero i suoi pickup ProBucker ispirati al classici PAF. Disegnati in USA e realizzati con materiali scelti, i pickup sono stati messi alla prova in un blind test in occasione dei festeggiamenti per il 140esimo anniversario dell'azienda.

Epiphone Guitars nasce nel 1873 e quest'anno compie la bellezza di 140 anni. Per l'occasione l'azienda, ora divisione di Gibson, ha promosso una serie di iniziative e incontri.
Con l'importante compleanno, Epiphone ha deciso di rinnovare anche i suoi humbucker più tradizionali: i ProBucker. I pickup sono ispirati direttamente a quelli montati dalle Gibson Les Paul alla fine degli anni '50. Ricercati dai collezionisti e osannati dagli amanti del genere, i PAF sono da sempre un'ossessione per molti produttori di pickup. Il loro sound e la loro dinamica sono imitati in continuazione da professionisti di tutto il mondo, dalle grosse aziende quanto dai piccoli artigiani.
Con i nuovi ProBucker, Epiphone dichiara di essersi avvicinata notevolmente alle caratteristiche che l'immaginario collettivo lega ai PAF originali. Per dimostrarlo, ha deciso di organizzare un blind test in occasione dell'incontro con i fan avvenuto lo scorso luglio.

I nuovi Epiphone ProBucker in un blind test

In una postazione appositamente allestita, Epiphone ha sistemato due file di tre chitarre uguali, modello Les Paul Standard PlusTop PRO. In tutte e due le triplette di chitarre, una monta un set di pickup Epiphone ProBucker, mentre le altre due sono dotate di pickup boutique di prima scelta. Esteticamente, le chitarre sono uguali e i pickup non sono distinguibili a occhio.
Diversi musicisti e professionisti del settore sono stati invitati a provare le chitarre preparate per il test alla cieca ed è stato chiesto loro quale fosse il set di pickup migliore per i loro gusti.
Il risultato del blind test ha dato risultati inattesi: ben il 61% dei partecipanti ha preferito i ProBucker.
Nel video che segue, alcuni dei musicisti condividono le proprie impressioni sulle chitarre testate.


Il progetto degli Epiphone ProBucker è stato fatto da zero e non è da considerarsi un aggiornamento delle precedenti versioni. Il disegno è stato realizzato presso i nuovi laboratori di Nashville dedicati esclusivamente alla produzione di pickup di fascia alta. I materiali utilizzati sono di prima scelta e rispecchiano sia la produzione Gibson attuale, sia le specifiche tecniche riscontrate nei PAF d'epoca.

Nella presentazione dei ProBucker, Epiphone sottolinea come essi si propongano come una valida alternativa nella ricerca del PAF-sound, piuttosto che un ripiego economico, e condivide alcune curiosità sulla storia dei PAF originali.
Richard Akers, direttore del settore di ricerca e sviluppo Epiphone, racconta come Seth Lover, padre del pickup humbucker in casa Gibson, abbia raggiunto il risultato che oggi un'enorme fetta di mercato rincorre senza sosta.
Durante una vecchia intervista a Seth, spiega Richard, venne fuori che la formula per la progettazione del suo primo humbucker fosse più dettata dalla necessità che dalla reale ricerca di un particolare timbro. Il filo 42-gauge, oggi un must per la produzione dei pickup anche di livello boutique, era scelto per contenere i costi e il numero di avvolgimenti è stato illustrato semplicemente con "tanti quanti ce ne entrano".

I nuovi Epiphone ProBucker in un blind test

È chiaro che, dopo decenni di rock e dischi consegnati alla storia grazie ai PAF, quel particolare suono sia entrato nelle orecchie degli appassionati e venga interpretato come il santo graal della microfonazione per chitarra elettrica, ma è curioso notare quanto spesso i più grandi successi siano affidati al caso.
Ora quel "caso" viene studiato e imitato in ogni aspetto, cercando di ripeterne la magia. Epiphone lo fa con una coppia di humbucker fedeli negli avvolgimenti e nei materiali, fino alle basi e le cover metalliche in Nickel Silver al 18%, le stesse usate da Gibson.
I nuovi ProBucker tengono anche conto degli aggiornamenti tecnologici e delle alternative offerte dal mercato e richieste dai musicisti. I pickup sono quindi basati su magneti Alnico II, sono già cablati con quattro cavi per lo splittaggio delle bobine e vengono sottoposti a bagni di paraffina per eliminare la microfonicità.

