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Davide Pannozzo per CostaLab
Davide Pannozzo per CostaLab
di [user #116] - pubblicato il

Durante lo scorso SHG, il chitarrista blues Davide Pannozzo e il bassista Michael Mondesir hanno dimostrato insieme le ultime novità CostaLab. Abbiamo approfittato per chiacchierare con Davide della sua strumentazione e progetti futuri.
Durante lo scorso SHG, il chitarrista blues Davide Pannozzo e il bassista Michael Mondesir hanno dimostrato insieme le ultime novità CostaLab. Abbiamo approfittato per chiacchierare con Davide della sua strumentazione e progetti futuri.

Costantino Amici, del laboratorio elettronico made in Italy CostaLab, ha portato a Second Hand Guitars le sue ultime novità in fatto di stompbox e cavi con l'aiuto di due musicisti d'eccezione. Michael Mondesir e Davide Pannozzo si sono esibiti per offrire al pubblico un assaggio del catalogo CostaLab.
Noi abbiamo colto l'occasione per scambiare due parole con Davide sulla sua nuova pedalboard, i retroscena della sua collaborazione con Costantino e i suoi progetti musicali futuri, nei quali il nome "Mondesir" non mancherà di certo.

Sei salito sul palco di SHG con un grande artista, Michael Mondesir. Ci avevi già lavorato prima o vi ha presentato Costantino?
Davide Pannozzo: Conosco Michael Mondesir da un paio di anni. Tutto è nato a Londra, città nella quale trascorro gran parte dell'anno. In realtà ho conosciuto prima suo fratello, il grandissimo Mark Mondesir, già batterista per John McLaughlin, Jeff Beck. Da li è nata l'idea di una collaborazione in trio, con i fratelli Mondesir. Quando Costantino mi ha chiesto di aiutarlo a introdurre i suoi prodotti a un artista internazionale ho subito pensato a Micheal Mondesir, e suonare sul palco di SHG è stata una straordinaria esperienza.

Davide Pannozzo per CostaLab

Il tuo curriculum trabocca di collaborazioni di questo tipo. Vedremo magari un tuo album con i Mondesir?
DP: Ma certo. Abbiamo diverse idee in cantiere. Per me suonare con Michael e Mark è una vera benedizione. Sapere che hanno accompagnato uno dei miei miti, Jeff Beck, mi dà una grande responsabilità ma anche una incredibile opportunità di crescita, musicale e spirituale. 
Attualmente sto promuovendo
Born Electric uscito con EmArcy/Universal con diversi ospiti come Robben Ford, Carl Verheyen, David Garfield e Pippo Guarnera.

Michael dice un gran bene dei cavi CostaLab…
DP: Michael è rimasto assolutamente rapito dai prodotti CostaLab, mi ha confidato che vorrebbe fare una pedaliera con tutti i suoi prodotti visto che non sa quali scegliere! Quando poi ha provato i cavi è rimasto senza parole! Io li utilizzo da un paio di mesi, e ne sono completamente innamorato, tant'è che sono parte integrante del mio rig. È come avere a disposizione più frequenze in basso e in alto sul proprio strumento. Valorizzano il suono della mia chitarra e fanno uscire fuori dei dettagli che altrimenti si perderebbero.


Sembra che, ultimamente, i chitarristi stiano prestando molta più attenzione ai piccoli anelli della loro catena, come appunto i cavi. A volte, però, si raggiunge anche l'inverosimile preoccupandosi di che condensatori monta una chitarra o dove sono state fatte le saldature di un ampli. Fin dove arriva la ricerca del suono prima di diventare superstizione?
DP: Non sono molto preparato sui condensatori o le saldature, ma so riconoscere quando qualcosa suona bene per il mio modo di suonare. Penso che tutto debba essere messo al servizio dell'espressione del musicista e non deve limitarsi a una semplice "corsa agli armamenti".

Lavorare a stretto contatto con un artigiano italiano ha cambiato in qualche modo i tuoi gusti o il tuo modo di vedere il mondo dell'elettronica per chitarra?
DP: Non ha cambiato i miei gusti. In Costantino ho trovato una persona estremamente competente, che mette il cuore nei suoi prodotti e che mi ha aiutato a ottimizzare il mio rig. Per esempio insieme abbiamo pensato alla mia attuale pedalboard, con un cablaggio ad hoc, ultra silenzioso e che potesse essere facilmente trasportata anche in aereo, quindi seguendo le dimensioni imposte per i bagagli a mano. Una bella sfida e un gran risultato raggiunto.

Per un bluesman, la purezza del suono è fondamentale, ma so che nel tuo rig c'è anche un processore digitale DV Mark. Allora, le valvole servono ancora oggi?
DP: Sì, da un mese ho ricevuto il Multiamp da DV Mark e ne sono rimasto colpito dal primo momento.  È una macchina incredibilmente potente, con una dinamica che fa invidia a molti ampli in commercio, con un suono spettacolare. Se non ci si lascia condizionare dall'idea che un ottimo suono possa essere solo valvolare, si può avere nel proprio rig un prodotto come il Multiamp che coniuga benissimo tutte le caratteristiche di un suono valvolare con i vantaggi del digitale (compatto, leggero, affidabile).

Prendi accorgimenti particolari per usare insieme pedali analogici e un amplificatore digitale?
DP: Nessun accorgimento. Essendo il Multiamp una macchina estremamente dinamica, ho fatto un mio preset per avere un ottimo suono pulito di partenza su cui collego la mia pedalboard.

Davide Pannozzo per CostaLab

Qual è l'ultimo prodotto CostaLab entrato nel tuo setup?
DP: Inizialmente, con la progettazione della mia attuale pedalboard, abbiamo inserito un buffer in entrata, un booster, un overdrive e un chorus. L'ultima entry sono stati proprio i cavi.

Hai già idee per la prossima aggiunta?
DP: Stiamo valutando di cambiare i cavi di collegamento tra i pedali con i nuovi arrivati sweeping cables.

C'è all'orizzonte un Pannozzo Signature?
DP: È un'idea su cui stiamo lavorando. Sarete sicuramente i primi a saperlo!

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