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Washburn & Randall: metallo in coppia
Washburn & Randall: metallo in coppia
di [user #16167] - pubblicato il

L'evoluzione degli strumenti si sviluppa per assecondare l'evoluzione dei generi musicali. Oggi Washburn e Randall sembrano tra i brand più capaci di plasmarsi sulle esigenze del metal moderno. Stabilità, semplicità e potenza per offrire la massima ferocia e definizione di suono per muri ritmici inestricabili. Senza rinunciare alla suonabilità richiesta dallo shred.
L'evoluzione degli strumenti si sviluppa per assecondare l'evoluzione dei generi musicali. Oggi Washburn e Randall sembrano tra i brand più capaci di plasmarsi sulle esigenze del metal moderno. Stabilità, semplicità e potenza per offrire la massima ferocia e definizione di suono per muri ritmici inestricabili. Senza rinunciare alla suonabilità richiesta dallo shred.

Abbiamo passato un oretta in compagnia di Marco Barusso endorser per entrambi i marchi e abbiamo registrato qualche sample per enfatizzare il carattere più affascinante e peculiare di questi strumenti: quello di macchine ritmiche metal.

Abbiamo messo insieme un rig composto da due testate, l’enorme e versatile Randall 667 e la piccola e sanguigna RD45. In accoppiata a queste due belve una sette corde e una single cut della serie Parallaxe, la più cattiva di casa Washburn. Prima di dar fuoco alle polveri vediamo più da vicino i prodotti che abbiamo trovato nello studio di Marco.

La Randall 667 è una testata letteralmente enorme e non solo nelle dimensioni. Come è facile intuire dallo spropositato numero di manopole e switch questo amplificatore offre ben più di 3 canali, come vuole lo standard delle testate high gain. A disposizione si hanno sei differenti canali, divisi in tre stadi di guadagno. Pur con l’equalizzazione in comune a due a due questi canali offrono un’enorme varietà di regolazioni. I controlli sono disposti su tre file e sono più facili e intuitivi di quanto si possa credere. Ognuno dei due channel ha un volume e un guadagno dedicati. L’equalizzazione, composta da bassi medi e alti, come già detto è in comune tra i due. Doppi sono anche i due mini switch che controllano il bright e le medie frequenze. Questo in particolare ha tre posizioni. Quella centrale corrisponde al flat, la prima verso l’alto svuota il sound sulle medie mentre l’ultima le enfatizza. Non fossero sufficienti questi controlli, ogni canale dispone di tre differenti voci, selezionabili tramite dei piccoli bottoni sulla destra. Queste sono disposte in ordine di guadagno, dalla più bassa alla più alta. Chiude la dotazione il boost e il doppio master. Tutte queste funzionalità, comprese l’attivazione dei due loop effetti, la selezione del master e il boost sono richiamabili via midi. Insomma una testata da 120 watt in grado di coprire una vastissima gamma di suoni, ma che fa delle ritmiche metal il suo punto forte come potrete ascoltare nel piccolo video. 

Washburn & Randall: metallo in coppia

La RD45, invece, è diametralmente opposta. I watt sono 45 su soli due canali. Una testatina piccola ma altrettanto cattiva, anche se la voce è più sgarbata e a tratti bluesy. Basilari i controlli, due guadagni distinti, un master generale e un volume dedicato al solo canale lead. Equalizzazione standard con bassi medi e alti e il boost. Questo a differenza di altri non si limita ad aumentare il guadagno ma cambia direttamente il voltaggio che arriva alle valvole finali, cambiando di fatto il sound della testatina. 

Nonostante il nome Diavlo dato alla serie e all’inquietante teschio cornuto scelto come stemma questo amplificatore riesce ad essere versatile al punto giusto. La riserva di clean è sufficientemente ampia ma è a partire dal crunch che tira fuori le unghie. La differenza con o senza boost si sente. Se normalmente diremmo che la RD45 è un ampli quasi vecchio stampo, con sonorità si metallare, ma molto più orientate all’hard rock, con il boost inserito la voce cambia di netto diventando più high gain e compressa

Washburn & Randall: metallo in coppia

Le due chitarre che potrete ammirare nel video sono prese entrambe dalla serie Parallaxe, ovvero alcune tra le chitarre più metallare prodotte da Washburn, sulla scia di quanto realizzato già con la serie N, signature di Nuno Bettencourt. La prima, ovvero la PXM27EC è una sette corde dal peso contenuto nonostante le dimensioni generose e il corpo in alder. Una seven strings con un manico che non sembra più largo di quello di una normale sei corde. Questo grazie a un profilo studiato per regalare confort in ogni posizione, aiutato dal full access joint, che permette di arrivare alle ultime posizioni senza fatica. Equipaggiata con un set di EMG 707. Tutto di qualità anche l’hardware, tra cui meccaniche autobloccanti e ponte Grover tune o matic e Buzz Feiten. 