Un po' di storia
Prima fu il FilterTron progettato dai Ray Butts e montato sulla Gretsch di Chet Atkins, poi fu la storia, il mito. Secondo pickup humbucker al mondo, ma certo il più famoso, il più amato e il più desiderato, il Gibson PAF (dall'etichetta con l'acronimo di "Patent Applied For", in attesa di brevetto) progettato da Seth Lover è per molti versi il Sacro Graal del suono Gibson più puro. Introdotto su qualche lap steel, ma soprattutto su Les Paul Custom e Standard, il PAF vive nella sua forma più pura - quella con l'Alnico 4 usato sulla maggior parte degli esemplari e l'avvolgimento in rame #42 smaltato rossiccio - meno di tre anni, da metà 1957 circa a inizio 1961, attraversando e caratterizzando la vita di Sua Maestà Gibson Les Paul Standard flametop. Poi verso il 1961 il magnete diventa più piccolo e in Alnico 5, nel 1962 l'avvolgimento comincia a coprirsi di poliuretano e la magia si fa opaca opaca. Col 1963 arriva il brevetto e l'etichetta PAF lascia il posto alla nuova "Patent No", trasferendo dai negozi alla storia l'inimitabile (anche dall'autore stesso) gioiello del vecchio Seth. I PAF continuano a cantare sulle vecchie chitarre dei grandi artisti che ancora hanno il coraggio di portarle on stage: oltre alle LP le prime SH, le 335 e 345, alcune 175, alcune arch top e poco d'altro. Senza dubbio un protagonista della storia del rock

I nuovi Epiphone ProBucker in un blind test
epiphone pickup probucker
Nascondi commenti     16
Loggati per commentare

Oltre che sulle Les Paul ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 05/08/2013 ore 01:41:24
Oltre che sulle Les Paul Epiphone i pickup andavano provati anche su delle Gibson Les Paul... Il motivo è che non esiste un pickup migliore ma il pickup più adatto ad una determinata chitarra... Magari su una Les Paul di più alta levatura i pickup boutique rendevano meglio dei ProBucker... Il test dimostra che i ProBucker sono pickup più adatti alla Epiphone Les Paul Plus Top rispetto ad altri pickup più costosi...
Rispondi
Re: Oltre che sulle Les Paul ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 05/08/2013 ore 21:25:06
La cosa solleva alcune questioni interessanti:
- ci si può chiedere se siamo abbagliati da strumenti ultra costosi quando il nostro orecchio in realtà non percepisce le differenze
- si può pensare che l'orecchio è tradito da suoni che riteniamo più familiari o che ci soddisfano "sotto le mani". Magari tecnicamente i boutique sono anni luce avanti, ma il feeling di un pickup economico e studiato per riprodurre determinate sonorità potrebbe risultare più vicino ai gusti del musicista medio?
- esiste un limite qualitativo oltre il quale la chitarra fa da "collo di bottiglia" e le doti di un pickup superiore non emergono?
- un pickup di fascia alta ha senso solo su uno strumento di fascia alta?

Boh? :D
Rispondi
Re: Oltre che sulle Les Paul ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 05/08/2013 ore 22:50:4
C'è di sicuro che la caratteristica di un buon pickup è anche quello di far emergere le qualità del pezzo di legno... Se il pezzo di legno è buono il buono verrà fuori... Ma se il pezzo di legno non è buono il pickup non avrà nulla da fare ascoltare... Lo stesso pezzo di legno "cattivo" potrebbe fare più bella figura con un pickup mediocre, meno fedele, magari che sopperisce alle sue carenze aggiungendo al suono ciò che il pezzo di legno non ha... È il motivo per cui il custom shop fender monta pickup a bassa uscita mentre le strato più economiche vengono riempite di single coil superavvolti, humbucker e pickup ceramici... Diciamo che la scelta di montre pickup in stile vintage in alnico su chitarre economiche non incontra il mio gusto... Per cui alla domanda "un pickup di fascia alta vuole una chitarra di fascia alta?" Io rispondo si...
Rispondi
Re: Oltre che sulle Les Paul ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 06/08/2013 ore 11:20:15
Secondo me almeno il 60%del giudizio che diamo su una chitarra e frutto della suggestione. Alla fine è molto più libidinoso sapere di suonare con una chitarra blasonata e ben costruita, la classica chitarra "da invidia", piuttosto che con una economica sottomarca!. Per carità ci potranno essere anche persone più esperte che capiranno la comodità e il feel maggiore di una chitarra rispetto ad un altra, ma per la maggior parte di noi credo sia più che altro una questione libidinosa :)
Rispondi
Re: i miei due cents...
di luvi [user #3191]
commento del 07/08/2013 ore 12:30:0
Ai quesiti che poni, risponderei così:

