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Epiphone Wildkat
Epiphone Wildkat
di [user #17844] - pubblicato il

Dal Bigsby al volume sulla spalla fino alla forma della paletta, la Wildkat sembra fare il verso al mondo Gretsch, ma l'apparenza spesso inganna. L'abbiamo messa sotto torchio per scoprire la voce conferita dalla miscela di acero, mogano e P90 in chiave semi-hollow.
Dal Bigsby al volume sulla spalla fino alla forma della paletta, la Wildkat sembra fare il verso al mondo Gretsch, ma l'apparenza spesso inganna. L'abbiamo messa sotto torchio per scoprire la voce conferita dalla miscela di acero, mogano e P90 in chiave semi-hollow.

Passano gli anni, le mode si susseguono, ma il fascino di una bella semihollow che trasuda rockabilly da tutti i pori non smetterà mai di far girare la testa ai chitarristi.
Tra vibrato Bigsby e l'immancabile manopola del volume sulla spalla inferiore, la Wildkat è la risposta Epiphone alle voluminose archtop che qualunque amante del rock n' roll tradizionale conosce fin troppo bene.
Più che una banale copia di una Gretsch, la Epiphone Wildkat ne reinterpreta sapore e caratteristiche fondamentali in una chiave personale, sufficiente a farne uno strumento a sé.

Il top in acero fiammato e le buche a effe non possono mancare. Data la natura abbordabile della chitarra, non c'è da aspettarsi venature profonde e variegate, ma l'aspetto è comunque ricco e piacevole nella colorazione Wine Red dell'esemplare in prova. Un binding color crema a un solo strato separa la tavola armonica, spessa e bombata, da un fondo in mogano con una profondità da solid body.
Se il top sa decisamente di laminato, il retro mette in mostra delle venature parallele e regolari dotate di una certa sensazione di tridimensionalità. I bordi smussati sul fondo, senza alcun binding, fanno pensare a un unico blocco in massello: è da escludere che si trattino di fogli laminati. Tuttavia, anche guardando con attenzione il fondo, è difficile notare giunzioni tra più pezzi. Pensare a un unico blocco di mogano massello sarebbe decisamente troppo e uno sguardo più attento permette di notare almeno tre parti incollate. Sembra comunque che i costruttori abbiano dedicato molta cura alla scelta e all'assemblaggio del body al fine di far confondere i giunti con le venature stesse del mogano.
Il peso, sebbene sia piuttosto contenuto, tradisce la presenza di un blocco centrale utile a frenare il feedback.


Incollato al body, il manico è in acero. È verniciato lucido, in tinta con il fondo, e sarebbe potuto essere più scorrevole con una mano di vernice in meno, ma risulta comunque comodo grazie a un profilo tondeggiante ma non grosso. Un binding crema lo separa da 22 fret di un palissandro bruno e uniforme. Un diapason da 24,75 aiuta a tenere le corde morbide anche con un'action un po' più alta, quel tanto che basta a godere a pieno del timbro che uno strumento di tale tipologia genera.

Sebbene le dimensioni della cassa siano abbastanza contenute da far sentire a proprio agio anche un chitarrista elettrico e i due P90 Classic dog ear lascino con prepotenza la firma "Epiphone" sulla Wildkat, l'ombra delle Gretsch incombe, almeno sul lato estetico, a partire dalla presenza di un Bigsby B70 Licensed.
Forse delle sellette roller sarebbero state più adatte per l'abbinamento con un sistema vibrato, ma il Tune-o-matic classico fa comunque il suo lavoro, a patto di non strapazzare eccessivamente la leva. Questa inizialmente risulta un po' duretta nell'essere ruotata oltre il ponte, ma si "scioglie" con l'uso.

Una chitarra del genere non può rinunciare a un volume master sulla spalla inferiore per giocare con dinamiche ed effetti di tremolo sugli accordi lasciati cantare in un buon crunch fenderiano.
Il tono è affidato a una manopola unica nella parte bassa della cassa, dove si trovano anche due volumi individuali per i singoli pickup.