Washburn & Randall: metallo in coppia

La seconda chitarra invece è la PXL1000 è una single cut in tiglio, con manico incollato. Votata sempre al metal, ma con un anima più gentile. L’hardware è molto simile, non fosse per i pick up. In questo caso troviamo due Seymour Duncan, HB101 e 103 per la precisione. Come accennavamo all’inizio dell’articolo entrambi questi strumenti sono studiati per rendere al massimo nel metal, soprattutto dal lato ritmico. Questo però non le rende delle chitarre inadatte agli shredder. Sono dotate di un’ottima ergonomia e sono molto bilanciate. Questo le rende assieme ai due Randall due perfette macchine per creare un vero wall of sound

Washburn & Randall: metallo in coppia

Ora lasciamo spazio al video, in attesa di poter passare un po’ più di tempo con questi strumenti per una recensione approfondita. Nel clip che segue sono stati utilizzati i due diversi rig per ricreare i suoni di alcuni brani dei Cayne, tratti dall’omonimo disco di cui Marco è produttore oltre che esecutore. Per il primo brano, Addicted è stato usato il canale quattro della 667 per la ritmica e il canale 6 per il riff. La seconda metà invece sfrutta la piccola RD45 in accoppiata con la PXL, canale lead ovviamente, gain e master belli alti. 


Washburn e Randall sono marchi distribuiti da Master Music
randall washburn
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Washburn e Randall sono marchi distribuiti da Master Music
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Acido e basico
di ADayDrive [user #12502]
commento del 24/10/2014 ore 08:04:50
Commenti scontati sulla cattiveria dell'amplificatore a parte, faccio la punta ai chiodi: "basico" in italiano non vuol dire "di base" o "basilare", ma vuol dire "con il PH alto".
Rispondi
Re: Acido e basico
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 24/10/2014 ore 08:37:16
Eheh, ogni tanto le ore passate in laboratorio di chimica tornano fuori come schegge impazzite! :-)

Ora correggo, grazie per la segnalazione.
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Un mostro da 120 watt ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 24/10/2014 ore 08:56:31
Un mostro da 120 watt ? Ma a che serve una potenza cosi spropositata ? Mi piace la 45 per timbrica potenza peso e ingombro si perche' non so voi ma quando vado a suonare la roba in macchina me la devo caricare e scaricare io ! Ciao
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Re: Un mostro da 120 watt ...
di Sykk [user #21196]
commento del 24/10/2014 ore 17:10:32
si è vero il suono della 45 è più di mio gusto, è più metal vecchio stile / hard rock
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io invece quando vado a ...
di mattarellox [user #2415]
commento del 24/10/2014 ore 12:12:22
io invece quando vado a suonare mi porto almeno un paio di schiavi, non si sa mai...
Rispondi
Re: io invece quando vado a ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 24/10/2014 ore 14:23:52
Ahahah grande ottima tecnica e soprattutto l' unica ciao
Rispondi
Da buon metallaro...
di endyamon [user #35616]
commento del 03/11/2014 ore 12:06:05
Innanzitutto mi fa molto piacere non leggere la solita accoppiata MesaBoogie e ESP quando si tratta di suoni metal. Bella prova e ottimi suoni! Da buon metallaro, ogni volta che leggo Randall, la mia mente torna al mitico Ola Englund e se proprio dovessi scegliere una testata da 120W Randall, credo che sceglierei proprio la sua signature (Randall Satan) dopo aver sentito come suona. Di recente ho rivalutato molto la Randall che all'inizio non amavo per nulla, mentre ora sta tirando fuori prodotti che apprezzo particolarmente. La 667, tuttavia, pur piacendomi molto come suono, mi sembra esagerata nelle dimensioni per quel che offre, la mia schiena non potrebbe mai perdonarmelo se dovessi acquistarla... A questo punto se proprio volessi 6 canali valvolari e potenza bruta andrei su una Hughes&Kettner Triamp. La RD45 mi sembra molto più fruibile della 667 sotto parecchi aspetti, il suono è carino (ma preferisco la 667) ma credo che su questi wattaggi (perfetti per tutte le occasioni) andrei su una Carvin V3m che oltre alla cattiveria ha anche 3 canali.
Le chitarre sono molto carine, soprattutto la 7 corde con gli emg. Io non sono d'accordo con la credenza piuttosto diffusa che vede i pickup EMG adatti solo a fare metal... Ho notato che i pickup emg vanno bene per fare davvero tutto e, anzi, non spingono così tanto come altri pickup passivi che ho provato (Di Marzio Evolution o Activator ad esempio), mentre non conosco i Seymour Duncan citati nell'articolo, ma sempre per fare metal, andrei sicuramente sugli Invader o sui Dimebucker che sono violentissimi!
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io ho la randall v2 ...
di Kapa utente non più registrato
commento del 13/12/2014 ore 23:01:37
io ho la randall v2 ed è impressionante!!comunque sia sono passato al jcm 800 per la pasta valvolare...è il suono che ho sempre ascoltato nei dischi e che mi emoziona di più.
tornando alla v2 è un ampli molto semplice ma estremamente efficace! pesa meno , ha una potenza mostruosa e ha clean, od transistor e od valvolare...con un booster vai oltre il limite umano di cattiveria :) costa un cazzo usata ed è una roccia...e pesa meno della suddetta randall...
io ci suono una esp m-i con jb al ponte ma il risultato migliore lo ottengo con una strato american standard hss! attacco molto più definito per le ritmiche...il metal non è cattivo solo per l'accordatura che si usa ma per i riff che vengono suonati...è come il combattimento: non è detto che il più grosso vinca!
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