- a volte capita. La suggestione gioca brutti scherzi, ma lo fa sia in un senso che nell'altro. Leggo quotidianamente le ingenue reazioni di persone estasiate dalle prestazioni del proprio strumento dopo upgrade di bassa levatura che rimpiazzano componenti di levatura ugualmente bassa, quando non addirittura migliori dei nuovi. Da un lato la globalizzazione porta a poter spacciare per qualità anche una semplice e furba politica di marketing ben applicata, dall'altro ci si convince che dopo aver sostenuto una spesa ed effettuato un lavoro di smontaggio/montaggio lo strumento "debba" in ogni caso suonare meglio.

- certamente. La concezione del suono è molto relativa e dipende dalla cultura di ascolto di ciascuno, così come dalla capacità di pronunciare o meno le note nel modo che vorremmo.

- dal punto di vista teorico direi assolutamente di sì: se una chitarra per proprio demerito sottrae alle corde elementi preziosi delle caratteristiche di vibrazione nessun pickup potrà essere in grado di ricrearle, dal momento che è proprio il movimento della corda l'unico fenomeno che permette al pickup di generare il segnale. Nella pratica il collo di bottiglia più diffuso resta però la mano del chitarrista, che molto più spesso della chitarra non risulta in grado di far vibrare le corde nel modo migliore!

- data l'importanza che esso riveste nella catena di produzione del suono amplificato, un pickup di fascia alta ha senso in funzione di quanto è pertinente al risultato che si vuole raggiungere (ad esempio una riedizione PAF su una chitarra con scala da 25,50 pollici è semplicemente sprecata, a meno che non si tratti di una Gibson L5!) e di quanto si intende migliorare la resa dello strumento.
Chitarre estremamente economiche, equipaggiate con elettroniche tristissime, possono letteralmente trasformarsi dopo un cambio del genere!
L'unico presupposto imprescindibile, a mio parere, è che la chitarra non sia affetta da problematiche croniche o irrisolvibili, come la mancanza di stabilità e rigidità del manico o la poca affinità generale con il suo proprietario a livello di suonabilità, estetica, feeling del manico, ecc.

;-)