Da Atkins a Setzer e ora anche alla Wildkat, una paletta larga più alla base che in punta sembra essere una caratteristica distintiva per la categoria. Le placche in plastica scelte per ospitare i loghi Epiphone le conferiscono un aspetto piacevolmente vintage.


Una volta acceso l'ampli, quanto promesso dalla scheda tecnica non viene smentito. La Wildkat fa sentire la sua risonanza da semiacustica anche una volta amplificata e tutto richiama le sonorità della metà del secolo scorso. L'universo Gretsch ora è un po' più lontano, perché la Epiphone ha poco di quel particolare twang da acero e Filter'Tron. Il suono è più rotondo, forse merito del mogano e sicuramente dei P90, che risultano comunque sufficientemente aperti da far risaltare un attacco definito e scoppiettante.
In qualunque posizione dei pickup, l'output consistente (per essere una semiacustica, s'intende) e il suono pieno danno l'impressione di avere un leggero compressore attivo, il che risulta molto comodo per sonorità rock n' roll tradizionali, soul o anche ska/rocksteady.

Al ponte, la chitarra non è mai troppo brillante e presenta un buon corpo. L'equilibrio sonoro che ne deriva le permette di farsi valere anche in contesti più moderni, sfociando nell'hard rock senza complessi di fronte a modelli più convenzionali, feedback permettendo.
Al manico, la risposta è quasi da jazzbox e la scelta di montare dei P90 anziché dei più prevedibili humbucker garantisce una buona presenza del suono, che non si ingolfa anche quando subentra una discreta saturazione. Il sustain risulta buono e non è difficile pulire il suono con il tocco o il potenziometro del volume (sarebbe meglio dire "uno dei potenziometri"), rendendo al meglio anche in contesti rock-blues.
Miscelando i due pickup, tutto il carattere dei P90 emerge e viene fuori un suono percussivo, con una discreta nasalità e ideale per del soul o del funk delle origini.


Considerare la Epiphone Wildkat come una Gretsch più maneggevole ed economica (parliamo di poco più di 300 euro) è un errore, ma non al 100%. L'approccio è del tutto simile, il volume master sulla spalla e il Bigsby renderebbero immediato il passaggio a chi proviene dalla metà "twangosa" del firmamento. Il timbro risulta però più pieno e compatto, maggiormente immerso negli standard Epiphone/Gibson.
Chi cerca il rockabilly puro ed è affezionato al marchio Epiphone può sempre dare un'occhiata a una classica Emperor Swingster.
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Per il test è stato utilizzato un DV Mark Multiamp con simulazione Fender Deluxe. L'amplificatore ci ha colpito per la qualità dell'audio e la risposta dinamica, e abbiamo scelto di adottarlo come banco di prova per le future recensioni insieme a Ciro Manna. Ciò garantirà una maggiore uniformità tra i test e permetterà agli Accordiani di confrontare strumenti diversi su un suono di base simile, eliminando le variabili introdotte dall'utilizzo di amplificatori, casse o microfoni differenti.
Clicca qui per la recensione del Multiamp.


