di redazione [user #116] - pubblicato il 05 ottobre 2015 ore 08:00
Su Indiegogo compare un'iniziativa singolare quanto affascinante: la Flux Satellite è una doppio manico capace di separarsi in due chitarre distinte. Una a dodici e una a sei corde delle dimensioni di una travel, le due metà sono connesse magneticamente.
"La Satellite è in effetti due chitarre che si collegano insieme in pochi secondi, ed è la cosa più figa che i tuoi amici e il tuo pubblico vedranno mai!". Così Flux Guitars presenta la sua invenzione sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo. Il progetto può essere visto nel dettaglio a questo link, ma quelle poche righe sintetizzano alla perfezione l'idea alla base della Satellite.
Ispirata per il look alle produzioni variopinte e alle forme atipiche che hanno caratterizzato un'importante fetta della liuteria elettrica degli anni '60, la Satellite ha un nome emblematico. Il corpo principale è costituito da una dodici-corde a cui può essere attaccata, proprio come un satellite, una piccola sei-corde dalle dimensioni di una travel-guitar. L'assemblaggio avviene in un attimo e non prevede agganci meccanici né complessi sistemi di cerniere: le due chitarre restano saldamente appiccicate grazie a un potente magnete al neodimio. Quando vengono avvicinate, diventano tutt'uno e anche il segnale passa tra le due senza collegare alcun jack. In questo modo, il chitarrista può usarle insieme senza complicarsi la vita con cavetti aggiuntivi o uscite secondarie, ma può anche scollegarle per suonare da sola la dodici-corde o la sei-corde, che ha comunque un'uscita jack per qualunque evenienza.
Il progetto promette di essere il punto di partenza per una serie di strumenti assemblabili magneticamente e secondo i gusti del musicista, con chitarre a sei e dodici corde da usare individualmente o insieme, con la dodici in cima e la sei-corde come secondaria o il contrario.
Quella proposta per la raccolta fondi su Indiegogo ha un body in ciliegio con camere tonali coperto da un top in acero. I manici sono avvitati e ricavati da tavole di cedro di Port Orford, un legno che vanta le caratteristiche strutturali del mogano con un peso ridotto. La tastiera è in palissandro indiano, con un raggio di curvatura da 12 pollici e distribuita su una scala di 24,75 pollici. La porzione a dodici corde usa dei fret di dimensioni medium, mentre quelli della piccola sei-corde sono leggermente più grandi. Per i ponti sono stati scelti dei Gotoh di tipo hardtail che, per la sezione a dodici corde, hanno le corde più basse attraverso il corpo e tutte sono intonabili singolarmente. Sempre Gotoh produce le meccaniche delle due palette, con chiavini in plastica per le corde "standard" e in metallo più piccoli per i raddoppi della dodici-corde. Brandon Wound Pickups fornisce l'elettronica, sia i P90 della dodici-corde sia l'humbucker della sei-corde. Due potenziometri CTS regolano il volume d'uscita, un selettore a tre posizioni gestisce i pickup della metà superiore e un altro selettore lascia scegliere quale delle chitarre è attiva.
La proposta Flux su Indiegogo è online solo da pochi giorni, ma sta ottenendo un discreto successo per il raggiungimento del traguardo di 30mila dollari necessari a fare della Satellite una realtà commerciale. Tra le ricompense per le donazioni, con 699 dollari è possibile portarsi a casa una Sputnik, la piccola sei-corde disponibile anche come dodici-corde a seguito di una donazione di 749 dollari. Per 1199 dollari viene offerta la Vanguard a sei corde, la chitarra che in video occupa la porzione superiore della doppio-manico. Si sale a 1249 dollari pre la versione a dodici corde e si arriva a 1999 per l'intera double-neck magnetica. Un ultimo pacchetto extra-lusso da 12345 dollari prevede la Satellite con il codice seriale #0001 consegnata personalmente da Scott Gorsuch, il fondatore di Flux Guitars.