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La versatilità di un humbucker
La versatilità di un humbucker
di [user #19623] - pubblicato il

Splittare un humbucker per ottenere un single coil e, di fatto, due pickup in uno, è una prospettiva allettante. Ma è davvero tutto oro ciò che luccica? Come suona un pickup splittato? Lo split rovina il suono da humbucker? Come si riconosce un pickup splittabile?
Splittare un humbucker per ottenere un single coil e, di fatto, due pickup in uno, è una prospettiva allettante. Ma è davvero tutto oro ciò che luccica? Come suona un pickup splittato? Lo split rovina il suono da humbucker? Come si riconosce un pickup splittabile?

Vorrei porre una delle domande forse più frequenti nei forum musicali, ma non per questo non lecita. Quel che chiedo è una risposta super partes, esente da gusto soggettivo e puramente sincera, cosa che in questo tipo di risposte tende a mancare.
Propongo di risolvere il problema rispondendo ordinatamente alle domande che pongo, in maniera da ottenere un ordine che renda tutto più comprensibile.
Venendo al dunque, il problema è quello della versatilità dei pickup, si parla di pickup humbucker di tipo splittabile, i più versatili, perlomeno sulla carta.
Prima domanda: tutti i pickup humbucker sono splittabili?
Seconda domanda: splittando i pickup in questione, è vero che il tono da splittati è differente ma non propriamente da single coil?
Terza importantissima questione: una volta eseguiti i collegamenti per lo split, suonandolo senza splittarlo mi suona normale? O perdo qualcosa in principio avendo toccato i collegamenti?
Vi ringrazio in principio cogliendo l'occasione per auguravi buona musica.

La versatilità di un humbucker

Risponde Luca Villani di I-SPIRA pickup: Tutti i pickup di tipo humbucker sono teoricamente splittabili, in quanto costituiti da due bobine, ognuna delle quali possiede due terminali.
Di fatto, però, soltanto alcuni modelli vengono forniti con tali terminali singolarmente disponibili per i collegamenti serie/parallelo/split grazie a un cavo a quattro conduttori, mentre in altri casi vengono dotati di un normale cavo a conduttore centrale schermato, sia esso esternamente rivestito in guaina di PVC o in maglia metallica (stile Gibson PAF, per capirci).
I pickup del tipo a due conduttori possono essere modificati, intercettando i singoli terminali all'origine e sostituendo il cavo schermato con uno a quattro conduttori.
L'operazione è delicata per cui, a meno di essere decisamente scafati nell'assemblaggio di pickup, propendo per consigliarne l'affidamento eventuale a un tecnico esperto.
Il discorso della versatilità è certamente pertinente, anche se va detto che non tutti gli humbucker sono splittabili con risutalti soddisfacenti. La buona resa in questa condizione dipende infatti dai parametri progettuali e dalla consistenza degli avvolgimenti. Direi che si possano avere buoni risultati a partire da valori di resistenza in cc di poco meno di 6KOhm per bobina, supponendo l'utilizzo da parte del costruttore di un classico conduttore in rame AWG42.
Il tono da splittato di un humbucker risente innanzitutto del problema che ho appena descritto: se la consistenza dell'avvolgimento della singola bobina è di parecchio inferiore al dato che ho indicato (splittando un PAF, per esempio, si otterrebbero bobine singole del valore di 4KOhm, poco più o poco meno) il suono sarà poco corposo e di conseguenza poco convincente, assai meno di quello di un normale single coil. Vi è poi la presenza della bobina a fianco che, sebbene esclusa dal circuito, incide sia pure minimamente nell'indebolimento delle frequenze più alte (il fenomeno è lungo da spiegare, per cui lo sintetizzo banalizzandolo così). Terzo elemento, la diversità strutturale delle bobine di un classico humbucker, una con viti regolabili e l'altra con poli fissi, che fa sì che il comportamento delle due bobine sommate non sia esattamente il doppio della singola bobina splittata.
Se il pickup è nato a quattro conduttori non ci sono differenze percepibili introdotte dal collegamento di un buon microswitch o di un push-pull. Se il pickup nasce a due conduttori e viene trasformato a quattro l'eventuale variazione dipende dal tipo e dalla lunghezza del nuovo cavo, che può influire sul valore della capacità e quindi sulla brillantezza del suono complessivo.