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chitarre semiacustiche epiphone wildkat
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Molto carina e grande mano.... ...
di dale [user #2255]
commento del 24/07/2014 ore 13:13:33
Molto carina e grande mano....
Rispondi
Nu' quadro e' lontananza... ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 24/07/2014 ore 14:13:17
Nu' quadro e' lontananza... Espressione usata per chi vista da lontano sembra una dea e poi quando ti avvicini ti accorgi che è una racchia... Tutta quella presunta eleganza sfoggiata con legni davvero brutti... Quello della tastiera è il più evidente... Corde che suonano come se fossero state tese su due assi di uno stendipanni... L'averla fatta provare ad un grande come Ciro Manna non l'ha salvata alle mie orecchie...
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Re: Nu' quadro e' lontananza... ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 24/07/2014 ore 22:09:4
Allora siamo in due :-)
Rispondi
ragazzi, la mano del Maestro ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 24/07/2014 ore 15:56:21
ragazzi, la mano del Maestro Ciro Manna rende bella anche una mazza di scopa ... e ho detto tutto, avendola provata e sentita questa chitarra.
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Re: ragazzi, la mano del Maestro ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 24/07/2014 ore 22:10:44
Ma infatti si può usare anche per spazzare per terra,anzi è dove riesce meglio!
C'è un apposito spazzolino da agganciare al Bigsby!
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Re: ragazzi, la mano del Maestro ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 24/07/2014 ore 22:29:29
speriamo riesca a pulire meglio di come suona hahahaa
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Eh, mi sa tanto che ...
di sdl [user #5004]
commento del 24/07/2014 ore 16:31:42
Eh, mi sa tanto che i commenti di angus e dantrooper sono più che corretti...
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Re: Eh, mi sa tanto che ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 24/07/2014 ore 22:11:0
Proprio così..
Rispondi
Una buona chitarra.Anche se il ...
di Angus85 [user #24582]
commento del 24/07/2014 ore 16:33:51
Una buona chitarra.Anche se il modello Epiphone migliore è la casino'..quella è davvero una Chitarra che costa poco,ma vale molto...ottimo suono,buona costruzione generale..è un peccato che ci sia ancora tanta gente,che snobba le Epiphone perchè la vedono come un sottomarchio Gibson,quando invece è un brand che vive di luce propia e sa farsi valere con strumenti di buona qualita',sia per il principiante che per il professionista
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Re: Una buona chitarra.Anche se il ...
di dale [user #2255]
commento del 24/07/2014 ore 17:48:57
Vero!
Se alludi alla Epiphone casino elitist sono d'accordo, l'ho provata ed è davvero una gran chitarra, le china invece sono un po' leggerine, un po' giocattolini.
La Japan invece me la farei volentieri, da buon Lennon-iano poi.......
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Se ci fosse una versione ...
di blea [user #29925]
commento del 24/07/2014 ore 17:18:05
Se ci fosse una versione mancina ci farei più di un pensierino. La trovo molto bella e con quel che costa!
Rispondi
Cavoli, suona veramente plasticosa....insomma dai, ...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 24/07/2014 ore 18:09:0
Cavoli, suona veramente plasticosa....insomma dai, visto il prezzo non c'è da sorprendersi...
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Non credo che si possa ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 24/07/2014 ore 22:11:54
Non credo che si possa fare peggio di Epiphone,oggigiorno...ma le comprano ancora?
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Io ho una wildkat
di Cordarotta [user #21082]
commento del 25/07/2014 ore 00:40:55
La comprai alcuni anni fa, nuova a poco più di 200 euro, colore "antique turquoise" made in korea. Mi colpi l'estetica e volevo un muletto per divertirmi a sperimentare, modificare ecc,ecc..
In tutta onestà devo dire che strutturalmente non è male, manico molto comodo, tastiera appena sufficiente, la mia, con action bassa, rivela un cattivo livellamento dei tasti dal 14° in giù
Il laminato del top ha un buon spessore, fasce e fondo non sono composti da un pezzo unico di mogano, ma da più pezzi. Non c'è un blocco centrale che va dal manico al fondo del body, ma solo un blocco che parte da dietro il pickup al ponte e va al fondo, giusto per il fissaggio del ponte tune-o-matic e del bigsby. l'interno del body è di fatto un'unica "camera tonale" che mette in comunicazione entrambi i pickups

Gli aspetti negativi sono i seguenti:

Ponte e meccaniche scarsissimi. Sostituiti, il ponte con roller stm schaller e meccaniche con gibson di riciclo.

