Prima metà anni '70, la nuova società proprietaria della Gibson, già affermata nel campo della produzione della Birra in Ecuador, formatasi dall'unione della "CMI" (Chicago Musical Instrument), con presidente Maurice Berlin, e dalla "The ECL Corporation", con presidente Norton Stevens, (che acquistò buona parte del magazzinaggio della prima nel 1974 diventando molto più importante, con conseguente acquisizione del controllo di della neanata società a nome Norlin, cosa che costrinse in disparte Maurice Berlin), dopo aver spostato in giappone dal 1969 la produzione Epiphone, volle percorrere una nuova strategia produttiva, similmente alla concorrente Fender-CBS che, con l'ingresso in ditta di Roger Rossmeisl, un fuoriuscito da Rickenbacker, e Seth Lover, un altro fuoriuscito però da Gibson, si era avventurata nel campo non congeniale delle hollow body, semi hollow Body e semi solid, vedi Coronado, Montego ed alcune versioni aggiornate delle Telecaster dotate del nuovo pickup humbucker Wide Range, basso compreso. La Gibson cominciò così una massiccia produzione di chitarre e bassi solid body, anche se aveva già in catalogo le ritrovate, dal 1968, Les Paul, le SG dal 1962,le Firebird, reverse e non, e le superstiti della serie Korina, in più qualche basso EB e Thunderbird, ma con quest'ultimi che non avevano spodestato la Fender nel campo delle chitarre basso. Prime produzioni furono in ordine di tempo, 1974 circa, la Marauder seguita a ruota d"alla S 1, chiamate da noi musicisti dell'epoca dotati di poca fantasia, rispettivamente "La Tele di casa Gibson" e la Strato di Casa Gibson, nel 1974-1975, con produzione contemporanea dei due bassi "The Ripper" con manico incollato, paletta Gibson tradizionale e pickup versione basso del P 90, poi il Grabber con un solo pickup humbucker montato su slitta spostabile di alcuni cm, seguito poi dal modello G3 con 3 pickups fissi con magnete a barra e due bobine sovrapposte, il mio preferito e che posseggo dal 1978. Verso la fine degli anni '70 si videro due chitarre, versione spartana delle più famose in catalogo, chiamate "The Paul" e "The SG", più una similiare a nome "Sonex". Quest'ultime furono superate poi dalle successive RD e per pochissimo tempo da una chitarra bruttarella, ma che a me piaceva molto come suonava, derivata dalla Flying V, la "Corvus" diventata poi "Futura" ma che non aveva niente da spartire con quella storica di fine anni '50. Ad inizio anni 80, visto il calo delle vendite, per recuperare affezione tra i musicisti ormai tutti affascinati da Jimmi Hendrix , fu immessa sul mercato una solid Body in due versioni, HH e HSH ma il cui pickup centrale aveva in realtà due bobine sovrapposte, paletta con le sei meccaniche in linea e tremolo Shaller che si inseriva in una boccola tra la prima e seconda corda, pesantuccia ma dal disegno non malvagio. Ne fu realizzato anche il basso, sia ad uno che a due pickup, di cui il centrale inclinato, me ne hanno proposto uno di quelli a due ad un prezzo non alto, ma non è che ha destato molto il mio imteresse, molto meglio il mio G3, FBASS.
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