Serviamoci della scala minore melodica per lavorare sulla tecnica e sulla conoscenza della tastiera. La scala minore melodica si differenzia da una scala minore naturale per due sole note, la sesta e la settima che sono maggiori.
Ragionando in Am avremo:
Am Naturale: A, B, C, D, E, F, G
A Minore Melodico: A, B, C, D, E, F#, G#.
L’idea è prendere pattern e sequenze che pratichiamo abitualmente in Am naturale e adattarle alla scala minore melodica. Questo esercizio ci costringere a muoverci in maniera consapevole attraverso le note della tastiera, variando ogni volta dove necessario le note differenti.
Il primo esercizio passa in rassegna gli arpeggi a quattro voci derivanti dall’armonizzazione della scala minore armonica che sono Am7+, Bm7, Cmaj/#5, D7, E7, F#m7/b5, G#m7/b5.
Ci serviremo della pennata sweep integrata con un passaggio in legato.
Nel secondo esercizio ci muoviamo attraverso le diteggiature di scala a tre note per corda e rendiamo il tutto meno scontato attraverso due espedienti: l’utilizzo di una divisione ritmica in quintine di sedicesimi e i salti di corda. Attenzione alla pennata che prevede un utilizzo combinato di pennata alternata e legato.
L’ultimo esempio mette in gioco un piccolo pattern melodico che si snoda in maniera diatonica attraverso tutti i box della scala.
Una volta appresi questi esercizi, alcuni spunti per ravvivare di volta in volta questa lezione:
- Alziamo la terza della scala minore melodica di A e questa si trasformerà in una scala di A maggiore: adeguiamo di conseguenza pattern, diteggiature e arpeggi derivanti.
- Abbassando di un semitono la settima e rendendola minore la scala diventerà di Am Dorico. Adeguiamo di conseguenza pattern, diteggiature e arpeggi derivanti e poi proviamo ad alternare le due sonorità sopra una progressione formata da Am/D7
- Abbassiamo la sesta della scala minore melodica di A e questa si trasformerà in una scala di A minore armonico: adeguiamo di conseguenza pattern, diteggiature e arpeggi derivanti.