di redazione [user #116] - pubblicato il 09 luglio 2015 ore 12:00
Non c’è dubbio: il Jack Daniel's è il whiskey legato indissolubilmente all’iconografia del rock’n’roll. Ora, per chi non si vuole separare da quel sapore affumicato e magico nemmeno lontano da backstage e palcoscenici indiavolati il celebre Tennessee whiskey diventa anche un prodotto per cucinare.
Sono ben sedici le proposte marchiate Jack Daniel's per cucinare e condire la carne: dalla Extra Hot Habanero, salsetta super piccante con il più temibile dei peperoncini messicani, alla Steak Seasoning, miscela di spezie a granuli per insaporire le bistecche, fino alle più fantasiose Whiskey Barrel Charcoal, delle bricchette di carbone realizzate con pezzi di botti in cui è invecchiato il Jack Daniel's, da usare perché le braci stesse su cui si cucina, contribuiscano a insaporire la carne
Tra le proposte più sfiziose e da provare, suggeriamo la confezione di quattro salse per il barbecue. Con meno di 20 euro il Jack Daniel's Kit 4 Salse Barbecue offre il Barbecue Glaze, una glassa dolce perfetta per pesce o verdure; il Barbecue Smooth Original con un ricco sapore caramellato ideale per pancetta e salsiccia; poi il Flavour Smokey da pennellare su ali di pollo o -meglio ancora - su una ricca bistecca e infine, il Barbecue Sauce Chilli, una salsa piccante con un pizzico di aglio e un sapore dolce e piccante insieme, perfetta per gli spiedini.
Sono davvero tantissime le leggende della musica, del rock soprattutto, che hanno legato la loro immagine a questo whiskey: da Frank Sinatra che lo chiamava “nettare degli dei” fino a Led Zeppelin, Rolling Stones, Motley Crue è sconfinata la lista di band artisti ritratti a fianco alla celebre bottiglia rettangolare.
A prova del legame unico tra questo whiskey e il mondo del rock, resta memorabile l’assolo che Michael Anthony, vecchio bassista dei Van Halen, riproponeva in ogni live: nel suo momento di gloria durante lo show, si esibiva con un basso di liuteria a forma di bottiglia di Jack Daniel’s.
Slash è stato il chitarrista che però, più di chiunque altro, ha imposto nell’immaginario del rock il mito di questo whiskey. Negli anni dei Gus’n’Roses, quelli della sua maggiore popolarità, Slash indossava la t-shirt del Jack Daniel's come una divisa e non c’era foto in cui la sua Les Paul non fosse affiancata alla nota bottiglia di bourbon, incantando più di una generazione di chitarristi per come il sunburts della prima scivolasse armoniosamente nel colore ambrato e affumicato della seconda.