Parte elettrica... I pots con marchiatura 500Kohms, in realtà erano tutti attorno tra i 280 e i 350 kohms. Sostituiti con altrettanti cts all'altezza della situazione... e sostituito pure il condensatore con orange drop regalato da un amico.

Pickups "fiacchi ed un po' intubati. sostituiti con coppia P90 tesla dal suono più equilibrato (che posso comunque tenere ed usare per alttri progetti).

Poi ho voluto esagerare ed ho rifatto il wiring da capo con cavetti di tipo "braided", pots da 1Mohm ed ho cambiato anche il selettore che si stava rompendo.

Ora attaccata al mio vetusto Super champ, spacca... e quasi twanga! Belli i clean del pickup al manico e di entrambi accoppiati; forse al ponte è un po' "secca-secca", ma a me piace così. sono solo tentato di livellare i tasti e se necessario, refrettarla... ma mi trattengo.

Morale... nonostante tutto, non mi sono pentito di averla comprata.
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Re: Io ho una wildkat
di adsl36 utente non più registrato
commento del 27/07/2014 ore 11:18:32
ottima scelta per i tesla! io ne ho sentiti alcuni modelli e mi sono piaciuti molto, tanto che sulla mia seconda chitarra, una kramer, c'ho montato al ponte un vr-extreme, al centro un plasma rs1 e al manico un plasma rs2 che hanno migliorato l'aspetto sonoro generale...tra poco credo che monterò sull'altra mia chitarra un paio di tesla ah-4, i nuovi pickup attivi che ho ascoltato e che me gustano parecchio...
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di Fran64 utente non più registrato
commento del 03/07/2020 ore 16:31:00
Ciao Cordarotta,
ho anche io una WK del 2002 ma come nuova, in quanto chi me l'ha venduta non l'ha mai suonata.
Ho ricablato il circuito sperando si schiarissero i P90 Epi, e li ho anche cerati. Ma il miglioramento è quasi impercettibile. Ti volevo chiedere se i P90 Tesla che hai montato hanno i buchi per le viti corrispondenti a quelli Epiphone, in quanto ho letto che a volte non corrispondono ed è un casino.
Ti ringrazio anticipatamente. :)
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Mah...
di al_rodin [user #33222]
commento del 26/07/2014 ore 11:56:30
... in questi giorni io sono proprio dietro a decidere di cambiare la mia Epiphone LP sulla quale ho montato dei P90 Tesla, con una chitarra da rockabilly, e siccome ultimamente la pecunia è merce rara avevo pensato a questa, o a una Flamekat usata, tra l'altro introvabile. Vi dirò che anche a me questa Epiphone esteticamente non dispiace, ma come suono effettivamente la trovo un pò scatolosa. La LP coi P90 rende molto meglio... Magari faccio una prova e la metto qui... Forse intervenendo sui pickup si riesce a tirar fuori qualcosa di più da questa Wildkat... mah... Mi piacerebbe davvero sentire il parere di chi ne ha fisicamente suonata una...

Alla fine credo che cambierò la LP con una Gretsch... :-)


Lorenzo
Rispondi
Re: Mah...
di bubi1942 [user #35258]
commento del 26/07/2014 ore 18:46:34
Ho acquistato la mia (finitura Antique Natural) nel 2003, una delle prime importate in Italia, conquistato soprattutto dalla sua estetica.
Il suono che ottengo con il mio Blues Junior è sempre stato scuro e moscio, meno incisivo di quanto il video di Rozzoarstocratico faccia intendere. E' probabile che il cambio pickup porti giovamento.
I pickup originali hanno la tendenza a fischiare non appena il volume sale a livelli sala prove.
Almeno nel mio esemplare (costruita da Samick in Korea) la tastiera è ottima, la verniciatura perfetta, la parte elettronica decisamente cheap.
Rispondi
non si trova
di gabbahey [user #23550]
commento del 17/03/2015 ore 23:16:57
ma possibile che in italia non ne esistano di colore "RED" ? come quella delle foto in alto ?????
Rispondi
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