Risponde Lorenzo G. di Giniski snc e Dragoon: andiamo, come richiesto, in preciso ordine.
Prima domanda: tutti i pickup humbucker sono splittabili?
Risposta: no, solo quelli che prevedono di portare all'esterno del pickup tutti i collegamenti alle bobine. Abbiamo quattro capi filo all'interno di un humbucker. Alcuni pickup hanno collegati i capi all'interno ed escono con un semplice cavo schermato con appunto lo schermo esterno e il segnale al suo interno. Chiaramente a meno di non modificare il pickup (operazione delicata, ma che facciamo in laboratorio molto frequentemente) questi humbucker non sono splittabili. Se il pickup con questo tipo di cavo fosse resinato non è chiaramente possibile intervenire per modificare e portare fuori tutti i collegamenti. Poi ci sono quelli che portano fuori solo alcuni collegamenti mentre gli altri li presigillano all'interno, per esempio portano fuori solo un negativo sulla calza schermante, il segnale su un filo interno alla calza e lo spit a singolo su un secondo filo che all'interno del pickup è collegato a due capi (un negativo di una bobina ed un positivo dell'altra). Valgono le stesse considerazioni di cui sopra per la modifica. Poi ci sono gli humbucker con tutti i capi portati all'esterno. Hanno quattro capi più calza e ci si può fare di tutto, sapendolo fare.
Seconda domanda: splittando i pickup in questione, è vero che il tono da splittati è differente ma non propriamente da single coil?
Risposta: è vero. Il fatto è che non trattasi di single coil ma di humbucker a cui facciamo suonare una sola bobina. Strutturalmente è diverso da un single coil sia fisicamente sia elettromagneticamente, e se pur una bobina viene "silenziata" splittando, le linee di campo magnetico restando differenti dal single coil quanto basta per non suonare come un "vero" singolo e la bobina stessa zittita interferisce comunque minimamente con quella attiva. Sarebbe corretto anche dire che le linee di campo magnetico di un humbucker interferiscono in modo diverso da quelle di un single coil sullo stesso modo di vibrare delle corde al di sopra del campo, quindi, in un certo senso, sono anche le corde a suonare in modo diverso.
Terza importantissima questione: una volta eseguiti i collegamenti per lo split, suonandolo senza splittarlo mi suona normale? O perdo qualcosa in principio avendo toccato i collegamenti?
Risposta: sì. A meno che non sia stato fatto un brutto lavoro di saldature e/o cavi scoperti e/o schermatura mal funzionante, quando lo split è disattivato, l'humbucker suona come se lo split non esistesse nemmeno.

La versatilità di un humbucker

Risponde Viola Marco Omar di MOV Guitars: come è giusto che sia, risponderò in ordine alle domande.
- Teoricamente, ogni humbucker è splittabile perché è formato da due bobine indipendenti, ma nella realtà puoi splittare solo quegli humbucker che hanno un filo a quattro conduttori. Quelli con il filo in maglia e anima centrale (rispettivamente massa e segnale del pickup) non sono splittabili.
- La diversità timbrica da un single coil classico esiste per tanti motivi: dimensione della bobina, numero degli avvolgimenti, assenza di espansioni polari magnetiche. Nonostante questo è pur sempre ottenibile un risultato timbrico apprezzabile anche da un humbucker splittato.
Personalmente, quando l'humbucker è "scarico" e poco potente, preferisco un cablaggio che mi consenta di far lavorare le due bobine in parallelo in modo da non perdere troppo segnale e avere comunque un suono da single coil.
- Se il cablaggio è fatto secondo la giusta logica, non c'è interazione tra le parti e il pickup humbucker suonerà normalmente.

La versatilità di un humbucker
pickup
Link utili
I-SPIRA pickup
Giniski snc
Dragoon
MOV Guitars
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