Erupter: fuzz preconfezionato universale da EarthQuaker
di redazione [user #116] - pubblicato il 12 maggio 2017 ore 07:30
Una progettazione accurata conferisce all'Erupter un timbro grosso e a fuoco, rendendo superflui volumi e toni. L'ultimo EarthQuaker può andare in qualunque punto della catena, rende al massimo con qualsiasi pickup e consente di personalizzare l'essenza del fuzz con una sola manopola.
Il fuzz è il più antico dei distorsori per chitarra, ma anche il più indomabile e quello su cui i costruttori non si stancheranno mai di sperimentare per mettere alla prova se stessi. EarthQuaker ha trascorso più di due anni in ricerche prima di sfornare l'Erupter, ma quello che presenta ora al pubblico è un concentrato di tecnologia e tono pensato per proiettare il fuzz in una dimensione tutta diversa.
Per tradizione, il fuzz è un tipo di effetto semplice, raramente dotato di più controlli rispetto ai classici di volume, gain e tono, e talvolta sprovvisto persino di quest'ultimo. Ma EarthQuaker ha fatto di più.
L'Erupter è studiato per essere posizionato in qualunque punto della catena e per lavorare bene con qualsiasi tipo di pickup. A questo scopo ha un buffer all'ingresso e un trasformatore interno che simula l'impedenza di un pickup per fare in modo che i valori in ingresso siano sempre i più adatti al circuito. Un'alimentazione standard da 9 volt con negativo centrale, inoltre, rende possibile collegarlo in daisy chain con i comuni stompbox moderni senza preoccuparsi delle polarità.
Ciò che più colpisce, però, è la presenza di una sola manopola sullo chassis. Volume e guadagno impostati di fabbrica per il tono più grosso possibile, e anche la pasta stessa dell'effetto è regolata in fase di progettazione per fornire un segnale ricco, con bassi grossi senza il rischio che slabbrino e con acuti presenti senza risultare taglienti. Nell'ottica dell'uso che si fa comunemente dei fuzz, cioè la ricerca di un solo suono più adatto alla propria strumentazione per non toccare mai più le regolazioni una volta individuato, quella dei disegnatori è una scelta a dir poco interessante.
L'unica manopola sul pannello è quella del Bias. regola la tensione applicata ai transistor e va a modificare direttamente la risposta della distorsione.
A livelli più alti il suono è abbondante, liquido, ben legato, a tratti poco distante da quello di un overdrive-muff particolarmente sporco e impastato. A livelli più bassi, invece, si spezzetta e diventa difficile da suonare, con un timbro nasale, schiacciato nelle dinamiche, quasi da sintetizzatore e con una resa da batteria scarica che farà la felicità degli amanti del lo-fi.
Il fuzz è un effetto che, per definizione, cambia suono in maniera importante a seconda della strumentazione a cui viene collegato.
Noi lo abbiamo sperimentato in questo articolo, e EarthQuaker ne dà un esempio da manuale con la dimostrazione video del nuovo Erupter.
Il clip ufficiale lo vede miscelato a chitarre con single coil e con humbucker, infilato in amplificatori saturi e non, di stampo americano e britannico. Le differenze timbriche sono evidenti, e tutte da tenere bene in mente la prossima volta che ci si troverà a testare un fuzz sotto le proprie dita.