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Ho conosciuto Leo Fender
di [user #3] - pubblicato il

Per la serie "ristampe", grazie alla segnalazione di un lettore ho trovato questo reperto archeologico divertente. All'inizio della mia carriera professionale, nei primi anni '80, ho collaborato per un paio d'anni con la rivista Alta Fedeltà (Edisport, quelli di Motociclismo per intenderci), che a quei tempi dedicava spazio anche agli strumenti.
Il direttore aveva abbondantemente sforbiciato buona parte dell'emotività del racconto, dandogli un tono adeguato alla testata, per cui, appena possibile, ho riproposto il racconto originale. Ecco le scansioni di Alta Fedeltà del 1984 e del numero 0 della rivista "Nashville" grazie al quale nel 1992 aggregammo i primi 50 abbonati, gli accordiani della preistoria (quando Internet era ancora di là da venire e il telefonino Motorola Micro Tac pesava una tonnellata, costava 5 milioni di vecchie lire e aveva 4 ore di autonomia).

Da Alta Fedeltà di (ottobre?) 1984 Da Nasville del Maggio 1992 ("the real thing...") Il pezzo era già stato ri-proposto sul sito di Accordo nel 2002, ma credo che possa interessare i lettori ancora oggi. Enjoy!
interviste leo fender
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Fantastico! Che culo
di Pinus [user #2413]
commento del 22/02/2009 ore 14:0
Fantastico! Che culo che hai avuto!
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Bello!
di Nevskji utente non più registrato
commento del 22/02/2009 ore 14:3
complimenti, è sempre piacevole leggere articoli di storia!
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Grazie per la bella
di sepp [user #10489]
commento del 22/02/2009 ore 16:3
Grazie per la bella immagine di un genio.
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Che straordinaria es
di diumafe [user #17831]
commento del 22/02/2009 ore 16:4
Che straordinaria esperienza. Perchè non scrivere un altro articolo ambiantato ai giorni nostri riguardo la tua esperonza passata? Lo leggeremmo senz'altro con grande piacere!
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a me...
di brucelucio utente non più registrato
commento del 22/02/2009 ore 18:0
...e' piaciuta molto l' imagine del viaggio senza fine sull' asfalto solitario, immaginando vecchi suoni telecaster ad impregnare l' aria di evocativi e suggestive melodie country western, vento in faccia e l' orizzonte sempre lontano...
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Altro link
di alberto biraghi [user #3]
commento del 22/02/2009 ore 18:1
Mah... Raccontarlo oggi è difficile, sinceramente a rileggere dopo tanto tempo l'articolo mi sono tornati tanti dettagli dimenticati. Ormai mi restano soprattutto un po' di emozioni, poco di più. In fondo è passato un quarto di secolo accidenti al tempo che vola via. Comunque c'è anche la foto :-) vai al link
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Re: Altro link
di Pinus [user #2413]
commento del 22/02/2009 ore 18:3
In che ampli eri attaccato? Certo che gia che eri li potevi ordinargli una chitarra personallizzata fatta da lui personalmente, non ci hai mai pensato a sta cosa? :) P.S. Ma e' stato tutte le due ore con quel coso in testa? :D
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Re: Altro link
di Morris [user #1045]
commento del 23/02/2009 ore 14:5
===Ma e' stato tutte le due ore con quel coso in testa?=== ...fino a quando Alberto non gli ha ceduto i capelli .....
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Re: Altro link
di Pinus [user #2413]
commento del 23/02/2009 ore 20:0
AhAhAhAhAh! :D
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Interceptor Bass w/Kahler Tremolo
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 22/02/2009 ore 20:2
Sic transit gloria mundi...
Rispondi
Grazie Alberto
di francis1980 [user #16650]
commento del 22/02/2009 ore 21:2
grazie per averci fatto vivere quell'incontro in prima persona...e complimenti per la frase "Leo ci ha lasciati ma vive tutte le volte che qualcuno, in qualsiasi parte del mondo, infila il jack in una chitarra e suona della buona musica...." grazie ancora..
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L'America di una volta...
di Arioch [user #17266]
commento del 22/02/2009 ore 23:1
Bellissimo articolo, oltre che per l'intervista (fantastica) anche per le sensazioni che trasmette. La pontiac trans am che divora l'asfalto, la voglia di viaggiare come se si fosse protagonisti di un vecchio film, con l'autoradio che ti fa compagnia con le note di un qualche vecchio successo dei Creedence... una patina di magia che purtroppo gli USA odierni stanno perdendo. Complimenti, perchè non è semplice trasporre le proprie sensazioni su carta in modo così coinvolgente, immagino che l'emozione di aver conosciuto di persona un'icona come Leo Fender sia stata una bella spinta!
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Fantastico...
di Diceopoli94 [user #17401]
commento del 22/02/2009 ore 23:4
Wow...Leggendo riga per riga mi hai fatto emozionare come se fossi stato io a parlare con Lui...Articolo affascinante e d'altri tempi...i più sentiti complimenti !!
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mentre...
di brucelucio utente non più registrato
commento del 23/02/2009 ore 09:1
...facevi le 50 miglia con la pontiac cosa ascoltavi allo stereo Albè? Per me l' ideale sarebbe stato Hotel California insieme., naturalmente, ai migliori pezzi degli Eagles formazione precedente...
Rispondi
Leo - Geppetto - Fender
di Indy [user #15686]
commento del 23/02/2009 ore 15:0
Bella l'intervista. Dopo averla sognata milioni di anni ho finalmente comprato una stratocaster. Finalmente mi rendo conto del perché sia la chitarra elettrica più utilizzata nel mondo. E' semplicemente G-E-N-I-A-L-E! E' un pezzo di legno, ma in fondo anche Pinocchio lo era!!!
Rispondi
Grazie Alberto
di franklinus [user #15063]
commento del 24/02/2009 ore 00:4
Conservo ancora quelle tre pagine "strappate"dalla rivista, nel numero zero di Nashville...."Chi è 'sto tipo con la faccia da oratorio con Leo Fender?"mi chiesi","...Alberto Biraghi....boh...".Grazie Alberto per tutti questi anni di "chitarrite" cronica e..non solo!Ad maiora,semper(o quasi!)
Rispondi
Haha, me lo ricordavo ma...
di Dave Electric [user #56]
commento del 24/02/2009 ore 18:2
anch'io ho scritto su Alta fedeltà ! (eccheccazzo)
Rispondi
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