Molti la associano ad una "Double-Neck" ma non è questo il modo corretto di classificarla, essendo le corde superiori montate su una parte della cassa armonica priva del manico e relativa tastiera, quindi d'intonazione fissa. Il nome deriva dalla prima chitarra del maestro Giovan Battista Noceti che aveva montato invece un manico di chitarra su un lato di una cassa armonica modificata di un'arpa, quindi di concezione completamente inversa alle chitarre-arpa che noi oggi conosciamo. Anche il liutaio viennese J.G.Stauffer ne realizzò alcune che avevano una paletta squadrata che ricorda molto le eredi Martin, e comunque anche Orville Gibson, ad inizio secolo XX°, era conosciuto sia come costruttore di mandolini che di chitarre-arpa. Infine colgo l'occasione per citare anche le chitarre multicorda ad 8, 9 e 10 corde che sono invece delle chitarre tradizionali con i tasti e a cui vengono aggiunte 2,3 e 4 corde alle 6 tradizionali, ma, avendo i tasti(frets), non si possono annoverare tra le chitarre-arpa, però, tralasaciando volutamente le 12 corde con tutti noi conosciamo, invece c'è ne una di queste, la 14 corde, un modello costruito appositamente per Pasquale Taraffo, che alle 6 corde tradizionali ne aveva altre 8 posizionate sulla parte della cassa relativa all'arpa, vedi immagine d'apertura, che invece quindi lo è per davvero. A seguire alcune fotografie della Gibson ed altre, Pikasso multimanico compresa:
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