Ogni anno dedico un mio post a questo triste episodio avvenuto in Belgio l'8 agosto del 1956, da cui è stata presa ispirazione anche per un bellissimo brano eseguito dai "New Trolls" intitolato "Una Miniera", senza dimenticare che uno dei miei cantanti presferiti, Salvatore Adamo, nato a Comiso il 1 novembre del 1943, è figlio proprio di un minatore, infatti nel 1947 suo padre si trasferì in Belgio per lavorare nelle miniere della Vallonia, portando con se il piccolo Salvatore; la famiglia si stabilì a Jemappes, nei dintorni di Mons. Il caso Marcinelle, che io da sempre lo definisco "Una tragedia dell'emigrazione", anche se in ordine di gravità per numero di connazionali deceduti quel 8 agosto 1956 nella miniera di carbone "Bois du Cazier" di Marcinelle, in Belgio, è solo al terzo posto dopo i disastri di Monongah e di Dawson, il suo ricordo è ancora molto doloroso ed ancora presente in molti ricordi dei familiari superstiti. Si trattò d'un incendio, causato dalla combustione d'olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica causata forse da carrelli caricati male, infatti nella risalita l'ascensore, con due vagoncini sporgenti, andò a sbattere in una putrella del sistema di invio, che a sua volta tranciò una condotta d'olio a 6 kg/cm² di pressione. L'incendio, sviluppatosi inizialmente nel condotto d'entrata d'aria principale, riempì di fumo tutto l'impianto sotterraneo, provocando la morte di 262 persone delle 275 presenti in quel momento in miniera, di cui 136 erano immigrati italiani. Precedentemente al fatto, voglio evidenziare che il 23 giugno 1946 era stato firmato il "Protocollo italo-belga" che prevedeva l'invio di 50 000 lavoratori in cambio di carbone e nel 1956, fra i 142 000 minatori impiegati, 63 000 erano stranieri e fra questi 44 000 erano italiani. Il carbone, prodotto dalla morte e sedimentazione di alberi giganteschi risalenti a circa 345 milioni di anni fa, è globalmente uno dei fattori principali dell'emissione antropica di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre, principale causa dell'effetto serra e del surriscaldamento, ma ancora 1/4 circa dell'elettricità mondiale, di cui circa la metà dell'elettricità negli Stati Uniti e circa il 10% in Italia, è prodotta in centrali alimentate a carbon fossile, che in passato serviva pure per alimentare alcuni mezzi di trasporto, quali le navi, le locomotive ferroviarie, le macchine agricole e per il riscaldamento, in barba alla produzione di CO2, anicride carbonica, e CO, ossido di carbonio, di cui oggi si cerca di ridurre l'emissione. Ai giorni nostri il sito "Bois du Cazier", con il "pozzo I" in funzione sin dal 1830, è oramai dismesso, ma è entrato a far parte dei patrimoni storici dell'UNESCO. R.I.P. per tutti quei poveri morti sul lavoro di cui il più giovane aveva solo 14 anni ed il più vecchio 53, poi si sa che 22 venivano dal paesino abruzzese di Manopello.
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