Rispondi
Re: Oltre che sulle Les Paul ...
di divinitaocculta [user #36769]
commento del 05/10/2013 ore 09:10:29
il tuo discorso non centra un beneamato.......la prova esibita per alcuni "manici"consisteva nel far capire che i probucker non hanno nulla da invidiare ad altri pickup boutique.ma quelli come te ci saranno sempre,io li definisco"gli incontentabili....."ah dimenticavo sapienti,quelli che solo io,quello che dico e penso io,va bene solo quello che ho io ecc.ecc.ricorda che dietro tutto cio' ce gente che lavora per cercare di ottimizzare i propri prodotti perche' gente come me tu no,possa godicchiare un pochino lasciando stare ora il discorso lucrativo.ciao a tutti e vai di rock
Rispondi
Re: Oltre che sulle Les Paul ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 05/10/2013 ore 10:06:43
Che c'è? Ti sei svegliato con il mal di testa e spari a zero sul primo che ti capita a tiro? Va a sparare le tue innumerevoli panzanate altrove per cortesia...
Rispondi
Re: Oltre che sulle Les Paul ...
di divinitaocculta [user #36769]
commento del 05/10/2013 ore 10:49:45
si guarda e' il mio sport preferito....sei contento.ciao e buona giornata
Rispondi
Re: Oltre che sulle Les Paul ...
di divinitaocculta [user #36769]
commento del 13/12/2013 ore 12:36:03
a parer mio dimostri di capire veramente poco di strumenti,e di humbucker be tralasciamo....
Rispondi
Re: Oltre che sulle Les Paul ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 13/12/2013 ore 17:34:34
Mi rispondi dopo quattro mesi per non dire nulla... Ed io che ho perso pure il tempo per andare a leggere cosa c'era scritto...
Rispondi
Re: Oltre che sulle Les Paul ...
di divinitaocculta [user #36769]
commento del 13/12/2013 ore 18:58:20
o perdonami...chissa cosa avresti potuto creare per il pianeta in quei trenta secondi che hai perso!!!!oh my God,,,....a parte gli scherzi cerchiamo di essere costruttivi entrambi.i legni, certo che va bene tutto piuttosto di un manico di scopa ma dobbiamo partire dal presupposto che i pickup humbucker,in linea in parallelo,single coil,saponetta quello che vuoi sono dei microfoni.quindi i "legni centrano si ma relativamente.' lo strumento perche' sia tale deve avere tante piccole cose regolate ad arte o a piacimento per donarci la melodia preferita che molti cercano come fosse una MISSIONE.per dire a me e' capitato di cambiare delle meccaniche puramente per un fattore estetico ad uno dei miei strumenti(una Epiphone G 400)oh e' cambiato il suono in una maniera incredibile(per fortuna in positivo)e di meccaniche ne avevo gia' cambiate una vagonata(altri strumenti)ma senza cambiamenti altisonanti.questa e' una ulteriore prova che anche cambiando "piccole cose" ci sono differenze per alcuni impercettibili magari minime ma ci sono.ho una Gibson Les Paul custom che suona meno bene di una Epiphone "one love"che ho acquistato un anno fa' abbondante per poche....due centinaia di euro.penso che anche se un pochino stropicciato si sia capito il mio pensiero insomma.grazie a tutti e scusate per il tempo che vi ho fatto perdere,auguro una buona suonata e serata a tutti gli amici di accordo.it
Rispondi
io tutta questa storia dei ...
di Deadwing utente non più registrato
commento del 06/08/2013 ore 10:44:21
io tutta questa storia dei legni la capisco poco. sono d'accordo che influiscono sul suono, ma come? sapreste riconoscere in un test al buio di che legni è fatta una chitarra elettrica?
Rispondi
Re: io tutta questa storia dei ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 06/08/2013 ore 15:37:46
Quando parlo di pezzo di legno faccio riferimento a tutto ciò che non è parte elettrica... Quindi di sicuro non è solo questione di legno ma anche di parti metalliche, ponti, meccaniche, tasti e come il tutto è assemblato...
Rispondi
Re: io tutta questa storia dei ...
di Claes [user #29011]
commento del 05/10/2013 ore 10:53:57
Test legni al buio: non avrei nessuna chance! Nessunissima...
Rispondi
Da quando disponibili
di fabdib [user #28629]
commento del 07/08/2013 ore 13:02:4
Ma questi nuovi probucker da quando saranno disponibili e su quali modelli di chitarra epiphone, qualcuno lo sà?
Rispondi
di michelevaltan utente non più registrato
commento del 13/03/2022 ore 11:43:59
Ho letto solo un utente nominare il basso output.
Con gli amplificatori di cui disponiamo l'alto output non ha più molto senso se non nel cercare una compressione nativa del suono, della quale per quanto mi riguarda non ho mai sentito la mancanza nemmeno suonando generi estremi.
Il basso output ha ancora molto da dire, lo dimostra l'esito del blind test di cui sopra.
La Fedeltà negli accordi complessi anche negli overdrive più spinti, e la presenza della nota a discapito della "schiuma" sono prerogative del basso output, e non mi stupisce che un pickup del genere sia stato preferito nel 60% dei casi agli altri burstbucker/Duncan/dimarzio e compagnia, brands che dovendo sopperire ad un mercato che compra con gli occhi prima che con le orecchie hanno abbandonato la soluzione migliore sul mercato ad oggi.
Brava Epiphone, ben fatto.
Montati su schecter tempest e su baritona scala 27.7 reggono perfettamente il confronto con la concorrenza ad un terzo del prezzo, la praticità del sistema Quick plug fa il resto.

Opinione da musicista live che combatte con valvole volumi un basso ed una batteria, là dove un pickup scarso si palesa molto più che dentro ad un amp simulator di Logic/reaper e famiglia.
Rispondi
Altro da leggere
Elettronica USA e palette a libro per le Epiphone 2024 ispirate a Gibson Custom
I main highlight del catalogo Epiphone 2024
Le grandi donne dietro grandi chitarre
La DG-335 di Dave Grohl torna con Epiphone
Il Gibson Custom va in Cina con Epiphone: la Firebird I e V del 1963
Gibson e DiMarzio in tribunale: pomo della discordia è il PAF
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964